Scrittore cristiano africano (m. 400 circa), laico, donatista. Alcune sue opere (De bello intestino ed Expositiones diversarum causarum) sono perdute; abbiamo invece il Liber regularum, da lui scritto [...] per difendere la sua setta, ove espose idee (come quella della Chiesa bipartita, nella quale coesistono buoni e malvagi, e altre sul peccato originale e la grazia) che debbono aver avuto influenza nell'evoluzione del pensiero di s. Agostino. Scrisse ...
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BIANCHETTI, Paola
Maurizia Barletta
Nacque a Castelfranco Veneto dal conte Giuseppe Valerio e da Luigia Anna Loro il 4 gennaio del 1876.
Nella sua evoluzione letteraria influirono certamente l'origine [...] aristocratica e le idee repubblicane del padre, noto per la partecipazione alla lotta risorgimentale e per gli studi filosofici, sia pure superficiali.
Nato nel 1843 e morto nel 1888, il padre Giuseppe Valerio, garibaldino e repubblicano, aveva ...
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Huizinga, Johan
Storico olandese (Groninga 1872-De Steeg, Arnhem, 1945). Professore di storia alle univv. di Groninga (1906) e di Leida (1915), fornì un contributo fondamentale a una nuova storiografia [...] attenta alla storia delle idee come forme di civiltà. Nell’opera Autunno del Medioevo (1919; trad. it. 1940), descrivendo l’evolversi della società borgognona dal Medioevo al Rinascimento, ricostruì il passaggio delle forme di vita tra i due periodi. ...
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Romanziere italiano (Vicenza 1842 - ivi 1911). Indagò nelle sue opere il mondo sentimentale e religioso dei protagonisti (Malombra, 1881; Daniele Cortis, 1884; Piccolo mondo antico, 1895, ritenuto il suo [...] in grado sempre più perfetto che si va evolvendo da quello. Di queste idee il F. si fece propagandista (Ascensioni umane, 1899); e i suoi F. concepì, assimilò e fece valere le sue idee; ricordare che alcuni ambienti dell'Italia borghese e provinciale ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la [...] parte Sulle idee, cioè le figure o qualità dello stile), e furono introdotti nelle scuole, in cui dominarono fino in epoca bizantina. Fra i numerosi commentarî è particolarmente degno di rilievo quello del neoplatonico Siriano. ...
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Pubblicista e storico francese (Quimper 1804 - ivi 1876); entrato nel 1825 nel ministero degli Esteri, divenne segretario d'ambasciata. Durante la rivoluzione di luglio (1830) si rivelò efficace scrittore [...] politico. Eletto deputato nel 1839, fu di idee moderatamente conservatrici; e con la rivoluzione del 1848 lasciò la vita politica. Autore di buoni lavori storici, nel 1863 fu chiamato all'Académie Française. ...
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Filosofo, polemista, letterato, oratore (Poitiers 1826 - Parigi 1887). Seguace di V. Cousin, in polemica con le correnti filosofiche del suo tempo, propugnò un ritorno allo spiritualismo e ai valori del [...] cristianesimo. Fra le sue opere: L'idée de Dieu et ses nouveaux critiques (1864), Le matérialisme et la science (1868), Le pessimisme au XIXe siècle. Leopardi, Schopenhauer, Hartmann (1878), ecc. ...
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CARBONELLI, Vincenzo
Alfonso Scirocco
Nato a Secondigliano (Napoli) il 23 apr. 1822 da Pietro, commerciante, e da Maria Antonia Stornaiuolo, si laureò in medicina a Napoli. Ostile all'assolutismo, partecipò [...] alle cospirazioni professando idee socialmente avanzate, tanto che la polizia borbonica poté scrivere di lui: "D'indole ardente, di facile favella, destro e animoso, benché di cuore buono, egli ha vagheggiate le più perniciose utopie e ha tentato ...
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BESANA, Enrico
Bianca Montale
Nacque a Milano il 12 settembre 1813, da Felice Maria e da Giulia Ciani: era parente quindi per parte materna dei Ciani, banchieri emigrati nel 1821 per le loro idee liberali. [...] Iscritto alla Giovine Italia, il B. frequentò i corsi di medicina a Pavia, svolgendo attiva propaganda patriottica fra gli studenti. Laureatosi nel 1840, dopo aver avuto qualche noia dalla polizia per ...
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Uomo politico (Pescia 1814 - Marsiglia 1849). Emigrato volontario in Francia, nel 1845 collaborò a Parigi alla Gazzetta Italiana della Belgioioso. Venne a contatto, attraverso Daniel Stern, con M. Hess [...] e con la sinistra hegeliana e delle idee di questa si fece espositore, adattandole alla situazione italiana (De l'Italie dans ses rapports avec la liberté et la civilisation moderne, 1847). Rientrato in Italia nel 1848, propugnò contro V. Gioberti la ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...