Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] spesso in maniera polemica, come una bandiera sotto la quale certi autori si schierano, e che offre la giustificazione di certe idee e impostazioni, oppure come un termine che già da solo basta a condannare le posizioni che caratterizza. Non sempre è ...
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L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] viene superata nell’accostamento.
Siccome indica idee nettamente contrarie, l’ossimoro è stato il cosiddetto Pseudo-Cicerone) essa è definita come quella figura che combina idee contrarie (con esempi come: «Ti mostri placabile ai nemici, agli amici ...
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FONOLOGIA NATURALE
Leonardo M. Savoia
(v. fonologia, App. IV, I, p. 837)
La questione della naturalezza in f. ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo dei modelli fonologici che sono correlati alla [...] .
Il confronto interlinguistico, lo studio dei processi di cambiamento e le modalità di acquisizione del linguaggio confermano idee sulla struttura dei suoni radicate nella concezione del linguaggio elaborata in Europa, per lo meno a partire dalle ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] ‘semiotica’ per indicare la teoria dei s.) mira a indagare i rapporti tra cose e idee, considerando le idee come s. delle cose e le parole come s. delle idee. Di qui i problemi dell’arbitrarietà del s. e il tentativo di spiegare, servendosi della ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] l’idea che l’interesse nazionale dovesse essere il principio basilare dell’azione statale (Klein 1986: 69), derivava da idee del primo Novecento – quando erano stati già presi provvedimenti contro insegne e scritte straniere (S. Raffaelli 1983: 39 ...
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Erudito e filosofo francese (Craon 1757 - Parigi 1820). Studioso di filosofia, storia e filologia, dovette la sua più larga notorietà alle meditazioni filosofiche e sociali sparse nell'opuscolo De la loi [...] La Mettrie, e impetuosa requisitoria contro le religioni positive.
Vita
Studiò storia, filosofia, filologia, si appassionò alle idee dell'Encyclopédie, e compì lunghi viaggi nell'Asia, nell'Oriente mediterraneo, in America. Nel 1789, deputato agli ...
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Weinrich ⟨vàinrih'⟩, Harald. - Filologo romanzo e teorico della linguistica tedesco(Wismar, Meclemburgo, 1927 - Münster 2022); prof. nelle univ. di Kiel (1959), Colonia (1965), Bielefeld (1969), Monaco [...] (1966); Literatur für Leser (1971); Sprache in Texten (1976; trad. it. 1988); delle letterature comparate e della storia delle idee. Tra i suoi altri testi tradotti in lingua italiana vanno citati: Metafora e menzogna: la serenità dell'arte (1976 ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] rischiava di parlare la «lingua dei morti», Bembo, per bocca del fratello Carlo (il quale, nelle Prose, è portavoce delle idee dell’autore), rispondeva che parlava con i morti chi si affidava alla lingua contemporanea, di per sé effimera, mentre la ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] che Vico, che aveva licenziato le bozze di due terzi dell’opera, era morto a Napoli il 23 gennaio dello stesso anno.
Le idee di Vico sulla lingua sono state a lungo ignorate. Anche dopo la riscoperta della sua filosofia da parte di Croce (1911), non ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] a referenti colpiti da tabu (cioè tabuizzati). Avviene infatti che persone, animali, piante, oggetti, comportamenti, azioni e anche idee vengano, presso un certo gruppo e in un certo momento storico, caricati a tal punto di connotazioni culturali ed ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...