Fin dai suoi albori il c. è stato strettamente connesso con la moda. L'abbigliamento infatti riveste un ruolo fondamentale in un film dal momento che il suo compito principale è quello di esprimere la [...] lunga serie di film, a partire dagli abiti indossati da R. Gere in American gigolo (1980), che hanno imposto nell'immaginariocollettivo lo stile Armani, fino a quelli per The untouchables (1987; Gli intoccabili) di B. De Palma, o a quelli indossati ...
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spionàggio, film di Genere cinematografico derivato dall'omonimo genere letterario (contemporaneo alla formazione della letteratura di massa) e poi rielaborato fino a raggiungere standard di grande spettacolarità. [...] e alla promozione dello star system, ha trasformato la figura dell'agente segreto, misterioso e impeccabile, in un'icona dell'immaginariocollettivo. Tra tutte, la serie più fortunata rimane quella dell'agente 007, James Bond, che ha dato il via a un ...
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Gigantesca scimmia, spaventosa per l'aspetto ma umana nei sentimenti; è entrata nell'immaginariocollettivo con il film omonimo del 1933 diretto da M.C. Cooper (1893-1973) e E.B. Schoedsack (1893-1979). [...] Di K.K. sono usciti due noti remakes: nel 1976, di J. Guillermin (n. 1925), e nel 2005, di P. Jackson (n. 1961) ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] bianco, 1952, a Le notti di Cabiria, 1957) un immaginario personale, una notevole capacità di integrare onirismo e realismo, e M sala appariva un fenomeno irreversibile (il rituale collettivo sostituito dal consumo individuale della televisione), ...
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Mario Sesti
Fantascienza
Che la Forza sia con te
Evoluzione di
un genere cinematografico
di Mario Sesti
24 maggio
Si apre al Museo nazionale del cinema di Torino, allestito all'interno della Mole Antonelliana, [...] una struttura corale). Qui, forse, tocchiamo il cuore della dinamica che si instaura tra vitalità dei generi e immaginariocollettivo. La fantascienza, che tecnicamente è sempre stata definita con un numero limitato e vago di tratti specifici (una ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] anche perché l'orientamento pedagogico di reti televisive tutte pubbliche gli consentiva di conservarsi interprete autentico dell'immaginariocollettivo. Il cinema europeo degli anni Sessanta riuscì infatti a rafforzare il suo rapporto con le singole ...
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Fumetto
Oscar Cosulich
I rapporti tra fumetto e cinema
L'inarrestabile evoluzione delle potenzialità degli effetti speciali e un certo inaridimento nella fantasia degli sceneggiatori hollywoodiani hanno [...] con frequenza quasi ossessiva per cercarvi nuovi stimoli, appoggiandosi alla popolarità di personaggi appartenenti all'immaginariocollettivo e, soprattutto, 'ridisegnando' lo stile stesso della narrazione cinematografica in chiave fumettistica e ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] aver mutuato dal cinema tematiche fortemente connesse con un nuovo statuto del visibile e con le nuove configurazioni dell'immaginariocollettivo. Sono infinite le suggestioni che lo stesso mondo del cinema ha fornito agli scrittori fin dalle origini ...
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Unione Europea
Luciana Castellina
Il finanziamento nell'ordinamento comunitario
Il Fondo europeo di sostegno cinematografico Eurimages è nato nel 1988, sulla base di un accordo liberamente concluso [...] e non solo economici: le memorie storiche, le fantasie, i comportamenti, valori comuni di un popolo, il suo immaginariocollettivo, ingredienti fondanti di quel senso di appartenenza, di quel senso comune in cui ha radici il consenso, senza il ...
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Dietrich, Marlene (propr. Marie Magdalene)
Marzia G. Lea Pacella
Attrice teatrale e cinematografica tedesca, naturalizzata statunitense nel 1939, nata a Schöneberg il 27 dicembre 1901 e morta a Parigi [...] Hollander (indimenticabile l'esordio con la canzone Ich bin die fesche Lola) e la nascita del mito, rimasto nell'immaginariocollettivo, di Lola-Lola, la sgualdrina sfrontata e crudele che la D. interpretò in modo reale e inquietante. Ancora prima ...
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immaginario
immaginàrio (letter. imaginàrio) agg. e s. m. [dal lat. imaginarius, der. di imago -gĭnis «immagine»]. – 1. agg. Che è effetto d’immaginazione, che non esiste se non nell’immaginazione e non ha fondamento nella realtà: esseri,...
complesso1
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un ragionamento c.; che ha diversi...