Poeta statunitense (Reading, Pennsylvania, 1879 - Hartford 1955). Dopo una laurea a Harvard e studî alla New York Law School, divenuto avvocato nel 1904, lavorò dal 1916 come legale di un'importante compagnia [...] forma di conoscenza, vera e propria "religione della poesia" secondo la quale l'artista è in grado di vivificare il carattere immanente della realtà fino a giungere a un'opera di organizzazione del caos. Dopo Parts of a world (1942), S. pubblicò l ...
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Biologo e filosofo tedesco (Kreuznach 1867 - Lipsia 1941). È stato uno dei pionieri dell'embriologia sperimentale, che egli chiamò fisiologia dello sviluppo (Entwicklungsphysiologie) e che ricollegò alla [...] ordinato succedersi dei fenomeni che danno luogo a un embrione con l'azione regolatrice di un principio immateriale immanente nell'uovo: la cosiddetta "entelechia". Pure interessanti sono le ricerche sui sistemi armonici equipotenziali in Clavelina e ...
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Storico dell'arte italiano (Modena 1885 - Roma 1961), figlio di Adolfo. Figlio di Adolfo, intraprese la carriera universitaria, insegnando a Torino, in Francia e negli Stati Uniti. In Italia nel dopoguerra [...] di gusto come elemento soggettivo di cultura figurativa (diverso dal Kunstwollen di A. Riegl, che è invece immanente alla struttura della forma artistica) e insistendo sull'importanza della storia della critica, in termini che trovano consonanza ...
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Economista russo (n. governatorato di Char´kov 1865 - m. 1919). Partito originariamente dal marxismo, lo criticò poi sia dal punto di vista filosofico sia da quello strettamente economico. Le sue tesi [...] sociale", che egli riproponeva espungendone però quegli aspetti che si erano irrigiditi nelle due tesi del crollo immanente e necessario del sistema capitalistico che divisero il marxismo alla svolta del secolo: quella del sottoconsumo (impossibilità ...
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Musicologo francese (n. Amiens 1945), naturalizzato canadese (1975). Professore all'università di Montreal, N. è autore di numerosi saggi nell'ambito della musicologia, dell'analisi e della semiologia [...] , si è articolato soprattutto intorno alla «teoria dei tre livelli» (mutuata in parte da J. Molino): il livello neutro, immanente al materiale musicale; il livello poietico, legato al processo di creazione; il livello estesico, legato al processo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Gentile
Biagio de Giovanni
Giovanni Gentile, filosofo fra i massimi del Novecento europeo, unì all’elaborazione costante del suo pensiero una vocazione di riformatore politico-religioso, e [...] Descartes che dal cogito svaluta i cogitata (p. 97), li fluidifica integralmente nell’atto del pensare. Tutto è conciliato in questa visione immanente all’atto «in cui l’Io si pone in modo sempre più ricco e più complesso» (p. 104), ma l’assorbimento ...
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AGABITI, Augusto
Francesco Corvino
Nato a Pesaro, da Francesco, il 7 genn. 1879, visse a Roma, ove nei primi anni del '900 fu a capo del più cospicuo gruppo di teosofi italiani, insieme con Decio e [...] avevano un comune fondamento scientifico, la gnosi, e che perciò vano sarebbe il materialismo e unica realtà immanente lo spirito; credette nella metempsicosi, e sostenne l'applicabilità della teosofia anche in campo sociale e politico.
Oltre ...
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Filosofo (Nola 1548 - Roma 1600). Filippo della famiglia dei Bruni, assunse il nome di Giordano entrando a 17 anni nel convento di S. Domenico a Napoli. Sospettato di eresia, riparò a Roma (1576), di qui, [...] in un solo atto, si riverbera e moltiplica in infinite sussistenze attraverso un processo di discesa necessario e immanente alla stessa natura divina. Sicché ovunque è visibile e quasi sensibile Dio; onde religione è il riconoscere Dio ovunque ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] ciò non comporta l’irrealtà né, tanto meno, l’impossibilità della scienza, la quale è, al contrario, «un Ideale» immanente «in ogni esplicazione Storica»: «non un giuoco soggettivo, ma la consapevole ed intima contemplazione della vita reale dell ...
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ALIOTTA, Antonio
Sergio Belardinelli
Nacque a Palermo il 18 genn. 1881 da Gaetano e da Antonina Latona. Nella città natale seguì gli studi classici e si iscrisse al primo anno di filosofia, fondando [...] (Napoli 1936).
In questi saggi l'A. approfondisce il problema della conoscenza del reale: "In ogni affermazione di realtà è sempre immanente un tacito presupposto: io penso, io ho esperienza": ma l'"io" non può "mai racchiudere in sé tutta la realtà ...
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immanente
immanènte agg. [dal lat. tardo immanens -entis, part. pres. di immanere «rimanere dentro»]. – Che rimane o è insito in qualche cosa: proprietà immanente. In filosofia (in contrapp. a trascendente), di ogni realtà che non trascende...