Faulkner, William
Arnaldo Colasanti
Scrittore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a New Albany (Mississippi) il 25 settembre 1897 e morto a Byhalia (Mississippi) il 6 luglio 1962. F. [...] Mosquitoes (1927) e Sartoris (1929), avviando, con quest'ultimo, la serie dei romanzi ambientati nella contea immaginaria di Yoknapatawpha, con capitale Jefferson, abitata da una popolazione mista con prevalenza di afroamericani. Le famiglie dei ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] (al cinema vi è la presenza dell'immagine mentre gli oggetti e i corpi reali sono invece assenti) e che riattiva l'immaginario.
Il libro di Metz è una sintesi, in parte originale, degli studi sul rapporto tra schermo e spettatore dal punto di vista ...
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Rocha, Paulo
Bruno Roberti
Regista cinematografico portoghese, nato a Porto il 22 dicembre 1935. Tra i più significativi e rigorosi cineasti lusitani, R. ha realizzato un cinema intriso di cultura raffinata [...] ) e A caça (1964), assorbendone il senso metafisico e teatrale della messinscena. Malinconia e forza passionale affiorano nella costruzione immaginaria di una Lisbona cupa e funebre nel suo film d'esordio, Os verdes anos (1963), opera-manifesto del ...
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Wiene, Robert
Karel Thein
Regista cinematografico e sceneggiatore tedesco, di famiglia ebrea, nato a Breslavia nel 1873 e morto a Parigi il 16 luglio 1938. Il suo nome resta legato a Das Cabinet des [...] clinico: Caligari invade l'interiorità delle menti dirigendo un ospizio per alienati, strutturato a sua volta come una scena immaginaria. L'interiorità e l'esteriorità divengono inestricabilmente legate e reversibili; l'anima è un teatro e l'uomo è ...
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Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] e i malinconici canali, gli interni fatiscenti e gli anfratti equivoci vengono spostati dal codice della mimesi naturalistica all'echeggiare immaginario del mito tragico. Più tardi, C. cercò, con la storia di amore e morte di Les portes de la nuit ...
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Sans soleil
Bernard Eisenschitz
(Francia 1982, colore, 100m); regia: Chris Marker; produzione: Anatole Dauman per Argos; fotografia: Chris Marker, Sana Na N'hada, Jean-Michel Humeau, Mario Marret, Eugenio [...] bambini su una strada, in Islanda, nel 1965. Mi diceva che per lui erano l'immagine della felicità". 'Lui' è il cineasta immaginario, il portavoce dell'autore, e nel film si fa strumento di varie 'lezioni di cinema': in una scena al mercato di Bissau ...
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Hashimoto, Shinobu
Dario Tomasi
Sceneggiatore cinematografico giapponese, nato nella provincia di Hyōgo il 18 aprile 1918. Il nome di H. è legato soprattutto alla sua collaborazione con il regista Kurosawa [...] adattamento del Macbeth shakespeariano; Dodesukaden (1970), una cupa favola da lividi toni espressionistici ambientata in un'immaginaria bidonville. Il successo internazionale di Rashōmon e Shichinin no samurai, lo portò a collaborare con Kobayashi ...
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Regista cinematografico portoghese (Porto 1908- ivi 2015). Massimo rappresentante del cinema portoghese ma anche uno dei cineasti europei più prestigiosi e originali, O. è il creatore di un mondo attraversato [...] , 1975, da una pièce di J. Regio, la densità allegorica che pervade un interno familiare allude al mistero di una gravidanza immaginaria; in Amor de perdição, 1978, da un romanzo di C. Castelo Branco, la dilatazione ardita dei tempi e dei piani fissi ...
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Welles, Orson
Francesco Zippel
Il genio che rivoluzionò il linguaggio cinematografico
Orson Welles è il cineasta che ha saputo innovare l’arte cinematografica del Novecento in un momento decisivo del [...] più importanti capolavori della storia del cinema, Quarto potere (1941), diretto da Welles a soli 26 anni.
Biografia immaginaria di un importante editore, ispirata alla figura di William Randolph Hearst, il film fu riconosciuto subito come un’opera ...
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Kōshikei
Dario Tomasi
(Giappone 1967, 1968, L'impiccagione, bianco e nero, 117m); regia: Ōshima Nagisa; produzione: Nakajima Masayuki, Yamaguchi Takuji, Ōshima Nagisa per Sūzūsha; sceneggiatura: Tamura [...] crimine, sarà anche un crimine uccidere me", dice a un certo punto e con inattaccabile lucidità il protagonista. La rappresentazione immaginaria che della vita di R. danno i funzionari che lo circondano rivela da un lato ‒ e in particolare attraverso ...
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immaginario
immaginàrio (letter. imaginàrio) agg. e s. m. [dal lat. imaginarius, der. di imago -gĭnis «immagine»]. – 1. agg. Che è effetto d’immaginazione, che non esiste se non nell’immaginazione e non ha fondamento nella realtà: esseri,...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...