. I. Genealogia. - 1. Origine del tipo. - "Arlecchino" non è già, come si crede comunemente, un nome generico e originario d'un tipo comico fondamentale, bensì uno dei tanti non originarî nomi specifici [...] un accenno è pur dovuto ai "pezzi francesi" che, a imitazione del Gherardi, molti commediografi, anche di grido (p. e. Garrick, che se ne intendeva, diceva di non aver mai, nell'arte sua, trovato a studiare con tanto profitto quanto "sul carattere e ...
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OVIDIO Nasone, Publio (P. Ovidius Naso)
Luigi CASTIGLIONI
Salvatore BATTAGLIA
Poeta romano dell'età augustea. I dati sommarî della vita del poeta non sono difficili a raccogliere: la sua lirica tutta [...] la prima soluzione: al solito la realtà tende, poi, a perdersi nella convenzione.
I poeti ovidiani. - Nelle sue forme esteriori l'arte e la tecnica ovidiana erano facilmente imitabili e tali da invitare alla gara. Chiamiamo col nome di poeti ovidiani ...
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VÒLTA (fr. voûte; sp. bóveda; ted. Gewölbe; ingl. vault)
Giorgio ROSI
Gino BURO
In architettura s'indicano genericamente con questo termine le strutture di copertura caratterizzate dalla concavità geometricamente [...] stilistiche derivanti dalla preferenza data all'imitazione dell'arte greca che aveva di regola usato o anche, essendo il prodotto F × f eguale al momento M generato nell'elemento ds dalla forza F:
La rotazione ϕ dovuta alla deformazione di tutto ...
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Nacque in Alcalá de Henares da Rodrigo Cervantes e da Leonor de Cortinas nel 1547, forse nel giorno dedicato al santo del suo nome (29 settembre), e vi fu battezzato, il 9 ottobre seguente, nella chiesa [...] Viage del Parnaso il C. teorizza la propria arte come imitazione della natura: ricerca di armonia (consonancia) tanto nella rappresentazione del verosimile (posible) quanto nella rappresentazione dell'inverosimile (imposible); purché colto, questo ...
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VEGA CARPIO, Lope de
Salvatore Battaglia
Nacque il 25 novembre 1562 a Madrid, dove morì il 27 agosto 1635. I primi anni e i suoi primi contatti con la vita, che di solito per lo storìco rimangono avvolti [...] l'unica grande passione a cui rimase sempre fedele nella vita e nell'arte. Al suo ritorno, visse a Valenza (1589), Triunfos divinos (1625, in cinque canti), di evidente imitazione petrarchesca, pesante excursus sul cattolicismo, elargiva una collana ...
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La costa di Siria a settentrione del promontorio del Carmelo è costituita da una stretta striscia di terra sulla quale incombono le propaggini dei monti della Galilea, della catena del Libano e dei Monti [...] del solito tipo orientale, in gran parte imitato da quanto era in uso nelle corti egiziane e mesopotamiche. La limitazione del applicati promiscuamente: è un tipo affine a quello noto nell'arte greca col nome di "orientalizzante", senza per ciò che ...
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Una delle più importanti, se non forse la più importante, delle divinità terrestri (ctoniche) della Grecia antica. È il dio che rappresenta e riassume in sé tutta la vita vegetale della natura, nelle sue [...] , il culto (p. es. quello di Delfi) dové limitarsi a un'imitazione, a una riproduzione "scenica" di ciò che fu la realtà dell'orgia , procede seduto su un alto cammello.
Amato, specialmente nell'arte arcaica, è il mito in cui Dioniso riporta, insieme ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] gli antichi. Tibullo e Properzio tengono il primo posto nell'arte. Malinconia suona la Musa di Tibullo: l'immagine tecnica metrica. Onde già attorno a lui c'è una schiera d'imitatori, e i numerosi elegiaci dell'età imperiale si appoggiano in gran ...
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. Celebre famiglia di pittori che inizia e suscita, dai primi decennî del '400 ai primi del '500, la nuova e gloriosa pittura veneziana. Iacopo nato, si crede, nei primi anni del sec. XV da Niccolò battistagno, [...] pittore e già uscito dalla casa paterna. Ebbe per maestro e vero padre nell'arte Gentile da Fabriano. Del culto di Iacopo per Gentile sono prove l' caratteri prevalentemente veneziani, senza soggiacere all'imitazione del Mantegna. Questa, fra le opere ...
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NORMANNI
Ernesto Pontieri
. Nome. - Normanni (northman "uomo del nord") si chiamano dapprima gli Svedesi, i Norvegesi e i Danesi, le tre popolazioni scandinave che, alquanto confuse, abitavano, nel [...] della forza.
Astuzia, avidità di guadagni e di dominio, tendenza all'imitazione in ogni cosa, prodigalità e avarizia a un tempo: tale il carattere riscontra nelle altre manifestazioni della nuova monarchia, nella politica, nel diritto, nell'arte. In ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...