Radicali liberi: biologia e patologia
Giuseppe Rotilio
Radicale libero è una qualsiasi specie chimica, atomo o molecola, di natura organica o inorganica, che, avendo elettroni spaiati nei suoi orbitali, [...] di deviare elettroni dal loro flusso normale nella membrana mitocondriale verso la produzione di perossido d'idrogeno, con conseguente stress ossidativo, senescenza e morte del sistema interessato.
Malattie neurodegenerative
La malattia di Alzheimer ...
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serie
sèrie [Der. del lat. series, da serere "intrecciare"] [LSF] Successione continua e ordinata di enti, concreti o astratti, dello stesso genere, distinta in s. aperta oppure chiusa a seconda che, [...] , legati tra loro da regole di selezione; alcune s. sono indicate con il nome di chi le identificò: per es., per l'atomo di idrogeno la s. di Balmer nel visibile, la s. di Lyman nell'ultravioletto e la s. di Paschen nell'infrarosso (v. ATOMO: I 293 a ...
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Fisica
L’insieme delle tecniche di misurazione delle grandezze (grandezze fotometriche) che caratterizzano la luce: quantità di luce, illuminamento, luminanza ecc., che si introducono in ottica per individuare [...] . Per la spettrofotometria di assorbimento nell’ultravioletto la sorgente più comune è la lampada a scarica in atmosfera di idrogeno, nell’infrarosso i filamenti di Nernst e le bacchette al carburo di silicio, nel visibile la lampada a filamento ...
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CHIMICI Per la maggior importanza assunta in questi ultimi anni, in materia di guerra chimica, dalle sostanze aggressive non asfissianti rispetto alle asfissianti, la voce asfissianti, gas (v. in IV, p. [...] è:
Fu preparata per la prima volta da W. Prandtl e K. Sennerwald per riduzione del tricloronitrosometano con idrogeno solforato:
La dicloroformossima si presenta sotto forma di piccoli cristalli incolori prismatici, a punto di fusione 39°-40° C ...
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BRUGNATELLI, Luigi Valentino
T. D'alessio
Aldo Gaudiano
Ugo Baldini
Nacque a Pavia il 14 febbr. 1761 da Pasquale e da Paolina Gramegna. Il padre, un modesto commerciante, intendeva avviarlo alla [...] ), poi "septone" ("putrido"). Chiamò gli acidi "ossici", e propose il termine "flogogeno" ("generatore di fiamma") in luogo di "idrogeno", non essendo l'acqua l'unico composto di tale gas.
Questa nomenclatura ottenne qualche successo in Germania e in ...
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COVELLI, Nicola
Mario Fornaseri
Nacque a Caiazzo in Terra di Lavoro (Caserta) il 20 genn. 1790 da Giuseppe e da Angela Sanillo. Compiuti a Caiazzo i primi studi sotto la guida di G. B. de Falco e di [...] e di anidride carbonica; dimostrò viceversa l'assenza dell'acido solfidrico e ricercò con esito negativo l'idrogeno. Si devono ai due autori interessanti osservazioni sulla formazione dei pisoliti, nonché studi comparativi di notevole rilievo ...
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COSSA, Alfonso
Gian Piero Marchese
Nacque a Milano, da nobile famiglia, il 3 nov. 1833 da Giuseppe, possidente, e Giustiniana Magnocavallo.
Il padre, fine e colto paleografo, era allora bibliotecario [...] di chimica inorganica dei primo periodo riguardano il magnesio (1867), lo zolfo (1867 e 1870), il solfuro d'idrogeno (1872), l'alluminio (1870); più importanti quelle, datate dal 1887, sui complessi ammoniacali del platino, che culminarono nella ...
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liquido
lìquido [agg. e s.m. Der. del lat. liquidus, da liquere "essere liquido"] [LSF] (a) Come agg., si dice, in contrapp. a solido e aeriforme, di uno stato di aggregazione (stato l.) della materia, [...] , cioè hanno un momento elettrico, o sono capaci d'interagire tramite legami chimici deboli, quale il legame idrogeno; lo studio di tali l. è piuttosto complesso per la complessità del potenziale intermolecolare, ma riveste particolare importanza ...
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calore
calóre [Der. del lat. calor -oris, da calere "essere caldo"] [TRM] L'energia che un corpo macroscopico o, più in generale, un sistema termodinamico cede o riceve a causa di una differenza di temperatura [...] a cm2 e a secondo, equivalenti a circa un kilowatt a m2 (costante solare), derivante da reazioni termonucleari di fusione dell'idrogeno in elio, sotto l'azione catalizzatrice del carbonio e dell'azoto. ◆ [TRM] C. specifico: la quantità di c. che ...
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coefficiente di Hill
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Sensibilità, più o meno elevata, con la quale proteine oligomeriche (con un sito di legame su ciascun monomero) rispondono all’azione di leganti specifici: [...] nell’ambiente (per es., negli eritrociti) di numerose specie chimiche (effettori allosterici di tipo eterotropico): ioni idrogeno, anidride carbonica, ioni cloruro e specialmente, un intermedio della glicolisi, il 1,2-bisfosfoglicerato. Quando si ...
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idrogeno
idrògeno s. m. [dal fr. hydrogène, comp. di hydro- «idro-» e -gène «-geno», termine coniato come agg. («che genera l’acqua») dal chimico fr. G. de Morveau, con Lavoisier e altri, nel 1787]. – 1. Elemento chimico, di simbolo H, numero...
idrogenare
v. tr. [der. di idrogeno] (io idrògeno, ecc.). – In chimica, trattare o saturare con idrogeno un composto (v. idrogenazione). ◆ Part. pres. idrogenante, anche come agg.: trattamento idrogenante di una frazione petrolifera. ◆ Part....