Kasdan, Lawrence
Altiero Scicchitano
Regista e sceneggiatore statunitense, nato il 14 gennaio 1949 a Miami Beach (Florida). Il cinema di K. è un abile miscuglio di generi e di tonalità. I suoi film [...] Gaye, dei Rolling Stones, dei Procol Harum e di Aretha Franklin, diventano il simbolo per eccellenza di un immaginariocomune. I personaggi di K. sono spesso soggetti a crisi esistenziali provocate dal disincanto professionale e affettivo (gli ideali ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] , a Le notti di Cabiria, 1957) un immaginario personale, una notevole capacità di integrare onirismo e realismo sono stati alcuni attori ad aver reso sempre più preminente la comunità afroamericana all’interno di Hollywood; tra loro si segnalano D. ...
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Attore e regista italiano (Roma 1920 - ivi 2003); la sua prima popolarità nacque alla radio, con sketch e personaggi entrati nella storia del costume degli anni Quaranta. Nel cinema divenne noto come la [...] (1972); Un borghese piccolo piccolo (1977); Il malato immaginario (1979); Il marchese del Grillo (1981); Troppo forte ); Amore mio aiutami (1969); Polvere di stelle (1974); Il comune senso del pudore (1976); Il tassinaro (1983); Nestore, l'ultima ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] Taškent il 4 gennaio 1993 per dare il via a un ''mercato comune'' centro-asiatico aperto però alla Russia.
Bibl.: Opere generali: S. all'iperbole, alla metafora cosmica in cui liberare l'immaginario, di dare cittadinanza al grottesco, al ludico, all' ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] ; dall'altro quella di fare di questo sapere un patrimonio comune, ossia qualcosa di condiviso da un gruppo più o meno Neorealismo); ora nella sua capacità di fare i conti con l'immaginario (E. Morin); ora nella sua natura di linguaggio (G. ...
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Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), [...] di confronto, un luogo di pensiero collettivo e di riflessione comune. Ma anche e soprattutto il teatro, nel senso più architettonica e stratificata di spazi e ambienti assimilati all'immaginario di intere civiltà culturali, come nel lavoro dell' ...
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Fin dai suoi albori il c. è stato strettamente connesso con la moda. L'abbigliamento infatti riveste un ruolo fondamentale in un film dal momento che il suo compito principale è quello di esprimere la [...] : "figure fatate che si distaccano visibilmente dal comune e con le quali tuttavia il pubblico può da R. Gere in American gigolo (1980), che hanno imposto nell'immaginario collettivo lo stile Armani, fino a quelli per The untouchables (1987; ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] 1992.
M. Argentieri, Il cinema in guerra: arte, comunicazione e propaganda in Italia, 1940-1944, Roma 1998.
Sugli .
Sugli anni Novanta:
La 'scuola' italiana. Storia, strutture e immaginario di un altro cinema (1988-1996), Venezia 1996.
V. Zagarrio, ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] ), o meglio ancora come un modo di vedere condiviso da una comunità di scienziati e considerato efficace (T.S. Kuhn). Da questo immaginazione" (p. 89). Se il cinema è il regno dell'immaginario, lo è sia per la sua genesi, e cioè perché nasce dalla ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...