GRILLO, Giovanni Battista
Selina Lacedelli
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo organista e compositore attivo a Venezia nei primi decenni del XVII secolo. Se ne ignora anche la [...] e una Canzon pian e forte per doppio coro, a imitazione della Sonata pian e forte in cui G. Gabrieli ha inserito le prime indicazioni dinamiche. Si possono tuttavia rintracciare aspetti originali nell'arte del G.: in molti brani vi è la tendenza a ...
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BOTTACCHIARI, Rodolfo
Luciano Zagari
Nato a Genga (Ancona) il 18 maggio 1885 da Ettore e da Sestilia Narducci, fu discepolo di Cesare De Lollis, che lo chiamò a collaborare alla Cultura.
L'attività [...] 1952.
Se nel suo primo libro (Figure di donne nella vita e nell'arte di N. Lenau, Crema 1913) prevaleva ancora un lavori del B., come la recensione a R. Verde, Studi sull'imitazione spagnuola nel teatro italiano del Seicento, in La Nuova Cultura, I ...
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GERINI, Francesco
Raffaella De Rosa
Poeta e scrittore, nacque a Firenze tra il 1455 e il 1456 da Giuliano, beccaio, e da una delle sue due mogli, non è accertato se dalla prima, di nome Nanna, o dalla [...] matricola concessa a chi era già iscritto a un'arte - fu immatricolato anche nell'arte dei medici e speziali. Il 14 genn. 1504 sposò VI, dei Borgia e della Firenze del tempo.
L'imitazione smaccata e puramente verbale di Dante diviene ben presto il ...
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BELL'HAVER (Bel'haver, Bell'avere, Bellaver), Vincenzo
Fabio Fano
Vissuto nella seconda metà del sec. XVI, di lui data e luogo di nascita sono ignoti, e della sua attività altro non si conosce direttamente [...] veneziana culminante - sino al tempo in cui il B. operò - nell'arte di Andrea Gabrieli (i rispettivi testi di tali madrigali sono: Amo arioso e pur denso e ricco contrappunto basato sull'imitazione, la vaghezza e leggiadria dell'espressione amorosa, ...
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CAPERANO, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque tra il 1480 e il 1490 a Faenza, figlio di Melchiorre notaio e di certa Cassandra, che risulta ancora in vita nel 1512. Imparentato con la famiglia Sassatelli [...] all'archetipo dell'imitazione in volgare. Ma ciò poi che distingue il C., anche nelle poesie d'amore Faenza, I, 2, Faenza 1882, p. 35; A. Messeri-A. Calzi, Faenza nella storia e nell'arte, Faenza 1909, p. 581; G. Carducci, Opere (ediz. naz.), XV, p. ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] tributo di ammirazione e di imitazione.
Guardando più tardi al quinquennio '61-'65, nello squarcio autobiografico Raccoglimenti premesso alle e gli affetti dell'uomo e il suo amore per un'arte dal classico decoro non nasceva certo a partire dal 1872: ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] non è colui che esercita praticamente l'arte dei suoni mediante il canto o l' attaccò questa tesi mostrando che l'imitazione di B. non era servile fino ), pp. 45-81; L. Alfonsi, Romanità e barbarie nell'"Apologia" di B., in Studi romani, I (1953), pp ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] e episodi, sugli uomini notevoli passati e presenti, su opere d'arte, su luoghi sacri, in una parola su quanto in un determinato del resto, come in tutte le sue opere, pur nella generica imitazione degli antichi, egli si riserva ampio margine per un' ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] "isole dell'Arcipelago ad imitazione di Giovanni Miches, favorito ebreo i suoi personali intenti, lasciati ad arte trapelare, sarebbero serviti da copertura alla a Genova e in genere la caccia, nello Ionio e nello Egeo, ad "ogni sorte di vascello che ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] altri imperiali non possono tolerare che io sia nell'offitio che V. B.ne si è e liquida il concetto di imitazione, perché - come si afferma . Croce, La lirica cinquecentesca, in Poesia popolare e poesia d'arte, Bari 1933, pp. 375-384; C. Bo, G. ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto dell’i.; l’i. della natura nell’arte; l’i....
imitare
v. tr. [dal lat. imĭtare, class. imĭtari] (io ìmito, raro o poet. imìto, ecc.). – 1. a. Prendere a modello una persona o le sue qualità, seguire l’esempio di altri cercando di diventar simile o di far cosa simile: i. le persone sagge;...