BRUNETTI, Vincenzo
Rita Cambria
Nacque a Bologna il 23 febbr. 1761 da Gaetano e Maria Maddalena Lapi. Conseguita la laurea in giurisprudenza, esercitò con successo la professione di notaio fino al 1795, [...] di notariato all'università. All'arrivo dei Francesi (1796) il B. aderì subito con sincero entusiasmo alle nuove idee e intraprese la carriera politica. Il Senato lo nominò membro della giunta incaricata di compilare la costituzione di Bologna ...
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CERONI, Giuseppe Giulio
Sergio Cella
Figlio di Giuseppe e di Eugenia Todeschini, di agiata famiglia, nacque a San Giovanni Lupatoto (Verona) il 12 ottobre del 1774; percorse gli studi classici a Verona [...] , dove fu discepolo del Cesarotti, senza conseguirvi alcun titolo. Alla venuta delle truppe francesi (1796) abbracciò le idee rivoluzionarie e, dopo aver composto pochi versi di carattere occasionale, diede alla sua poesia un carattere decisamente ...
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PISENTI, Piero
Giuseppe Parlato
PISENTI, Piero. – Nacque a Perugia il 1° dicembre 1887, da Gustavo, medico e docente universitario, originario di Spilimbergo (Udine), e da Italina, figlia del filosofo [...] di Baviera in economia politica e nel 1912 si laureò in giurisprudenza all’Università di Bologna. Pisenti, allora di idee socialiste, conobbe nel capoluogo emiliano Benito Mussolini, da poco direttore de L’Avanti!. Nel 1913 sostenne e superò gli ...
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Niccolini, Giovanni Battista
Scrittore (Bagni di San Giuliano, Pisa, 1782 - Firenze 1861). Trasferitosi a Firenze dopo la laurea in giurisprudenza a Pisa, fu professore di Mitologia e storia, segretario [...] a far parte dell’Accademia della Crusca. Repubblicano in gioventù, tanto che nel 1799 fu arrestato, professò sempre apertamente idee liberali e anticlericali. Fu autore di moltissime liriche, prose critiche e storiche per lo più di natura accademica ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] uomo nuovo capace di affrontare la tragicità della vita senza bisogno di certezze filosofiche o religiose. Le sue idee antidemocratiche e l'esaltazione della volontà di potenza ne favorirono la strumentalizzazione da parte del nazismo.
Vita e opere ...
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Undecimo figlio (Torino 1765 - ivi 1831) di Vittorio Amedeo III, nel 1798 seguì il fratello Carlo Emanuele IV in Sardegna e dal 1799 al 1821 (di fatto però solo fino al 1816) resse, come viceré, l'isola [...] . Dal 1816 visse nel continente, specialmente nella propria villa di Govone e alla piccola corte di Modena, ove le sue idee reazionarie ne fecero un sostenitore del nipote Francesco IV. Scoppiata nel 1821 la rivoluzione in Piemonte, l'abdicazione del ...
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Uomo politico israeliano (Vishneva, Polonia, ora Bielorussia, 1923 - Tel Aviv 2016). Leader del partito laburista e primo ministro. Per aver lavorato al riconoscimento reciproco di Israele e OLP nel 1994 [...] Nobel per la pace. Membro del governo di A. Sharon (2001-06), nel 2005 ha aderito alla formazione Kadima, ispirata dalle idee di Sharon, e nel 2006 è divenuto vicepremier nell'esecutivo di E. Olmert. Nel 2007 è stato eletto nono presidente dello ...
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Statista inglese (Londra 1749 - Chiswick 1806). Liberale, fu segretario di Stato per gli Affari esteri (1782-83) e riconobbe l'indipendenza delle colonie americane. Promosse l'abolizione della schiavitù [...] e attività
Terzogenito di Henry Fox lord Holland, dopo un'esperienza di viaggi, che gli consentì di entrare in contatto con le idee più innovatrici e di dar sfogo alla sua natura esuberante, ottenne poco più che ventenne (1770), per la protezione del ...
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Uomo politico e pubblicista francese (Londra 1810 - Parigi 1870). Entrato (1830) nella redazione de L'Avenir, si unì a Lamennais e a Lacordaire nel sostenere la necessità e l'attualità di un nuovo assetto [...] rispondesse un ammodernamento della Chiesa in senso liberale. Condannato da Roma L'Avenir (1832), M., pur rimanendo fedele alle sue idee, si sottomise. Nel 1831 era entrato a far parte della Camera dei pari, dove, abile e vivace oratore, s'impegnò ...
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Geografo (Quedlinburg 1779 - Berlino 1859), prof. dal 1820 all'univ. di Berlino dove occupò la prima cattedra di geografia istituita nel mondo germanico. È considerato il fondatore della moderna geografia [...] quale iniziatore dell'indirizzo storico-umanistico della disciplina. Secondo la concezione di R., marcatamente teleologica e influenzata dalle idee filosofiche di J. G. von Herder e dalle vedute pedagogiche di J. H. Pestalozzi, la geografia è la ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...