Filosofo (Norwich 1675 - Londra 1729). Studiò a Cambridge dove entrò in contatto con Newton; fu parroco della chiesa anglicana di Norwich e poi cappellano della regina Anna. L'attività filosofica di C. [...] diffusione della fisica di Newton e al tentativo di conciliarla con la teologia anglicana. A una esposizione appunto delle idee principali di questo teismo sperimentale, che avrà un ruolo dominante nella cultura inglese della prima metà del secolo 18 ...
Leggi Tutto
Vaiśeṣika Uno dei sei antichi sistemi filosofici indiani di cui sarebbe ritenuto fondatore il semileggendario Kaṇāda. Collegato tradizionalmente e anche sostanzialmente con il Nyāya (che è un sistema di [...] la ricerca degli oggetti dell’umana conoscenza, stabilisce, così per il mondo dei fenomeni come per quello delle idee, sette categorie (padārtha) le quali consentono la classificazione di tutto ciò che esiste. L’elemento religioso è estraneo ...
Leggi Tutto
Filosofo e letterato (Bologna 1692 - ivi 1777); prof. di filosofia (dal 1718) all'univ. di Bologna, fu ivi tra i primi a tentare la conciliazione del superstite aristotelismo con le dottrine cartesiane [...] commentarii (8 voll., 1731 e segg.). Opere principali: Della forza attrattiva delle idee (1747, lavoro sull'applicazione della teoria newtoniana dell'attrazione al processo delle idee, che Z. finge di tradurre dal francese); Della forza dei corpi che ...
Leggi Tutto
Filosofo (Düsseldorf 1922 - Niedernhausen 2017), docente nelle univ. di Kiel (1962-69), Saarbrücken (1969-72) e Francoforte s. M. (1972-90), di cui è professore emerito. Concentratosi sulla nozione di [...] a priori kantiano ponendo lo sviluppo della libera comunicazione come il compito etico fondamentale. Tra i suoi scritti: Die Idee der Sprache in der Tradition des Humanismus von Dante bis Vico (1963; trad. it. 1975), Transformation der Philosophie (2 ...
Leggi Tutto
(o vegetarismo) Ogni concezione dietetica, o regime alimentare, che prescrive o raccomanda un’abituale, assoluta astensione dagli alimenti di origine animale (in primo luogo prodotti carnei o ittici) in [...] , igienica ecc. Le radici teoriche del v. andrebbero ricercate, per la cultura occidentale, in Pitagora, le cui idee però avrebbero risentito dell’ancor più antico pensiero orientale.
Nell’ambito del v. è possibile distinguere modelli alimentari ...
Leggi Tutto
Dottrina di Platone e della scuola da lui fondata (Accademia); più in generale, ogni orientamento filosofico influenzato dalla filosofia platonica e che ne assume in partic. la distinzione tra un mondo [...] il mondo del divenire e del mutamento, da cui deriva l'opinione (dòxa), il secondo è il mondo delle idee, perfette e immutabili, dalle quali deriva la vera conoscenza (epistème). Questa distinzione si traduce nel primato dell'intuizione intellettuale ...
Leggi Tutto
Scienziato e filosofo francese (Gros, Rodez, 1826 - Arsac 1900). Socialista militante, dovette esulare dopo il colpo di stato del 1851 e fu in Inghilterra e in America. Come filosofo fu un evoluzionista; [...] di forze dotate tutte, in vario grado, di coscienza, e perciò senzienti e agenti, secondo una gerarchia (Électrodynamisme vital, 1855; L'idée et le fait en biologie, 1896). Più note le ricerche sull'ipnotismo (Psychologie de l'hipnotisme, 1900). ...
Leggi Tutto
Storico della filosofia italiano (Roma 1929 - ivi 2019). Professore emerito di Storia della filosofia presso l’università di Roma La Sapienza, si è occupato in particolare della storia del platonismo e [...] di passaggio e di crisi e svolgendo studi di storia delle idee e del pensiero scientifico. Tra le sue opere: Scetticismo ed empirismo poi Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee, ILIESI, dal 2001), di cui è stato direttore ...
Leggi Tutto
operazionismo
operazionismo [Der. dell'ingl. operation-ism, da operation "operazione"] [FAF] Teoria epistemologica, formulata dal fisico statunitense P.W. Bridgman, che propone di stabilire univocamente [...] loro determinazione e applicazione concreta: in tal modo sarebbe possibile eliminare dalla scienza le nozioni metafisiche, le idee assolute, le argomentazioni puramente verbali e le aporie derivanti dalla non chiara esplicitazione del signif. dei ...
Leggi Tutto
Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] l'epistola moraleggiante, dove lo scrittore diede forma alle sue idee e alla sua predicazione deistica e filantropica. Poemi come Le morali comuni al genere umano". Sono queste le idee che, letterariamente variate all'infinito, tornano nei suoi ...
Leggi Tutto
mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...