Poeta austriaco (Praga 1801 - ivi 1882). Archivista e bibliotecario del principe Fürstenberg a Donaueschingen fino al 1833, fu in seguito amministratore dei suoi beni in Boemia. È autore di racconti idillici [...] (Das Kloster, 1833; Wald und Liebe, 1874), cui deve soprattutto la sua fama, e di ballate alla maniera di L. Uhland, giudicate favorevolmente anche da Goethe. Scrisse pure un poema drammatico (Bretislaw ...
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Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti [...] idillici che concentrano nel giro di pochi versi, una visione di paesaggio campestre, si segnalò per aver per primo riformato l'ortografia italiana nel dialogo Il Polito (1525); ne Il Cesano (1555) sostenne la tesi della toscanità della lingua. Dal ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] Aminta (1573), in cui riprese i motivi sentimentali e idillici della tradizione bucolica classica, T. rinnovò il poema cavalleresco ciò; l'evasione nello spettacolo coreografico, nell'idillio, nel fantasticare la bella avventura in paesi lontani ...
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Scrittore norvegese (Vestre Gausdal 1863 - Oslo 1953), illustratore, in varie raccolte di novelle, del suo semplice mondo rustico della Norvegia orientale: Fortaellinger ("Racconti", 1891), En vinternatt [...] notte d'inverno e altri racconti", 1896), Sidsel Sidsaerk, 1903; Selve Solfeng, 1910. Pur indulgendo per lo più a toni idillici, favolistici e sentimentali, ha saputo talvolta - come nella novella Una notte d'inverno e in qualche altra - dare sobria ...
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Poeta francese (Aigueperse, Alvernia, 1738 - Parigi 1813). Il grande successo ottenuto con la traduzione in versi delle Georgiche di Virgilio (1770) lo fece entrare all'Académie Française a soli trentasei [...] abbandonare Parigi; al suo ritorno, sotto il Consolato, riebbe cariche, onori, privilegi. La sua produzione consiste essenzialmente in poemetti idillici e descrittivi; il primo e più famoso fu Les jardins, ou l'art d'embellir les paysages (1782), cui ...
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SAPPA, Mercurino
Carlo Calcaterra
Poeta, nato a Torino il 4 aprile 1853, morto a Mondovì il 7 gennaio 1926. Fece parte del gruppo letterario piemontese, che fiorì dopo la scapigliatura romantica, e [...] ); Le Monregalesi (Saluzzo 1899); ma l'opera sua più caratteristica sono le Ballatette (Torino 1904), brevi componimenti idillici, nei quali a viva intonazione lirica si unisce repentinamente una movenza ironica. Le sue liriche sono state raccolte ...
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Poeta italiano (Chiavenna 1869 - Milano 1942). Prof. di letteratura italiana nell'univ. di Padova (1916-1938), autore di un discusso volume sul Leopardi (Un maestro di vita, 1917) e di alcuni studî danteschi, [...] i temi sociali perseguendo un generoso sogno di riscatto dell'umile gente. Ma a tali motivi il B. mescola motivi idillici e paesistici, riecheggianti da un lato lo Zanella, dall'altro il Pascoli. Tra le sue raccolte poetiche si ricordano: Canzoniere ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] si rifà a un tema simbolico vivo nella letteratura latina e romanza del Medioevo, e in taluni spunti descrittivi e idillici prelude alle "cacce" dell'ars nova fiorentina. Gli elementi interni portano a fissare il termine ante quem per la composizione ...
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Scrittore portoghese (n. forse 1525 - m. 1580). I dati biografici, desunti in gran parte dalla sua opera, sono quasi tutti incerti. Nacque presumibilmente a Lisbona (o forse a Coimbra) e la sua formazione [...] questi diversi materiali presentati in un linguaggio poetico sonante e armonioso. Il poeta inserisce nel quadro della narrazione i suoi sogni idillici e la sua commozione davanti a ogni luce d'amore e di bellezza, il giovane amore di Inês de Castro ...
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Romanzo (scritto nella seconda metà degli anni Trenta del XIV sec.) in prosa di G. Boccaccio. Il titolo voleva significare, secondo l'intenzione dell'autore, non molto esperto di greco, "Fatica d'amore". [...] 'esperienza futura dello scrittore: l'acuta psicologia amorosa, il senso dell'avventura e del fasto, i temi descrittivi, idillici, il caldo lirismo autobiografico, danno vita di volta in volta a pagine singolarmente felici; l'episodio della corte ...
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idillico
idìllico agg. [der. di idillio] (pl. m. -ci). – Proprio degli idillî o relativo agli idillî, come genere di poesia: poemetti idillici o idillico-pastorali. In genere, lo stesso che idilliaco, anche negli usi fig., con accentuazione...
idillio
idìllio s. m. [dal lat. idyllium, gr. εἰδύλλιον, dim. di εἶδος «immagine»; propr. «quadretto, bozzetto»]. – 1. Presso i Greci, breve componimento poetico, di genere descrittivo, prevalentemente, ma non esclusivamente, bucolico e agreste:...