Scrittore tedesco (Strasburgo 1747 - Francoforte sul Meno 1779). Studiò diritto nella città natale, fu per breve tempo precettore a Saarbrücken, si stabilì quindi a Francoforte per esercitarvi l'avvocatura. [...] (1775), nonché dal libello Voltaire am Abend seiner Apotheose (1778), in cui prende le distanze dallo spirito illuministico. Di preferenza si dedicò al teatro, traducendo e rielaborando Shakespeare (Macbeth, 1779) e scrivendo lavori a forti ...
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Scrittore norvegese (Kristiansund 1808 - Cristiania 1845), propugnatore dell'indipendenza politica della Norvegia dalla Svezia (dopo la pace di Kiel) e dell'indipendenza culturale dalla tradizione danese. [...] ("La creazione, L'uomo, Il Messia", 1830), centone romantico fatto di teologia e liberalismo, di furia rivoluzionaria e ottimismo illuministico. Trattò poi i temi più svariati in liriche d'amore, scritti polemici, drammi (Sinclairs død "La morte di ...
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Letterato (Venezia 1690 - Padova 1761). Minore osservante, fu teologo della Repubblica di Venezia e revisore ecclesiastico di tutti i libri che vi si stampavano. Ammiratore di Vico, insistette perché Vico [...] di arte applicata, della ragionevolezza, ossia della perfetta rispondenza allo scopo, si rivela fedele interprete dello spirito illuministico. Non pubblicò nulla e le sue carte andarono perdute, ma le sue teorie furono raccolte e trasmesse dal ...
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VOSS, Julius von
Giuseppe Zamboni
Scrittore tedesco, nato a Brandeburgo il 24 agosto 1768, morto a Berlino il 1° novembre 1832. Entrato nell'esercito, si distinse nella campagna di Polonia, e trattò [...] ; spunti di satira nella commedia Die Griechheit (1807), nel romanzo Gemälde der Verfinsterung in Abyssinien (1818, attacco illuministico al romanticismo ted.); problemi sociali nel dramma Liebe im Zuchthause (1807), ecc. Tentò anche un Faust (1823 ...
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Nella letteratura inglese, genere di poesia, per larga parte d’ispirazione religiosa, fiorito nella prima metà del 17° sec. e contraddistinto da alcuni caratteri salienti, quali ingegnosità, concettismo, [...] prima delle sue Lives of the poets (vita di Cowley); esso contiene un implicito giudizio negativo espresso dallo spirito illuministico. Una decisa rivalutazione critica dei poeti metafisici, e specialmente di Donne, si è avuta negli anni intorno al ...
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Scrittore francese (Rouen 1657 - Parigi 1757). Nipote dei due Corneille, per la protezione e sotto la guida di Thomas lasciò la città natale, dove esercitava l'avvocatura, per dedicarsi a Parigi al teatro [...] et les Modernes (1688), e partecipano dell'evoluzione del pensiero e della letteratura dal razionalismo cartesiano all'enciclopedismo illuministico. Nelle sue opere maggiori, i Nouveaux dialogues des morts (1683), gli Entretiens sur la pluralité des ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] altri punti, con Helvétius, scrittore che peraltro non è documentato sia mai stato letto da Leopardi (ma le idee illuministiche, come è noto, ebbero circolazione rapidissima, e già s’è detto come sia estremamente difficile individuare in modo preciso ...
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Critici e storici della poesia e delle arti nel secondo Settecento. Dal Muratori al Cesarotti. Tomo IV - Introduzione
Emilio Bigi
Il panorama che risulta dagli scrittori compresi in questo volume [...] integralmente nuovi. In tutti rimangono più o meno forti ma sempre presenti alcune convinzioni tipiche della critica arcadica e illuministica, che cioè l'opera dell'artista e il giudizio del critico debbano essere guidati da principii che, siano essi ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] degl'Italiani, 1824 o forse 1826; Tutte le opere, I, pp. 969, 978). L'avvenuta riabilitazione della ragione illuministica, in senso chiaramente laico e antispiritualistico (sulla linea già dei Paralipomeni della Batracomiomachia e de La ginestra), si ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] Bologna seguendo vari corsi (filosofia, matematica medicina) e orientando il suo pensiero in senso decisamente illuministico e antisistematico con prevalenti influssi sensistici e empiristici. Scarso il suo tributo alla moda tipicamente settecentesca ...
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illuministico
illuminìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo all’illuminismo o agli illuministi: il movimento i.; idee, dottrine, concezioni illuministiche. ◆ Avv., non com., illuministicaménte, secondo i principî e le teorie dell’illuminismo.
Sturm und Drang
〈šturm unt draṅ〉. – Espressione tedesca, che significa propr. «sconvolgimento e impeto», con cui è tradizionalmente denominato il movimento culturale e letterario preromantico tedesco della seconda metà del Settecento, caratterizzato...