Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] della realtà sociale e politica, che sta a fondamento dello storicismo d'orientamento marxista, si è incrinato con il dissolversi progressivo delle certezze ideologiche dall'età del revisionismo post-staliniano fino agli 'anni di piombo', ovvero alla ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] cinema, il teatro di Pasolini ha un carattere apertamente ideologico e didascalico, quindi tutto basato sulla parola e su 'autorità e all'oppressione culturale tanto cattolica quanto marxista; il mito veicola così un radicale anarchismo dionisiaco ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] formativa, istituzionale e pedagogica e il suo limite è l'ideologia. Ma il principio che determina la sua durata è quello realismo che era rimasto il principio valutativo primario della critica marxista, di volta in volta, però, messa a confronto ...
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SOCIOLOGIA DELLE PROFESSIONI
Paolo De Nardis
Generalmente per ''professione'' s'intende un'attività lavorativa fortemente qualificata svolta da individui che hanno acquisito una competenza tecnica specifica [...] a cadere e si sostituisce a esso l'impersonalità; parimenti l'ideologia altruistica del servizio non è che un velo per coprire i propri contro le quali si sono espressi, spesso, in un'ottica marxista, autori come J. Habermas, H. Marcuse e A. Giddens ...
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Patria
Maurizio Viroli
Dall'inizio degli anni Novanta del 20° sec., la cultura e il linguaggio politici hanno riscoperto un concetto democratico di p. profondamente diverso dalle interpretazioni nazionalistiche [...] culturali più significative erano quelle della cultura marxista (nell'interpretazione gramsciana) e quelle della saputo ricostruire a causa della carenza di un vero patriottismo nell'ideologia e nell'azione della sua classe politica, primi fra tutti ...
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Letteratura, teoria della
Italo Pantani
L'espressione, elaborata nel terzo decennio del 20° sec. all'interno della corrente dei formalisti russi (B. Tomaševskij, Teorija literatury, 1925; trad. it. [...] ambizioni scientifiche, per riassumere uno stretto rapporto con l'ideologia e la politica. Si può ricordare innanzitutto la corrente diversi campi del sapere e dell'agire. Da una prospettiva marxista, infine, F. Jameson (n. 1934) ha teorizzato ...
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Politica e letteratura
Carlo D'Amicis
L'idea che la letteratura potesse cambiare il mondo, trasformarsi in un'azione in grado di sortire effetti storici e determinare un'assunzione di responsabilità [...] in satire brillanti e dolorose; progettò una sociologia marxista della letteratura, come, attraverso la figura dell'' crollo del muro di Berlino e dei regimi dell'Est, l'ideologia politica entrò in crisi, anche la letteratura ripiegò su sé stessa, ...
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SALINARI, Carlo
Achille Tartaro
Critico letterario, nato a Montescaglioso (Matera) il 17 ottobre 1919, morto a Roma il 25 maggio 1977. Studiò a Roma e si laureò in lettere (1941) con N. Sapegno, discutendo [...] di un metodo e anzitutto di un'estetica su basi marxiste, in relazione a quella linea De Sanctis-Gramsci divenuta VV., C. Salinari. Testimonianze e saggi, Roma 1980; N. Borsellino, Ideologia e critica. Un ritratto di C. Salinari, in Critica e storia. ...
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Furet, François
Ciro Lo Muzio
Storico francese, nato a Parigi il 27 marzo 1927 e morto a Tolosa il 12 luglio 1997. Fu uno dei più importanti studiosi della Rivoluzione francese e del comunismo in Europa. [...] dell'evento. Secondo lo studioso francese, difatti, il messaggio ideologico vi ebbe un'importanza preponderante rispetto alle trasformazioni sociali enfatizzate dalla storiografia marxista.
Della Rivoluzione egli cercò, inoltre, di ampliare la ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Bologna il 5 marzo 1922; ha vissuto in varie regioni d'Italia; fra l'altro, dal 1943 al 1949, nel paese materno di Casarsa (Friuli); laureato in [...] può considerarsi tipica per il tentativo d'innestare un filologismo di ascendenza ermetica sul tronco dell'ideologismomarxista, d'ispirazione gramsciana: con conseguente valorizzamento del dialetto, quale espressione di una realtà popolare non ...
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marxista
s. m. e f. e agg. [der. di marxismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del marxismo: è un m. convinto; anche, rappresentante di un partito marxista: i m. italiani, francesi. 2. agg. Che è proprio del marxismo e anche...
ideologìa s. f. [dal fr. idéologie, comp. di idéo- «ideo-» e -logie «-logia»]. – 1. In filosofia, termine coniato dal filosofo fr. A.-L.-C. Destutt de Tracy (1754-1836) per indicare la scienza del pensiero in una prospettiva antimetafisica,...