Tosi, Piero
Marco Pistoia
Costumista teatrale e cinematografico, nato a Sesto Fiorentino (Firenze) il 10 aprile 1927. Avvalendosi di una solida preparazione culturale e di un gusto raffinato, ha offerto [...] Schell) venne sottolineato in Le notti bianche da abiti con colletti bianchi, mentre l'aria da sognatore di Mario (Marcello nuovamente a quelli storici, come nel caso di Il malato immaginario (1979) di Tonino Cervi, La dame aux camélias (1981 ...
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Ruiz, Raúl
Bruno Roberti
Sceneggiatore e regista cinematografico cileno, nato a Puerto Montt il 25 luglio 1941. Animate da un sistematico rifiuto della linearità narrativa, costruite su una pluralità [...] universi di senso possibile, creando un corrispettivo filmico dei mondi immaginari di pittori come R. Magritte o M.C. Escher, , al rinnovamento del cinema latinoamericano. Partecipò al film collettivo ¿Qué hacer? (1970) sull'esperienza del governo ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] hanno una potenza comunicativa tale da renderle «archetipi di un immaginario cinematografico religioso tanto quanto l’Arrivée d’un train à la secondo Matteo. Già con La ricotta, episodio del film collettivo Ro.Go.Pa.G (1963), l’autore friulano marca ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] tipo di coscienza […] è un atto, non una cosa". E l'immaginario non è una percezione ma un "altrove perpetuo", "una negazione d'essere vive e ri-crea questa Stimmung in una sorta di collettiva e strutturale coazione a ripetere, in un'infinita varietà ...
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Percorsi introduttivi - Presagi scientifici di un cinema venturo
Carlo Alberto Zotti Minici
Presagi scientifici di un cinema venturo
Gli studi più recenti hanno proposto una ridefinizione del termine [...] vetrini del filone fantastico perpetuavano gli incubi dell'immaginario popolare e religioso trovando nella lanterna magica , mentre la fotografia si diffondeva come passione collettiva diventando industria, si moltiplicavano i laboratori e gli ...
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Musical
On and off Broadway
Musical e commedia musicale in Italia
di Valerio Cappelli
24 marzo
Alla settantacinquesima edizione dei premi Oscar il film che ottiene il maggior numero di riconoscimenti, [...] e i ballerini, quindi umanità, fantasia e invito all'evasione collettiva. Il musical è ritornato a essere un autentico sfogo creativo per di cercare i sosia di personaggi che restano nell'immaginario di tutti. Così il regista Massimo Romeo Piparo, ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] inchiesta, e comunque da un dibattito, da un'idea collettiva.Il modo tipico di scrivere una sceneggiatura neorealista si intuisce del regista, fornendogli lo spunto creativo o articolandone l'immaginario come nel caso di Zavattini con De Sica, Suso ...
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Free cinema
Emanuela Martini
Movimento cinematografico nato in Inghilterra intorno alla metà degli anni Cinquanta. Autori di punta e ideatori ne furono Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson, [...] nel bisogno palpabile di ritornare al cuore della cultura collettiva; un cuore che il cinema inglese degli anni Cinquanta riprese dal vero.
Emersero nuovi autori in sintonia con il nuovo immaginario, come Bryan Forbes con The L-shaped room (1962; La ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] Nord.
Cinema migrante, cinema dell'esilio, cinema meticcio
Costitutivamente intessuto di paura e desiderio, ma anche, sul piano collettivo, di immaginario e di ideologia, il cinema ha da sempre incarnato i sogni e le istanze degli individui e dei ...
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Palestinese, cinema
Sergio Di Giorgi
Dopo i primi cortometraggi realizzati in maniera pionieristica tra il 1935 e l'inizio degli anni Quaranta dall'operatore Ibrahim Hasan Sarhan ‒ fondatore peraltro [...] assenza del cinema ‒ quindi di una memoria e di un immaginario filmico ‒ palestinese. Solo nel gennaio del 1968 (dopo la sconfitta con Takrīm bi῾l-qatl (Omaggio dall'assassino), episodio del film collettivo Ḥarb al-H̠alīǧ wa ba῾d, (1991; La guerra ...
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immaginario
immaginàrio (letter. imaginàrio) agg. e s. m. [dal lat. imaginarius, der. di imago -gĭnis «immagine»]. – 1. agg. Che è effetto d’immaginazione, che non esiste se non nell’immaginazione e non ha fondamento nella realtà: esseri,...
complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un ragionamento c.; che ha diversi aspetti...