Il mito della romanitas ha svolto una funzione straordinariamente importante nel processo di costruzione identitaria del fascismo italiano. Cruciale, per la politica culturale fascista, è stata la celebrazione [...] ’imperialismo romano, ma anche con episodi estremamente rilevanti per lo sviluppo storico ma in definitiva scomodi per l’ideologia fascista. È questo, evidentemente, il caso dell’editto dell’imperatore Caracalla (188-217 d.C.), platealmente accusato ...
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«In quel giorno, completamente dislocato, incapace di vivere all’esterno con l’altro, ossia l’uomo bianco, che mi ha imprigionato senza pietà, mi sono allontanato dalla mia stessa presenza, molto lontano [...] , in una sorta di «isteria di massa». Attraverso gli sguardi e le espressioni di disgusto dei francesi, l’ideologia razziale si materializza, interrogando F. sulla sua identità e privandolo di ogni controllo sulla sua persona. I francesi forgiano ...
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Il romanzo dostoevskiano è stato notoriamente definito «dialogico» e «polifonico» dal critico formalista Michail Bachtin, eppure spesso l’autore nasconde i principi positivi delle sue opere – e le sue [...] Questo fa dei romanzi dostoevskiani un campo di battaglia, dal bordo del quale il lettore assiste allo scontro sanguinoso tra ideologie inconciliabili ma essenziali le une alle altre.Che ruolo gioca, in questa conversazione a più voci, il silenzio di ...
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Introduzione Nel 1939, in esilio volontario a Le Baule, in Francia, Carlo Levi scrive il suo primo libro, Paura della libertà. Si tratta di un’opera che, per le sue caratteristiche particolari, si distacca [...] questa potenzialità fondativa del mito era stata adoperata dal nazionalismo con esiti drammatici, adesso la forza dell’ideologia volkish è richiamata a nuovi, migliori utilizzi. La scrittura fortemente evocativa, il richiamo a immagini ancestrali, il ...
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Stoccarda, febbraio 1888: Engels dà alle stampe gli ultimi appunti del caro amico, ormai scomparso da cinque anni. Vengono pubblicate le Tesi su Feuerbach, un breve scritto di Marx, elaborato quarant’anni [...] prima, ai tempi della sua opera più importante dopo Il Capitale, L’ideologia tedesca. Undici brevissime riflessioni, che rivelano però l’essenza più intima del pensiero di Marx. In una di queste, la quarta, egli scrive:«Feuerbach prende le mosse dal ...
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È diventata una realtà con la quale rapportarsi, anche su documenti ufficiali, quella consuetudine, consolidatasi in pochi anni, che prevede il ricorso a un nuovo segno grafico, lo schwa, finora quasi [...] “sovraesteso”, in quanto andrebbe a coprire gli altri due generi. Un risultato che cozza completamente con gli intenti e l’ideologia che si cela dietro alla lotta per la regolamentazione e diffusione di questo gra-/fon-/morfema.In latino, si è già ...
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Nell’ambito pubblico, le due varietà più interessanti da osservare per i loro risvolti collettivi sono il journalese e il burocratese.Il journalese è, abbastanza intuitivamente, la lingua dei giornali. [...] piano più macroscopico l’utilizzo sdoganato di ‘concetti bulldozer’, veri e propri contenitori vuoti (‘mascolinità tossica’, ‘ideologia gender’, e il sempreverde ‘la società’, per rimanere super partes) privi di qualsivoglia contenuto informativo e ...
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Lo “Scramble for Africa”All’inizio degli anni Ottanta del XIX secolo, si è delineato un processo di spartizione dei territori africani tra le principali potenze europee, noto come Scramble for Africa, [...] contrapposizione alla quale l’identità europea si costruisce. Si tratta di un’epistemologia coloniale fortemente radicata nell’ideologia occidentale, che preclude ogni possibilità per l’Africa di sfuggire al suo destino, rimanendo così ingabbiata nel ...
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«In questi giorni ho la sensazione che quando si entra in questo paese si fa un patto con il diavolo. Si consegna il passaporto, si riceve un timbro, si vuole guadagnare qualcosa, si comincia… ma allo [...] .».A chi è, dunque, da imputare la colpa per la mancata integrazione dei protagonisti? Al pregiudizio, ai retaggi dell’ideologia colonialista, alla ristrettezza di vedute dell’occidente, certo; ma non solo. Lungi dall’essere un romanzo moralista o di ...
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Si può apprezzare un’opera d’arte al di fuori del contesto e dell’ambiente dove è stata creata? È con questo quesito che lo studioso e storico dell’arte Quatremère De Quincy apre il suo pamphlet polemico [...] troviamo tra il 1796 e il 1815 e in Francia si sta sviluppando quella che è stata successivamente definita “ideologia del rimpatrio”: solo a Parigi i capolavori del passato «circondati dalla moralità di una nazione libera» (Pommier, 2000) avrebbero ...
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ideologìa s. f. [dal fr. idéologie, comp. di idéo- «ideo-» e -logie «-logia»]. – 1. In filosofia, termine coniato dal filosofo fr. A.-L.-C. Destutt de Tracy (1754-1836) per indicare la scienza del pensiero in una prospettiva antimetafisica,...
ideologico
ideològico agg. [der. di ideologia] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne l’ideologia o un’ideologia (soprattutto nel sign. corrente di questo termine): contrasti i.; i presupposti i. di un movimento sociale; il contenuto i. di una dottrina...
Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in Francia quando A.-L.-C. Destutt de Tracy se ne servì per denominare una nuova scienza, il cui scopo...
sionismo Movimento politico e ideologia volti alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina (da Sion, nome della collina di Gerusalemme).
Sviluppatosi alla fine del 19° sec., in seguito all’inasprirsi dell’antisemitismo in Europa orientale...