Architetto (Parigi 1728 - ivi 1799), con C.-N. Ledoux, il maggiore esponente dell'architettura dell'Illuminismo. Durante i regni di Luigi XV e Luigi XVI ebbe incarichi ufficiali e costruì numerosi hôtels [...] e castelli, tutti distrutti a eccezione dell'hôtel Alexandre (poi hôtel Suchet) a Parigi, caratterizzati da eleganza e invenzione. Conferendo soprattutto alla progettazione dignità e valore autonomo, dal ...
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Helvetius, Claude-Adrien
Helvétius, Claude-Adrien Filosofo francese (Parigi 1715 - ivi 1771). Fu esponente dell’illuminismo. Figlio del medico della regina M. Lesczynska, su raccomandazione di quest’ultima [...] nel 1738 fu nominato esattore delle imposte regie. Nel 1751 lasciò gli incarichi a corte per dedicarsi alla direzione delle sue tenute agricole e alla stesura di De l’esprit (1758), la sua opera più famosa. ...
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Scrittrice nederlandese (Flessinga 1738 - L'Aia 1804). Coltivò studî filosofici e letterarî, accogliendo le idee dell'illuminismo. Autrice di opere a carattere pedagogico, acquistò fama con romanzi epistolari, [...] scritti con A. Deken, tra cui: Historie van mejuffrouw Sara Burgerhart ("Storia della signorina S. B.", 1782), vivace e realistica galleria di personaggi e quadri di vita borghese, che s'ispira ai modelli ...
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Scrittore e giornalista italiano (Vicenza 1907 - Londra 1974). Formatosi all'incrocio di un cattolicesimo sensuale con un illuminismo attinto ai moralisti francesi del Sei-Settecento, aperto alle influenze [...] un saggista formatosi all'incrocio di un cattolicesimo morbido e sensuale, di tradizione vicentino-fogazzariana, con un illuminismo attinto soprattutto ai moralisti e romanzieri francesi del Sei-Settecento; ma aperto alle suggestioni del freudismo e ...
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Poeta (Bosisio, od. Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso [...] è in primo luogo la stupidità, l'inerzia, il torpore morale del patriziato, un bersaglio che la stessa aristocrazia illuminata poteva far suo. Di qui il successo del Giorno anche negli ambienti nobiliari di Milano. Ma il poemetto contiene anche ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] «mero affare di polizia e non di rivelazione»96. Come s’è visto, non era esattamente quel che avevano sostenuto gli illuministi i quali si erano tenuti ben lontani tanto dal culto quanto dalla coscienza. Ma ciò non avrebbe impedito l’inizio di un ...
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Herder, Johann Gottfried von
Scrittore e filosofo (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744- Weimar 1803).
La formazione: tra Illuminismo e antilluminismo
Di modeste origini, cominciò a studiare in casa del [...] corrispondono a un disegno divino, che ha di mira il progressivo instaurarsi di un’umanità sempre più vera, sintesi di illuminata moralità cristiana e di classicistica humanitas. H. insiste su tutte le forze specifiche di ogni popolo ai fini della ...
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Razionalizzazione
Herbert Schnädelbach
Definizione del concetto
Per 'razionalizzazione' si intende l'affermarsi della razionalità nei più diversi ambiti della vita. Il termine 'razionalità' in questo [...] era di liberare il mondo dalla magia" (v. Horkheimer e Adorno, 1947; tr. it., p. 11) - e identificano quindi l'illuminismo nella sua totalità con il progetto baconiano del dominio della natura attraverso la scienza, che implica sempre il dominio dell ...
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Sostenitore, nei sec. 16°-18°, della libertà di pensiero filosofico e religioso, e in particolare, durante l’Illuminismo, anche dell’emancipazione dalla fede e dalla morale cristiana.
Il termine si diffonde [...] il più delle volte in contesti polemici nei confronti di posizioni non conformiste o di critica verso tradizionali scale di valori, istituzioni ecc. Raro nel 16° sec., è usato piuttosto nell’ambito delle ...
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Alembert
Alembert Jean-Baptiste Le Rond d’ (Parigi 1717 - 1783) matematico, filosofo e scienziato francese, esponente dell’illuminismo. Figlio all’epoca considerato illegittimo, perché nato al di fuori [...] del matrimonio, fu avviato agli studi, presso il giansenista Collège des Quatre-Nations, dalla famiglia adottiva. Grazie ai suoi contributi al calcolo integrale, a 24 anni fu ammesso all’Académie des Sciences ...
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illuminismo
s. m. [der. di illuminare, per calco del ted. Aufklärung «rischiaramento»]. – Movimento filosofico, spirituale e politico, che improntò l’età della storia d’Europa compresa fra la conclusione delle guerre di religione del sec....