Si chiamava con questo nome l'ispezione degl'intestini (exta) delle vittime, fatta dal sacerdote sacrificante, in origine col semplice scopo (come presso i Romani) di verificare se fossero ritualmente puri e quindi degni della divinità in onore della quale si bruciavano come parte del sacrificio. Inoltre, presso gli Etruschi, l'extispicio mirava a trarre, dallo stato degl'intestini delle vittime, predizioni ...
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Preavviso sul determinarsi di eventi futuri, sul loro esito e sulle loro conseguenze, che si può trarre, secondo alcune credenze religiose o superstiziose, dalla osservazione di determinati fatti, considerati [...] delle vittime, del fuoco sacrificale e l’aspetto delle viscere della vittima (ieroscopia, extispicium), in particolare del fegato (in Babilonia e in Etruria); alla base della ieroscopia vi è la concezione di un rapporto tra le divinità astrali, che ...
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In origine la divinazione era un ramo della magia cosiddetta simpatica; la quale si fonda sul principio apparentemente scientifico che da simili cause si producono simili effetti. Mentre però la scienza [...] (piromanzia), e
e) Il modo di salire del suo fumo (capnomanzia).
f) L'osservazione dei visceri di un animale sacrificato (ieroscopia o extispicio), per mezzo dei quali il dio era creduto dare il segno del suo assenso o di indicare comunque la sua ...
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ORACOLO (lat. oraculum, ossia responso uscito dalla bocca della divinità debitamente consultata, poi anche il luogo dove questo responso viene dato; in gr. χρησμός [da χράω "faccio sapere"] per il responso, [...] sacra (Paus., VII, 21 23). In Olimpia sull'altare delle divinazioni di Zeus", come lo chiama Pindaro, si praticava la ieroscopia. Dalle viscere degli animali e dalla loro pelle messa sul fuoco, gli Iamidi, sacerdoti del dio, traevano le predizioni ...
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ieromanzia
ieromanzìa (o geromanzìa) s. f. [der. di ieromante]. – Nell’antica religione greca, forma di divinazione (detta anche ieroscopia), consistente nel trarre presagi dall’osservazione delle viscere dell’animale sacrificato.