Leone XIII
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, un piccolo centro del Lazio meridionale, collocato sulle pendici dei monti Lepini. Figlio dell'agiato [...] ispirazione cristiana di particolare significato.
Nel 1871, all'indomani della Comune, in Francia era nata l'Opera dei circoli operai, ricorrente dell'enciclica è la condanna di un'ideologia che, nella deificazione del denaro e nell'esaltazione ...
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Estetica
Mikel Dufrenne
di Mikel Dufrenne
Estetica
sommario: 1. Introduzione. 2. La natura e l'arte. 3. L'arte: creazione e ricezione. 4. L'estetica soggettivistica. 5. L'estetica oggettivistica: la [...] elitaria - necessariamente elitaria nella misura in cui l'ideologia è quella della classe dominante - esclude, come si vede, l'esperienza estetica dalla natura, la quale è molto più comune e tutto sommato volgare (se la integrasse, ciò accadrebbe ...
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Etica
Pietro Piovani
di Pietro Piovani
Etica
sommario: 1. Introduzione. 2. Alla ricerca dell'oggettività dei valori. 3. Mobilità, relatività, storicità. 4. Autonomia e ambiguità. 5. Logica del disordine [...] sociale, quindi il rapporto tra l'utopia e l'ideologia: K. Mannheim.
Nella inquietante anarchia dei valori, la giorno settimo che non è ancora venuto noi saremo noi stessi nella nostra comunità come nella nostra natura" (v. Bloch, 1968; tr. it., pp ...
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Autoritarismo
Juan J. Linz
Definizione
Definiamo autoritari diversi sistemi politici non democratici e non totalitari, se sono: "sistemi a pluralismo politico limitato, la cui classe politica non rende [...] le squadre fasciste in quanto paladine dell'ordine sociale. L'ideologia fascista offrì una nuova alternativa, che prometteva l'integrazione della classe operaia nella comunità nazionale e l'affermazione dei suoi interessi contro le altre nazioni ...
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Giovanni Paolo II, beato
Massimo Bray
Le opere e i giorni di G. P. hanno delineato una figura di pontefice della Chiesa Cattolica Romana del tutto eccezionale. Il suo pontificato, iniziato nell'ottobre [...] terzo millennio. Una società aperta, liberatasi dai vincoli del nazismo e del comunismo, ha ritenuto troppo superficialmente, superate le grandi ideologie, di poter riporre nel libero mercato ogni possibilità di crescita e sviluppo democratico ...
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di Giovanni Sartori
Opinione pubblica
sommario: 1. Inquadramento storico. 2. Pubblica opinione e democrazia. 3. La formazione dell'opinione. 4. Policentrismo e requisiti dell'autonomia dell'opinione. 5. [...] è spiegabile in chi osserva paesi a modestissima slealtà e intensità ideologica. Ma, pur se spiegabile, l'errore resta tale.
Si diceva anche che il politologo e lo studioso di comunicazioni si pongono problemi del tutto diversi. Il primo cerca di ...
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BONOMI, Ivanoe
Luigi Cortesi
Nato a Mantova il 18 ott. 1873 da Pietro e da Aglei Parodi, compì gli studi medi nella città natale e si laureò nel 1896 all'università di Bologna in scienze naturali. Nel [...] colà insediatosi. L'8 giugno a Roma, dopo una riunione comune del governo Badoglio e del C.L.N. centrale svoltasi alla di movimento socialista. Il B. riproponeva come valida l'ideologia ispiratrice del suo libro del 1907, contrapponendola a quelle del ...
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Classi e stratificazione sociale
Frank Parkin
Introduzione
Le teorie delle classi e della stratificazione sociale hanno sempre occupato un posto di primaria importanza nella storia delle scienze sociali [...] identità di classe e a una coscienza politica, nonostante il comune sfruttamento a cui erano sottoposti, in quanto erano dispersi e 'alto come parte di un qualche grandioso progetto ideologico. Vere classi possono sorgere soltanto in una situazione ...
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Censura
Victor Zaslavsky
Introduzione
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all'informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] e nazionalsocialismo intercorrevano molte differenze sia a livello ideologico che a livello di rapporto tra potere e , sin dall'inizio, individuò le possibilità dei nuovi mezzi di comunicazione, come la radio e il cinema, per la propaganda di massa ...
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BERLINGUER, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga.
La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata [...] politica economica e sociale, ma era il segno della necessità che egli avvertiva di fissare necessari puntelli ideologici alla conservazione della "diversità" comunista: questa era un dato reale a cui non aveva potuto sfuggire e che si era illuso di ...
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comune3
comune3 s. f. – 1. Variante ant. del s. m. comune2, per indicare il comune medievale (si disse anche la comuna). 2. Nome (fr. la Commune) dato al governo municipale di Parigi dal 1789 al 1795, e al potere rivoluzionario che si installò...
blocco1
blòcco1 s. m. [dal fr. bloc, che è dall’oland. blok «tronco abbattutto»] (pl. -chi). – 1. a. Massa compatta di qualsiasi materia: b. di pietra, di marmo, di tufo, di calcestruzzo; un b. di cioccolata. In partic., nella tecnica delle...