Scrittore e critico svizzero, nato a Winterthur il 14 giugno 1889. Insegnò lungamente alla Töchterschule di Zurigo, docente universitario nella stessa città.
È forse il più fine scrittore di argomenti [...] della letteratura dei principali paesi europei, fornito di buoni studî filologici, desideroso di arrivare a un mondo chiaro di idee e di definizioni, la sua forza maggiore è tuttavia quando la storia, la cultura e la dottrina filologica s'illuminano ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] la variante di un Maurelio che, in partenza, è favorevole a Giorgio-«Simplicio», e solo in séguito si convertirà alle idee di Petronio-«Salviati»), le separazioni a intervallo dei tre dialoganti, l'esibizione di una «scrittura» da commentare, ecc. C ...
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Patriota e scrittore (Lendinara 1825 - ivi 1883); prese parte da studente alle prime dimostrazioni del 1848 a Padova e fu poi a Bologna; partecipò quindi alla campagna del Veneto. Entrato in contatto con [...] e quindi costretti a rifugiarsi a Lugano, dove M. diresse Pensiero e azione. In questo periodo M. si avvicinò alle idee di Cattaneo, e nel sett. 1859 lanciò un appello ai repubblicani perché partecipassero lealmente alla guerra regia. Recatosi in ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] redigono un preciso resoconto della scena politica e culturale nella RDT, oscillando tra l'entusiasmo incondizionato per le idee sulle quali era sorto lo Stato socialista e le delusioni della vita quotidiana, stretta tra censura e pressioni politiche ...
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BARZONI, Vittorio
Giuseppe Nuzzo
Nacque a Lonato (Brescia) il 17 dic. 1767 da Cristoforo, possidente, e da Giustina Biemmi, nipote dello storico bresciano Giovanni Maria Biemmi. Fu presto avviato agli [...] 'opera, scritta in forma di dialogo tra un vecchio eremita delle Alpi Graie e un giovane adepto delle nuove idee illuministiche e giacobine, il B., che era andato intanto assumendo un atteggiamento di netta opposizione nei confronti della Rivoluzione ...
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ARABIA, Tommaso
Riccardo Capasso
Nato a Monteleone Calabro, da Pasquale e da Maria Teresa Fonzi, nell'aprile 1831, si trasferì giovanissimo (1846) a Napoli, ove lo aveva preceduto e dove lo introdusse [...] ed entrò nella cerchia degli Spaventa. Pervaso di spirito unitario e patriottico, fece parte dei circoli studenteschi aperti alle idee liberali e, anche per il suo cacattere impulsivo e imprudente, attirò l'attenzione e la sorveglianza della polizia ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1854 - Parigi 1900). Il suo nome intero era Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell'estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il [...] e paradossi (tra queste The importance of being Earnest, 1895).
Vita e opere
Recatosi per gli studi a Oxford, subì l'influsso delle idee estetiche di J. Ruskin (di cui però non accettò la teoria d'una base morale dell'arte) e di W. Pater, imitando a ...
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Umanista portoghese (Évora 1498 - ivi 1573), dell'ordine domenicano. Studiò a Lisbona, Alcalá de Henares, Salamanca e Parigi e insegnò in varie città, guadagnandosi la stima dei contemporanei, tra i quali [...] encomium (1531), poema in esametri nel quale sono difese le teorie erasmiane e la libera interpretazione della Bibbia; queste stesse idee sono sostenute anche in De vita aulica (1533) e nella Oratio pro Rostris (1534). Dei suoi scritti in portoghese ...
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Scrittore francese (Fontenay-sous-Bois 1843 - Marsiglia 1911). Fervente repubblicano, condannato a tre mesi di reclusione per aver pubblicato la Revue du progrès moral, littéraire, scientifique et artistique [...] a trovare rifugio in Svizzera, dal 1873 si stabilì a Montpellier, dove riprese l'attività di giornalista, battendosi in difesa delle idee socialiste (Le fédéralisme, 1878). Oltre alle raccolte poetiche Les chants de l'aube (1862) e Ciel, rue et foyer ...
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ANGIOLINI, Luigi
Ettore Bonora
Nacque a Seravezza (Lucca) il 7 marzo 1750 da Giuseppe e da Anna Salvi da Pietrasanta. Fatti i suoi primi studi in Versilia, frequentò prima l'università di Pisa, quindi [...] del granduca Leopoldo I, ma non poté ottenerlo perché ritenuto di idee troppo avanzate. L'A. decise pertanto di lasciare la Toscana quaccheri, i caratteri di una città industriale come Manchester, le idee di Adamo Smith, che l'A. fece conoscere, sia ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...