VITTORIATO (victoriatus sc. nummus)
S. ¿. G.
È la moneta di argento che i Romani coniarono insieme col denaro, il quinario e il sesterzio, ma indipendentemente da questi, col tipo costante della testa [...] che questa moneta non era già una imitazione della dramma illirica ma tutto il contrario; che infine nel vittoriato si doveva riconoscere una moneta romana nei tipi, nell'arte, nello stile e nella tecnica, e una moneta che si ricollegava intimamente ...
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VOLUTA
Giorgio Rosi
Motivo ornamentale costituito da un avvolgimento a spirale di elementi geometrici o naturalistici.
Data la sua semplicissima origine geometrica la voluta fu un motivo comune più [...] stilizzazione di motivi decorativi ispirati a una lontana imitazione naturalistica. Ancora memori di questa lontana origine sono il sec. V la voluta rimase di regola anche nell'arte ellenistica, che si limitò ad arricchirla di ornati naturalistici e ...
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MIGNARD, Pierre, detto M. le Romain
Andrée R. Schneider
Fratello minore e più celebre di N.; nato a Troyes il 17 novembre 1612, morto a Parigi il 30 maggio 1695. Uscito dallo studio di S. Vouet, P. [...] di Saint-Cloud (1676), nella Piccola Galleria di Versailles; a imitazione del Lanfranco e dei Bolognesi, Con la sua opera, in cui tutto già parla d'amore, introdusse nell'arte francese lo spirito del secolo XVIII.
Bibl.: J.-J. Guiffrey, Documents ...
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PEPOLI, Alessandro, conte
Giulio Natali
Poeta drammatico, nato a Venezia nel 1757, morto il 12 dicembre 1796, vittima d'un attacco polmonare, contratto per la smania di mostrarsi, lui conte, più agile [...] uguaglianza di tutti i cittadini. Poi volle farsi emulo, nella vita e nell'arte, di V. Alfieri; e contrappose la maggior parte dei soggetti e il desiderio del nuovo, tentando anche l'imitazione shakespeariana; ma non riuscì a creare nulla di vitale, ...
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Termine tedesco («scarto») già usato in Germania dalla metà del 19° sec. in riferimento a prodotti (oggetti, mobili) di bassa qualità ma con pretese estetiche, di imitazione o falsificazione da originali [...] fu elaborata come categoria in riferimento al rapporto tra arte e società nell’era della tecnologia e dei consumi di massa; , di procedimenti formali frutto viceversa di facile imitazione o grossolana contraffazione. La moderna produzione di serie ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Paolo D'Ancona
Pittore e scrittore d'arte, nato a Milano il 26 aprile 1538, morto ivi il 13 febbraio 1600. Discepolo di Gaudenzio Ferrari e poi di G.B. della Cerva, fu costretto [...] 1587 l'edizione milanese delle sue Rime, divise in sette libri, "nelle quali in imitazione de' Grotteschi usati da' pittori, ha cantato le lodi di Dio Mantegna e Tiziano sono le sette colonne del tempio d'arte del Lomazzo.
Bibl.: J. v. Schlosser, Die ...
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STORIA (fr. histoire; sp. historia; ted. Geschichte; ingl. history)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Arnaldo MOMIGLIANO
Carlo ANTONI
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Il concetto di storia, che nel pensiero antico e medievale ha [...] di conseguenza il vetusto problema se essa sia scienza o arte, perché solo accostandola alla libertà creativa di quest'ultima sembra la sua fortuna è attestata dall'imitazione di Mario Massimo e di altri, sboccando nella Storia Augusta nel secolo IV. ...
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RICAMO (dall'arabo raqm "disegno, segno"; fr. broderie; sp. bordado; ted. Stickerei; ingl. embroidery)
Elisa RICCI
Giovanni BARDELLI
Li. Mor.
È l'ornamento che l'ago opera più generalmente sul tessuto, [...] , alle signore della città, che ridanno valore d'arte a quelle opere semplici e rozze e a quei disegni deformati, creando un'industria fiorente che trova clienti e imitatori in Europa, nelle Americhe, dovunque. L'esempio primo di tale collaborazione ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] acquisire pezzi antichi - che accrescevano anche con le imitazioni, per simularne almeno il r. - per decorare sul reimpiego intorno al Duomo, ivi, pp. 355-360; Memoria dell'antico nell'arte italiana, a cura di S. Settis, 3 voll., Torino 1984-1986; I ...
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PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] Studi Sardi, XXVI, 1981-1985, p. 239 ss.; S. Angiolillo, L'arte della Sardegna romana, Milano 1987; R. J. Rowland, The Archaeology of Gli stessi modelli di monumentalizzazione urbana furono imitatinelle principali città della Pisidia, arroccate sui ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...