FIANI, Onofrio
Toni Iermano
Ultimogenito di Giuseppe e di Marianna Maffei, nacque a Torremaggiore (od. prov. di Foggia) il 10 sett. 1761.
Compiuti i primi studi, privatamente nella casa paterna di Torremaggiore, [...] e filosofici. Conoscitore delle lingue classiche, ebbe anche interessi scientifici, avvicinandosi con curiosità alla cultura sensistica e illuministica. All'inizio degli anni Novanta fu chiamato ad insegnare diritto presso l'università di Castro.
Per ...
Leggi Tutto
Architetto (Faenza 1744 - ivi 1814). Si formò a Faenza con Giuseppe Boschi e a Roma con Carlo Murena, collaboratore di L. Vanvitelli. Ingegnere-architetto dei Beni camerali in Romagna, operò a Pesaro (facciata [...] politica verso gli ideali giacobini. Fu chiamato a Milano come architetto dei quartieri militari (1798). La matrice illuministica è particolarmente evidente nei suoi progetti (Faenza, Bibl. comunale), spesso in aspra polemica con G. A. Antolini ...
Leggi Tutto
BAIAMONTI, Girolamo
Angela Tamborra
Nacque a Spalato l'11 dic. 1749.Durante il dominio napoleonico fu presidente del tribunale di Spalato e quindi della Corte d'appello di Ragusa. Fra i maggiori esponenti [...] concordi nell'indagare le cause della decadenza economica della Dalmazia e nel suggerire gli opportuni rimedi in chiave illuministica, ebbero non poca influenza sul pensiero politico e sulle riforme del governatore civile delle Provincie Illiriche V ...
Leggi Tutto
GOVI, Gilberto
Alessandra Ferraresi
Nacque a Mantova il 21 sett. 1826 da Quirino e Anna Sales, benestanti. Compiuti gli studi ginnasiali e liceali a Mantova, per desiderio del padre si iscrisse nel [...] Nollet) e la chimica, mentre approfondiva lo studio della lingua e della cultura francese, specialmente di quella illuministica che ebbe un'influenza importante sulle sue successive convinzioni politiche. Nel 1846, abbandonati gli studi giuridici, si ...
Leggi Tutto
Amore verso il prossimo, come disposizione d’animo e come sforzo operoso di un individuo o anche di gruppi sociali a promuovere la felicità e il benessere degli altri.
Il termine appare in Grecia originariamente [...] di alcuni imperatori romani del 1° e 2° secolo.
La f. moderna ha radici, quanto a teoria, nella rivendicazione illuministica di diritti uguali per tutti gli uomini fratelli (liberté, égalité, fraternité sarà l’insegna della Rivoluzione francese), ma ...
Leggi Tutto
STRUENSEE, Johann Friedrich, conte
Vermund G. LAUSTSEN
Uomo di stato svedese, nato il 5 agosto 1737, morto il 28 aprile 1772. Figlio di un pastore di Halle, divenne ivi dottore in medicina nel 1757 [...] sul re. Sul terreno religioso egli era deista, sul terreno politico era propenso a riforme; caratteristico tipo dell'epoca illuministica, egli era un libertino nella sua vita privata. Dopo non molto tempo divenne l'uomo più potente dello stato ...
Leggi Tutto
SAITTA, Giuseppe
Filosofo e storico della filosofia, nato a Gagliano Castelferrato, Enna, il 7 novembre 1881. Dopo aver insegnato nelle università di Firenze, Cagliari e Pisa, tenne (dal 1932) la cattedra [...] .
Opere teoretiche principali: Lo spirito come eticità, Bologna 1921, 2ª ed. 1947; La personalità umana e la nuova coscienza illuministica, Genova 1938; La libertà umana e l'esistenza, Firenze 1940; Il problema di Dio e la filosofia dell'immanenza ...
Leggi Tutto
Marx, Karl
Stefano De Luca
Il teorico del materialismo storico e del comunismo
Marx fu un uomo di formidabili passioni intellettuali e politiche, che si alimentavano a vicenda. Egli fu al tempo stesso [...]
Nato nel 1818 a Treviri (in Germania) da una famiglia di origini ebraiche, Marx ricevette un’educazione di impronta illuministica e liberale. A 17 anni intraprese gli studi di giurisprudenza, ma ben presto si volse alla filosofia, affascinato dal ...
Leggi Tutto
Alembert
Alembert Jean-Baptiste Le Rond d’ (Parigi 1717 - 1783) matematico, filosofo e scienziato francese, esponente dell’illuminismo. Figlio all’epoca considerato illegittimo, perché nato al di fuori [...] voci, scrisse il Discorso preliminare, nel quale espone i principi informatori della grande opera collettiva, delinea la concezione illuministica dei rapporti tra intellettuali, società e stati e traccia un quadro dell’albero delle scienze, cioè dei ...
Leggi Tutto
HEGEL, Georg Wilhelm Friedrich
Enrico de' Negri
Filosofo tedesco, nato il 27 agosto 1770 a Stoccarda, dove suo padre viveva in qualità di funzionario del duca del Württemberg. A Stoccarda frequentò [...] sola facoltà, l'intelletto astratto, e di essa fa la norma del pensiero e dell'azione. Contemporaneamente alla polemica anti-illuministica, H. si volge contro la religione cristiana, anch'essa imputata di separare ciò che in realtà è unito: la carne ...
Leggi Tutto
illuministico
illuminìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo all’illuminismo o agli illuministi: il movimento i.; idee, dottrine, concezioni illuministiche. ◆ Avv., non com., illuministicaménte, secondo i principî e le teorie dell’illuminismo.
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...