PARISE, Goffredo
Domenico Scarpa
– Nacque a Vicenza l’8 dicembre 1929, da Ida Wanda Bertoli e da padre ignoto. Sua madre era figlia adottiva di Antonio Marchetti.
La famiglia, povera, fece ogni sforzo [...] storia letteraria contemporanea come il discorso del boogie era cominciato su tutt’altro tono: rievocando la libertà e lo «spazio d’immaginazione» che per Parise e i suoi coetanei erano cominciati nel 1945, con la conclusione della guerra, e che lui ...
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DANDOLO, Milly
Giovanna Romei
Nacque il 4 genn. 1895 a Milano, nell'agiata famiglia di un chirurgo di origine veneta Alessandro, e di Elvira Janna. Studiò infatti a Castelfranco Veneto e poi in collegio [...] senza perdite, una prosa che, pur mantenendosi sempre corretta, accentuerà una elementarità che è in realtà povertà d'immaginazione e meccanicità da ripetizione. La monotonia di forme e temi d'altra parte non sfugge nemmeno ad alcuni contemporanei ...
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BOULOGNE, Jean (in Italia, Giovanni Bologna; Giambologna)
Elisabeth Dhanens
Nacque a Douai nel 1529 (e non nel 1524). Di origine fiamminga (Douai era la quarta città della contea delle Fiandre), e probabilmente [...] , per esempio i capelli, le unghie, ecc. A dispetto della erudizione letteraria del suo tempo, il B. dimostra un'immaginazione artistica ricca e fervida dominata talvolta da forme fantastiche e non priva di senso dell'umorismo in alcuni particolari ...
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DE FORNARIS, Fabrizio
Mirella Schino
Comico napoletano della seconda metà del sec. XVI, appartenne alla celebre compagnia dei Confidenti, seconda per fama solo a quella dei Gelosi, e acquistò notorietà [...] per i vecchi, i giovani innamorati, i servi), ma una indicazione di mentalità che accentua il suo isolamento: la tendenza ad una immaginazione sfrenata e senza requie. L'uso che il D. fa non di un gergo spagnolesco, ma della vera e propria lingua ...
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GENTILI, Scipione
Angela De Benedictis
Nacque nel 1563 a San Ginesio, nel Maceratese, figlio di Matteo, medico, e di Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
Nel 1579 il padre lasciò San Ginesio, [...] del diritto e nell'acutezza dell'ingegno, vinse nella purezza del dettato, nella eleganza dello stile, e nella forza della immaginazione, che lo rese anco poeta dei migliori del secolo" (Speranza, p. 97). La maggior parte delle sue opere furono ...
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GHISI, Giorgio
Francesco Mozzetti
Nacque nel 1520 a Mantova, da Ludovico, mercante originario di Parma (D'Arco, 1857, p. 268).
Benché non esista alcuna notizia sulla formazione del G., è certo che avvenne [...] studi e notizie, X (1982), pp. 118-127; M.T. Fiorio, Ambiente e paesaggio nella pittura lombarda del Cinquecento: convenzioni, immaginazione, realtà, in Lombardia. Il territorio, l'ambiente, il paesaggio, II, Milano 1982, pp. 169-270; G. Albricci, Il ...
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DEL FRATE, Domenico
Olivier Michel
Figlio di Santi - originario di Segromigno - e di una lucchese, Marta Tacconi, nacque a Lucca il 15 giugno 1765 (Lucca, Archivio della Curia vescovile, Lib. battesimi, [...] Canova e, dopo il 1815, alla restaurazione politica. Morì prima di essersi potuto o saputo rinnovare, per mancanza di immaginazione o di audacia. Il suo maggior merito fu quello di aver trasmesso alla generazione seguente i segreti di una particolare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Gino Giugni
Silvana Sciarra
Gino Giugni si colloca fra i fondatori del diritto del lavoro nell’Italia repubblicana. La pratica della comparazione giuridica, l’attenzione verso l’analisi storica, la [...] è vittima nel maggio 1983 crea sconforto nell’intera comunità scientifica, ma non piega lo spirito critico né l’immaginazione di Giugni, avviato, dopo quella dura esperienza personale, sul cammino di una più intensa attività politica.
L’interprete ...
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LEONE, Evasio
Andrea Merlotti
Nacque a Casale Monferrato il 16 apr. 1765, da Andrea e Teresa Mossi. Frequentate le scuole pubbliche nella città natale, proseguì gli studi nel convento carmelitano di [...] d'Italia, nell'aprile del 1814, il L. lasciò Fermo e, per quello che poi avrebbe definito "primo bollore di un'ardente immaginazione", si trasferì a Napoli. Qui, stando a quanto raccontò in una lettera a Guglielmo (9 nov. 1817), si fermò fin verso la ...
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Testimonianze - Federico Fellini
Jacqueline Risset
Federico Fellini
"Appena ti fabbrichi un pensiero, rìdici sopra": queste parole di Laozi, che Federico Fellini citava volentieri, e non soltanto a [...] pensava di portare quelle sensazioni, quelle misteriose epifanie nei film, ovvero di rendere visibile il luogo stesso dell'assenza dell'immagine. Ed è proprio in questo paradosso che si trova forse il segreto, il cuore germinativo di un'opera dalla ...
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immaginazione
immaginazióne (letter. imaginazióne) s. f. [dal lat. imaginatio -onis]. – 1. Particolare forma di pensiero, che non segue regole fisse né legami logici, ma si presenta come riproduzione ed elaborazione libera del contenuto di...
immaginabile
immaginàbile (letter. imaginàbile) agg. [dal lat. imaginabĭlis]. – Che può essere immaginato, concepito con l’immaginazione: le cose sensibili e le cose i.; anche sostantivato: trapassar col pensiero tutto l’i. (Segneri). Più...