CARMIGNANI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque il 31 luglio 1768 a San Benedetto a Settimo, nel contado pisano, da Giovanni Antonio, fattore, e Maddalena Barsacchi. La prima formazione fu quella tipica [...] europei, consolidò e rafforzò molti elementi tipici della sua formazione, definitasi tra il riformismo prudente del tardo illuminismo toscano e il liberalismo moderato della Restaurazione. Se infatti l'ambiente pisano dei giuristi e degli scienziati ...
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CAPRA, Carlo Giuseppe
Pietro Stella
Quartogenito di Carlo Francesco conte d'Azzano e di Maria Caterina Robbio di San Raffaele, nacque ad Asti il 6 maggio 1712. Si laureò inutroque iure all'università [...] di una religiosità giurisdizionalista, tendenzialmente autoritaria e rigorista, poco sensibile alle istanze riformatrici tipiche dell'illuminismo italiano. Le prime difficoltà di governo pastorale gli provennero in parte dalla condizione geografica ...
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Slavista italiano (Osimo 1923 - Roma 2021). Specializzatosi sotto la guida di G. Maver, dal 1965 è stato ordinario di filologia slava presso l'Università Cattolica di Milano e dal 1972 all'Università di [...] Il problema della lingua letteraria nell'antica letteratura croata (1967); Od Renesansu do Oświecenia ("Dal Rinascimento all'Illuminismo", raccolta di saggi, 1991); Il libro nel bacino adriatico, (secc. XV-XVIII) (1992); Il petrarchista dalmata Paolo ...
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LATITUDINARÎ (ingl. latitudinarians)
Sono i seguaci di un indirizzo teologico, più che di un vero e proprio sistema, tendente alla tolleranza e manifestatosi nella Chiesa anglicana durante le controversie [...] che sarebbero contingenti, presuppone cioè quella fiducia nella capacità della ragione umana, che è una delle caratteristiche dell'illuminismo; mentre per un altro verso si collega alla tendenza comune a tutte le correnti della riforma religiosa, la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È in Germania alla fine del Settecento che la filosofia di Spinoza riemerge pubblicamente [...] la polemica jacobiana colpisce ben al di là delle sole filosofie di Spinoza e Leibniz, per mettere sotto accusa l’Illuminismo nel suo complesso – di cui Lessing era il più autorevole esponente tedesco – per il ruolo che esso attribuiva alla filosofia ...
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FESTARI, Girolamo
Paolo Preto
Nato a Valdagno (Vicenza) il 12 ott. 1738 da Giuseppe, medico condotto, e da Margherita Tonelli, studiò medicina a Padova e Bologna e poi tornò nel paese natale ad esercitare [...] , in Storia della cultura veneta. Il Settecento, V, 1, a cura di G. Arnaldi-M. Pastore, Vicenza 1985, p. 582; P. Preto, L'illuminismo veneto, ibid., V, 1, p.37; K. Pomian, Collezionisti d'arte e di curiosità naturali, ibid., V,2, ibid. 1985, p. 43; P ...
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Letterati memorialisti e viaggiatori del Settecento - Prefazione
Ettore Bonora
Del rinnovamento culturale del secolo XVIII uno dei segni è la versatilità degli scrittori e quella molteplicità dei loro [...] egli seppe trarre il primo avviamento alla formazione della sua personalissima prosa. Rimandiamo invece il lettore al volume degli Illuministi settentrionali per gli scritti del Bettinelli, perché se è vero che La difesa di Dante di Gasparo Gozzi ...
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Verra, Valerio
Storico italiano della filosofia (Cuneo 1928 - Roma 2001). Fu prof. di storia della filosofia nelle univv. di Trieste, di Roma La Sapienza e dal 1992 nella Terza univ. di Roma. Allievo [...] italiano del dopoguerra. Le sue principali opere sono: Dopo Kant. Il criticismo nell’età preromantica (1957); F. H. Jacobi. Dall’Illuminismo all’idealismo (1963); Mito, rivelazione e filosofia in J. G. Herder e nel suo tempo (1966); La dialettica nel ...
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Scrittore storico-politico (Saint-Geniez-d'Olt, Aveyron, 1713 - Chaillot, Parigi, 1796). Gesuita, nel 1747 abbandonò l'abito ecclesiastico e si trasferì a Parigi, dove iniziò un'intensa attività pubblicistica, [...] , fu eletto deputato agli Stati Generali, ma rinunciò al mandato in favore di P.-V. Malouet. Figura tipica dell'illuminismo francese, R. aveva affermato il diritto d'insurrezione, ma allo scoppio della Rivoluzione francese si avvicinò alle posizioni ...
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ŠČERBATOV, Michail Michajlovič, principe
Fritz Epstein
Storico e pubbficista, nato a Mosca il 2 agosto 1733, morto a Michajlovskoe (governatorato di Jaroslav) il 23 dicembre 1790. Lo Šč., che aveva [...] privilegi con le dottrine statali-filosofiche e socialfilosofiche dell'Occidente. Fuse in una sintesi artificiosa la filosofia dell'illuminismo, la sua arbitraria concezione dei diritti dell'uomo e del cittadino e le tradizioni della vecchia Russia ...
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illuminismo
s. m. [der. di illuminare, per calco del ted. Aufklärung «rischiaramento»]. – Movimento filosofico, spirituale e politico, che improntò l’età della storia d’Europa compresa fra la conclusione delle guerre di religione del sec....