MALAGRIDA, Gabriele
Chiara Vangelista
Nacque a Menaggio, sulla sponda occidentale del lago di Como, il 18 sett. 1689 (altre date ipotizzate sono il dicembre del 1688 e il 6 dic. 1689) da Diogo, medico [...] , nuovo governatore del Maranhão e fratello di S.J. de Carvalho e Mello, futuro marchese di Pombal e riformatore illuminista del Portogallo e dei domini d'Oltremare.
È inevitabile richiamare la valenza simbolica dell'incontro tra il rigoroso alto ...
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DE GASPARI (De Gasparis), Giambattista
Paolo Preto
Nato a Levico (Trento) il 18 ag. 1702 da Monica (ignoto il cognome) e Antonio, di famiglia nobile, studiò nel collegio dei gesuiti di Trento e poi [...] con G. B. D., in Colectanea varia doctrina Leoni S. Olschki bibliopolae Florentino sexagenario, I, Monachii 1921; M. Rigatti, Un illuminista trentino del sec. XVIII, C. A. Pilati, Firenze 1923, pp. 42 s.; G. Natali, Il Settecento, in Storia letter. d ...
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CALLERI, Giovanni Felice (Gian Felice)
Alberto Postigliola
Nacque a Genova il 1º maggio 1753. Nulla si sa della sua famiglia, né della prima formazione. Il 29 genn. 1774 entrò come novizio nella Congregazione [...] ben presto: infatti, benché simpatizzante per i giansenisti, in realtà il C. è da considerare piuttosto un illuminista. Egli stesso riconosceva per suoi principali maestri filosofi come Locke, Condillac, Rousseau, Bonnet: attratto dall'analisi ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] «mero affare di polizia e non di rivelazione»96. Come s’è visto, non era esattamente quel che avevano sostenuto gli illuministi i quali si erano tenuti ben lontani tanto dal culto quanto dalla coscienza. Ma ciò non avrebbe impedito l’inizio di un ...
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MARCACCI, Niccolò
Franco Cristelli
Figlio di Pasquale, nacque a San Casciano nell'arcidiocesi di Pisa il 22 luglio 1739.
Si laureò in teologia a Pisa nel 1762 e, poco dopo la consacrazione sacerdotale, [...] dal fatto che gli uni non condividevano la politica granducale, mentre l'altro ne seguiva il riformismo illuminista. I contrasti si acuirono intorno ad alcune questioni particolari, come la soppressione della Congregazione detta di Murello ...
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CARACCIOLO, Enrichetta
Alessandra Briganti
Nacque a Napoli il 17 febbr. 1821, quinta figlia di Fabio, secondogenito di Gennaro principe di Forino, e di Teresa di Benedetto dei conti Cutelli. Trascorse [...] avventura (il tema dell'orfana indifesa e della virtù perseguitata), e infine il modello del romanzo di denuncia di stampo illuminista, che consente alla C. una descrizione quasi oggettiva degli interni del convento del tutto spoglia da ogni pathos e ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] persona la più calda e fin anche radicale pietà del Risveglio si sommava a interessi ispirati dalla Ginevra dell’Illuminismo a sfondo protestante (la natura, ma anche la cura dell’infanzia: era nella commissione dei Georgofili che doveva promuovere ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] di case e conventi, dispersione dei frati, abbandono della vita comune), per motivazioni di natura ideologico-politica di stampo illuminista e liberale, ma anche per ragioni di ordine economico: da una parte essi costituivano – con i voti perpetui ...
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LOPEZ Y ROYO, Filippo
Raffaele Pittella
Nacque il 26 maggio 1728 a Monteroni (oggi Monteroni di Lecce), "terra" da tempo sottoposta alla giurisdizione feudale della sua famiglia, dal duca Antonio e [...] il brusco cambiamento di rotta della Corona rispetto all'assolutismo riformatore, consequenziale all'indebolimento dello spirito illuminista che sino ad allora aveva contraddistinto il regime borbonico. Fu una scelta che inevitabilmente condusse il ...
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FALLETTI, Antonio (Falletti di Barolo)
Bruno Signorelli
Nacque a Barolo (Cuneo) il 5 ott. 1671, da Carlo Ludovico marchese di Castagnole e da Anna Cristina Birago di Vische. Entrò nel noviziato della [...] di archeol. e belle arti, X (1926), 3-4, p. 71; XI (1927), 1-2, pp. 20 s.; F. Venturi, Saggi sull'Europa illuminista, I, Alberto Radicati di Passerano, Torino 1954, p. 120; N. Carboneri, L'architetto F. Gallo, Torino 1954, ad Indicem; J. Stuart Woolf ...
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illuminista
s. m. e f. e agg. [der. di illuminismo] (pl. m. -i). – Fautore o seguace dell’illuminismo; più propr., pensatore, scrittore che contribuì alla diffusione dell’illuminismo. Come agg., col sign. e gli usi di illuministico: teorie...