CERQUOZZI, Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Roma il 18 febbr. 1602 da Marcello e da Lucia Vassalli, ambedue romani. Fu battezzato nella parrocchia di S. Lorenzo [...] Passeri, però, già in epoca antica il C. si mosse "all'imitazione" del Gobbo dei Carracci, o Gobbo dei Frutti, ponendosi anch'egli Incisa di Roma). Una Predicadel Battista esiste ancora oggi nella Gall. naz. d'arte ant. di Roma, ed è forse la stessa ...
Leggi Tutto
DE GAMERRA, Giovanni
Gabriella Romani
Nacque a Livorno nel 1743.
Fu mandato in seminario per intraprendere gli studi. In alcuni versi scritti all'età di diciassette anni si definiva abate, probabilmente [...] giovane livornese Teresa Calamai, celebrata nelle opere del D. con il nome dalle deprecate sconcezze della commedia dell'arte.
Durante il periodo napoletano furono un breve, sfavorevole giudizio sull'imitazione della maniera shakespeariana); F. Pera ...
Leggi Tutto
DALMISTRO, Angelo
Rosalba Galvagno
Nacque a Murano (Venezia), nella calle di S. Bernardo, il 9 ott. 1754, da Bartolomeo e Domenica Morasso originari di Maniago nel Friuli, trasferitisi nell'isola di [...] Murano per esercitarvi l'arte vetraria. Ultimo di quattro figli, di prole sana e numerosa.
L'imitazione del Gozzi già avviata con Elogi, scheda biografica e due lettere del D. sono contenute nella Raccolta di lettere inedite, a cura di A. Fiammazzo ...
Leggi Tutto
DE FABRIS, Giuseppe
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Figlio di Gioacchino, bassanese, e di Domenica Moretti, trevigiana, nacque alle Nove (Vicenza) il 19 ag. 1790. Il padre, che era allora direttore della [...] vari interventi sul D. (le voci nei dizionari e nelle enciclopedie), il giudizio critico sulla sua arte è sommario e riduttivo: quasi sempre egli viene ritenuto un freddo imitatore degli schemi neoclassici, mentre ben altri sarebbero gli aspetti da ...
Leggi Tutto
MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] , Bari 1968, p. 261), additandone l'aspetto imitativo/alternativo rispetto alle abilità figurative del padre, di cui trovato espressione, e in parte pacificazione, solo nella scrittura: dai Ricordi d'arte e prigionia di Topazia Alliata, a cura della ...
Leggi Tutto
DE ROSSI, Giovanni Gherardo
Andreina Rita
Nacque a Roma il 12 marzo 1754 da Giovanni Francesco Blengini e da Maddalena Gelpi.
Il padre, originario di Vicoforte, nei pressi di Mondovì, in età adulta [...] sulla fedelissima imitazione della riatura", nel pieno rispetto del "verisimile" e dell'unità di tempo. Nella pratica, D.), che coniuga il culto della bellezza della natura e dell'arte con l'impegno moraleggiante: il D. usa di frequente le tonalità ...
Leggi Tutto
FERRETI, Ferreto de'
Sante Bortolami
Nacque verso la fine del secolo XIII, con tutta probabilità a Vicenza, da Giacomo e da Costanza.
Resta incerto l'anno di nascita, da collocare, in base ad alcuni [...] quella città al più potente Comune padovano. L'esercizio dell'arte notarile fu proprio anche del padre del F., Giacomo, di ogni dubbio stilista tra i più scaltriti del suo tempo nell'imitazione dei classici (più Livio che Sallustio, pure da lui ...
Leggi Tutto
BASSI, Ugo (Giuseppe)
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a Cento (Ferrara) il 12 ag. 1801 da Luigi, impiegato d'ordine nelle dogane, e da Felicita Rossetti. Fu battezzato col nome di Giuseppe, che egli poi, [...] terreno di azione, lo avviarono all'arte oratoria, cui il B., fornito di aveva scritto cantiche di imitazione montiana, inni, sonetti Bologna, ibid., XXVI (1939), pp. 531-586; Id., U. B. nella poesia popolare, in Camicia Rossa, XV (1939), pp. 27-30; G ...
Leggi Tutto
ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] - sta caso mai in questa risoluzione della filosofia dell'artenelle singole poetiche, sempre però sul punto di convertirsi per il loro stretto legame coi concetto d'imitazione in altrettante scienze precettistiche. Ma quanto al riconoscimento che l ...
Leggi Tutto
BECELLI, Giulio Cesare
Alberto Asor-Rosa
Nacque, Verona nel 1686 da Giovanni Battista, da Cecilia Comer, di nobile famiglia. Frequentò le scuole dei gesuiti e vestì giovinetto l'abito della Compagnia; [...] "convenevole è' anzi alla bellezza e varietà della poetica arte dovuto, che la poesia di ciascun popolo meglio faccia modemi, il risultato è apparso tanto più alto quanto più nell'imitazione l'artefice ha saputo innovare, trasformare: questo è uno dei ...
Leggi Tutto
imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...