Nacque a Milano il 16 febbraio 1918 da Giannino e da Livia Bolla.
Il padre, formatosi come artista all’Accademia di Brera, dopo essersi occupato del disegno di medaglie e monete commemorative presso [...] a Milano. Dal 1954, quando Livio – il maggiore dei fratelli – avviò un’autonoma attività nell’ambito del design illuminotecnico e acustico, lo studio Castiglioni venne diretto da Pier Giacomo e Achille i quali, pur con personalità e contributi ...
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Figlio dello scultore Giannino e di Livia Bolla, nacque a Milano il 22 aprile del 1913. Egli si laureò in architettura al Politecnico di Milano nel 1937, e da quell'anno iniziò la sua collaborazione con [...] il grafico B. Munari, nel 1963 P. Tovaglia come scultore, nel 1966 e nel 1968 il grafico M. Huber, L. Damiani per l'illuminotecnica, R. Costa per la sonorizzazione; per i padiglioni R.A.I., nel 1959 il grafico F. Bianconi, nel 1960 il grafico Pino ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] . La prigioniera, Torino 1978, pp. 28 s.).
Nel 1922 il teatro alla Scala di Milano adottò il suo sistema di illuminotecnica. In quel periodo egli si dedicò più intensamente alla pittura: partecipò alle Biennali veneziane - dal 1922 al 1942, con ...
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illuminotecnica
illuminotècnica s. f. [comp. del tema di illuminare e tecnica]. – L’insieme delle conoscenze e delle tecniche relative alla razionale utilizzazione delle varie sorgenti di luce, per lo più artificiale, al fine di ottenere le...
illuminotecnico
illuminotècnico s. m. (f. -a, raro) [tratto da illuminotecnica] (pl. m. -ci), non com. – Tecnico o professionista esperto di illuminotecnica.