Grammatico alessandrino (2º sec. a. C.) scolaro di Ellanico, uno dei corizonti, detto Epitete per i suoi fieri attacchi ad Aristarco. Scrisse commenti all'Iliade e all'Odissea e un'opera sulla chirurgia [...] omerica ...
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Gesuita messicano (Veracruz 1729 - Bologna 1788). Soppressa la Compagnia di Gesù negli stati della Spagna (1767), trovò asilo a Bologna. Tradusse in latino l'Iliade (1776) e scrisse opere teologiche e [...] storiche, tra cui l'Historia de la Compañía de Jesús en Nueva España (3 voll., 1841-42) ...
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Poligrafo (Masi, Padova, 1748 - Venezia 1799). Tradusse dal greco 5 tragedie di Euripide e 1 di Sofocle (1789, 1790), e, in vernacolo veneto, l'Iliade (1788); dall'ebraico i Salmi, l'Ecclesiaste, la Sapienza. [...] Altri scritti: Dottrina dei padri greci relativa alle circostanze della chiesa nel sec. 18º (1791); Pensieri sulla trisezione dell'angolo (1793); stanze inneggianti alla Libertà, eguaglianza, democrazia ...
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Giurista e poeta (Grumo Nevano, Aversa, 1671 - Napoli 1745). Insegnò diritto a Napoli. Lasciò circa 200 sonetti satirici e, tra l'altro, una traduzione dell'Iliade (inedita) in dialetto napoletano, e un [...] Ragionamento sull'incendio e presa di Troia (1744) ...
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Poeta e sofista greco, nato a Laranda (Licaonia) e fiorito nei primi decennî del 3º sec. d. C., autore tra l'altro di una curiosa Iliade, non conservataci, detta λειπογράμματος (cioè mancante di una lettera), [...] perché in ogni libro del poema non ricorreva mai la lettera dell'alfabeto corrispondente al numero del libro stesso. Conferenziere vagante, è ricordato da parecchie iscrizioni (Roma, Ostia, Cizico, Cipro, ...
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Grammatico alessandrino (prima metà sec. 3º a. C.); allievo di Filita di Coo, fu il primo bibliotecario di Alessandria (fra il 290 e il 270 a. C.). Diede l'edizione critica dell'Iliade e dell'Odissea e [...] a lui la divisione in 24 libri di ognuno dei due poemi, contrassegnati dalle lettere maiuscole dell'alfabeto per l'Iliade, minuscole per l'Odissea. Inventò il più antico segno critico, l'obelo (ὀβελός "spiedo"). Inaugurò nell'edizione di Omero il ...
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Filologo (Lyck 1840 - Königsberg 1920), prof. nella univ. di Königsberg (dal 1878). Studiò il testo di Omero e la questione omerica. Diede l'edizione teubneriana dei due poemi (Odissea, 1889-91; Iliade, [...] 1902-07). Opera princ.: Aristarchs homerische Textkritik (2 voll., 1884-85) ...
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Grammatico alessandrino (sec. 3º a. C.), seguace di Zenodoto. Si occupò di critica omerica; X. ed Ellanico (scolaro di Agatocle, scolaro a sua volta di Zenodoto) furono detti corizonti (gr. χωρίζοντες [...] "separanti"), perché, notando le differenze fra Iliade e Odissea, negarono che i due poemi potessero appartenere a un solo autore e attribuirono a Omero la sola Iliade. ...
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Letterato (Mantova 1724 - ivi dopo il 1783). Gesuita, insegnò greco ed ebraico al Collegio romano, quindi (dal 1773) lingue orientali a Mantova, dove fu anche prefetto della biblioteca; tradusse in ottave [...] l'Iliade (1769-70), l'Odissea (1778-79) e l'Eneide (1782-83). ...
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iliade
ilìade s. f. [dal gr. ᾿Ιλιάς, in origine agg., «di Ilio, di Troia»]. – 1. Propr., titolo (Iliade) di uno dei due grandi poemi greci (l’altro è l’Odissea) attribuiti dalla tradizione a Omero, in cui vengono narrati gli episodi relativi...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...