FRANCESCO I de' Medici, granduca di Toscana
Gino Benzoni
Primo dei cinque figli maschi di Cosimo I, allora duca di Firenze, e d'Eleonora di Toledo, nasce a Firenze il 25 marzo 1541. "Cavalca ogni giorno [...] , per accreditarsi - all'imitazione del padre. Si crea …, Genève 1983, ad Indicem; Firenze e la Toscana dei Medici nell'Europa del '500, Firenze 1983, pp. 33, 47, 202 Baptist"… for F., in Studi di storia dell'arte, II (1991), pp. 129-139; G. Benzoni ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] e per venire tal volta a loro intenzioni usano di grande arte"). Liberato nel giugno del '45 dal peso della cellereria, si della individualità dello stile, come nella lettera del '76 al Salviati "intorno all'imitazione del Boccaccio", dove conclude ...
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GONZAGA, Luigi, detto Rodomonte
Gino Benzoni
Nasce il 16 ag. 1500 a Mantova, e non a Gazzuolo residenza ordinaria dei suoi, da Ludovico e dalla genovese Francesca (ma chiamata pure Franchetta) di Gianluigi [...] intatta -, ora imiti la capacità di paziente aspettazione di Penelope. È evidente che il G., nell'esortarla, si Pilati, Officia principis… a Napoli…, Napoli 1994, ad ind.; I Gonzaga. Moneta arte storia, a cura di S. Balbi de Caro, Milano 1995, p. 462; ...
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GIANI, Felice
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Giulio Domenico e di Angela Maria, nacque il 17 dic. 1758 a San Sebastiano Curone, feudo imperiale del principe Doria, oggi in provincia d'Alessandria.
Lasciato [...] direzione di Unterperger a imitazione delle logge di Raffaello Bodoni a Parma nel 1801; e, nello stesso anno, iniziò l'insegnamento alla passim; I. Faldi, Opere romane di F. G., in Bollettino d'arte, III (1952), pp. 234-246; R. Longhi, Due disegni del ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] a ogni criterio di supina imitazione.
Ma, al di là scomponeva poi "questo grandissimo e generalissimo capo nelle sue parti differenti, le quali tutte l 1977, pp. 219-45; Id., Tra retorica,arte della memoria ed eresia: ipotesi su Giulio Camillo ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] aveva le sue radici nella concezione tedesca delle Geisteswissenschaften, ma nel suo iter tende ad accusare il distacco dall’eredità positivistica: il concetto di arte allusiva era vicino a quello idealistico di ‘imitazione creativa’.
In quegli anni ...
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GRANDI, Dino
Paolo Nello
Nacque a Mordano, presso Imola, il 4 giugno 1895, da Lino e Domenica Gentilini.
Il padre era un piccolo imprenditore agricolo fattosi da sé; la madre una maestra elementare. [...] square con opere d'arte prelevate dai magazzini dei che giudicava troppo incline all'imitazione dei camerati del Führer.
F. Lefebvre D'Ovidio, L'intesa italo-francese del 1935 nella politica estera di Mussolini, Roma 1984, passim, ma specie ...
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PALIZZI, Filippo
Mariantonietta Picone Petrusa
PALIZZI, Filippo. – Nacque a Vasto, in Abruzzo, il 16 giugno 1818. La famiglia, di estrazione borghese, era formata dal padre Antonio, «prima avvocato [...] colla imitazione della pittura di buoni artisti moderni [...] quello che bisogna cercare ora nella pittura Cammarano, in ON. OttoNovecento, 1997, nn. 2-3, n. monografico su L’arte a Napoli nell’800, pp. 84 s.; M. Picone Petrusa, La ‘Gita a Cava’ diF ...
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PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza
Federica Favino
PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza. – Nacque a Roma il 28 novembre 1607 da Alessandro dei marchesi di Zibello e da Francesca Sforza di Santa Fiora.
Alessandro [...] imitazione, allo scopo di chiarire come esso sia il più adatto ai testi di argomento filosofico-scientifico. Nella 1998).
Nel 1665 uscì a Roma l’ultimo suo testo, l’Arte della perfezione cristiana, un’opera di edificazione in due libri: una disamina ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] letterati.
Come si è detto, anche Etienne Dolet aveva preso posizione nella disputa a favore di Cicerone, ma il D. non poteva gradire rinascimentali, divisi tra il teorizzare il fine dell'arte come "imitazione" o come "diletto", il D. lo individua ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...