Islam in Italia
Musulmani fuori dal Dar-al-islam
La questione islamica in Italia
di Khaled Fouad Allam
6 giugno
Hanno vasta eco sulla stampa le parole di aperto sostegno alla guerra santa pronunciate dall'imam [...] a livello del sistema organizzativo dei luoghi di culto sia in relazione alla loro formazione; in alcuni casi questi imam non potrebbero essere considerati tali nei loro paesi d'origine. Le statistiche riportate da diversi organismi come la Caritas ...
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(o babaismo) Setta religiosa, nata in Persia (metà sec. 19°) in seno all’islamismo sciita. Fu fondata da ’Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza [...] dell’imām occulto, la cui esistenza è caposaldo delle dottrine sciite. La sua dottrina, con la pretesa di inaugurare un nuovo ciclo religioso dopo quello chiusosi con Maometto, gli valse l’accusa di tessere manovre rivoluzionarie e nel 1850 fu ...
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Mahdī Nell’islam, colui che è destinato a restaurare la religione e la giustizia prima della fine del mondo, secondo una dottrina estranea al Corano, ma che ha avuto seguito soprattutto nell’islam sciita, [...] dove il M., diretto discendente di Maometto, è identificato con l’imām nascosto.
Nel 1881, in Sudan, si dichiarò M. Muḥammad Aḥmad ibn ‛Abd Allāh (Dongola 1844 - Omdurman 1885) che, seguace della confraternita mistica as-Samaniyya, diede vita al ...
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sciiti Minoranze islamiche (dall’arabo shī‛at ‛Alī, «la fazione di ‛Alī»). La loro origine risale alla morte del Profeta (632). Sono divisi in tre grandi nuclei: zaiditi, che rappresentano l’indirizzo [...] , fosse stato esplicitamente designato a succedergli, cosicché i primi tre califfi furono usurpatori; concordano pure nel ritenere che l’imamato (ossia il califfato) non possa spettare se non a discendenti di ‛Alī e di sua moglie Fāṭima.
In dogmatica ...
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Ayatollah e uomo politico iraniano (n. Mashhad 1939). Si è formato in prestigiose scuole teologiche e, tra gli altri, ha avuto come insegnanti l’ayatollah Borujerdī e l’ayatollah Khomeini. Sin dagli anni [...] periodi di libertà (durante i quali ha insegnato in diverse scuole religiose) a periodi di carcerazione. Uomo di fiducia dell’imam Khomeini e membro del Consiglio della Rivoluzione (1979-80), dopo la caduta dello shāh è stato tra i fondatori del ...
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ISLAMISMO
Olivier Carré
(XIX, p. 603; App. I, p. 739; IV, II, p. 236)
A partire dagli anni Settanta il termine ''islamismo'', oltre al suo significato prettamente religioso, ha accentuato il suo valore [...] a ogni legittimo attivismo politico: la taqiyya (quietismo politico) durante il lungo periodo di ġayba (assenza dalla terra dell'ultimo imām fino alla resurrezione). È la ragione per cui la rivoluzione islamica iraniana ha avuto nel 1979-80 un'eco ...
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L’insieme delle località che rivestono un carattere storico-sacrale per le tre religioni monoteistiche (cristianesimo, ebraismo, islam).
L. cristiani
Sono considerati L. dei cristiani quelle località [...] rappresentati dalle città in cui si trovano le tombe degli imām. Tra le principali an-Najaf, dove è sepolto il 4° califfo e 1° imām, ‛Alī; Karbala, luogo dove fu ucciso (680) ed è sepolto l’imām Ḥusain, figlio di ‛Alī; Mashhad, dove si trova la tomba ...
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moschea (dall'ar. masjid «luogo dove ci si prostra»)
moschea
(dall’ar. masjid «luogo dove ci si prostra») Edificio del culto islamico, oggi riservato alla preghiera (quella comunitaria del venerdì è [...] fedeli devono rivolgersi per la preghiera, orientandosi verso la Mecca. A destra del mihrab sorge il pulpito (minbar), da dove l’imam recita la preghiera del venerdì e la khutba. Elemento caratteristico della m. è il minareto, da dove il muezzin (ar ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] lontano la presenza di un centro islamico e da dove il muezzin chiama i fedeli; il minbār, pulpito da cui l’imām, colui che guida la preghiera del venerdì, tiene un discorso, khuṭba; il miḥrāb, nicchia nella parete (qibla) che sottolinea la direzione ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] rappresentano l'80% dei musulmani, non hanno ‒ a differenza degli Sciiti ‒ un vero e proprio clero: il ruolo di imam, la guida che conduce la preghiera quotidiana, può essere ricoperto da qualsiasi fedele. Nella moschea il khatib ("oratore"), predica ...
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imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...
imamita
s. m. e f. [der. di imam] (pl. m. -i). – Denominazione di quei musulmani sciiti che riconoscono la serie di dodici (anziché di sette) imam, e che costituiscono la totalità degli sciiti dell’Iran, e la maggioranza di quelli dell’India,...