Stati Uniti
Franco La Polla
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti
Se il cinema è un'invenzione francese, il suo radicale sfruttamento in senso spettacolare appartiene senza dubbio agli Stati [...] nell'arco di pochi anni, era diventato un mezzo di comunicazione superiore a quello che la maggior parte degli intellettuali dell produzione hollywoodiana, che volentieri ha attinto all'immaginario televisivo per confezionare le sue proposte. Questa ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] che è) e operative (come debba esprimersi il nuovo mezzo comunicativo), e si risolva o in poetiche d'autore o di Paris 1956 (trad. it. Il cinema o dell'immaginario, Milano 1962; Il cinema, o l'uomo immaginario, Milano 1982).
A. Bazin, Qu'est-ce que ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] la definizione quasi tridimensionale dell'immagine dà luogo a un non comune risalto dei personaggi e a un'autentica vibrazione delle notti. , Cranbury (NY) 1980.
M. Del Ministro, Cinema tra immaginario e utopia, Bari 1984.
D. Schaefer, L. Salvato, ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] e differenze tra le due arti ruotano infatti attorno al loro comune fondamento come arti dello spazio, che nel caso dell'a M. Chirivi, Venezia 1990.
La città che sale. Cinema, avanguardie, immaginario urbano, a cura di G.P. Brunetta, A. Costa, Trento ...
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Giappone
Donatello Fumarola
CinematografiaDalle origini alla Seconda guerra mondiale
di Dario Tomasi
Il cinetoscopio di Thomas A. Edison fu introdotto in G. nel novembre del 1896. Nel febbraio dell'anno [...] , e quelle comiche, rakugo ‒ sia da quella pratica, comune al nō, al kabuki e al teatro di marionette bunraku, il cui titolo richiama onomatopeicamente lo sferragliare di un immaginario tram che passa attraverso la bidonville popolata di emarginati ...
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Mario Sesti
Fantascienza
Che la Forza sia con te
Evoluzione di
un genere cinematografico
di Mario Sesti
24 maggio
Si apre al Museo nazionale del cinema di Torino, allestito all'interno della Mole Antonelliana, [...] definiscono il set, lo stile di racconto e l'universo immaginario del genere? Ancora una volta George Lucas e Steven il senso di insicurezza derivanti dal timore di un'invasione comunista, sviluppando l'idea di orribili e misteriosi baccelli che, ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] strumenti alla diffusione da un continente all'altro di una comune idea dell'uomo a scorno delle tante guerre e delle ‒ con il conseguente rischio di presenza, fortissimo, nell'immaginario dello spettatore. Sul palcoscenico l'attore, l'attrice erano ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] stesso Coward: intimista e sentimentale, rappresentò nell'immaginario cinematografico dell'epoca un ritorno, seppure malinconico risultava palese l'attenzione per la vita della gente comune, ritratta con affettuosa partecipazione non disgiunta da un ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] muto, in cui egli era impegnato nello sforzo comune alle avanguardie artistico-politiche di superare le arti tradizionali a cura di M. Scotini, Milano 2000.
M. Bertozzi, L'immaginario urbano nel cinema delle origini. La veduta Lumière, Bologna 2001.
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Sala cinematografica
Gian Piero Brunetta
Comunque la si voglia considerare e qualsiasi forma e dimensione abbia avuto ‒ baraccone ambulante, nickelodeon, o palazzo da 6214 posti, come il Roxy di New [...] di una lingua visiva e di un vero e proprio mercato comune delle immagini negli ultimi due secoli. Per almeno un quindicennio ( la sala ha esercitato sulle fantasie collettive, sull'immaginario maschile e femminile, un enorme lavoro di ingegneria ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...