GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] , erano state strumento della rinascita spiritualista e idealista, a cui si può dire che La Torre togliesse il segno immanente per sostituirlo con uno trascendente. Così, in scrittori che si proclamano poeti, italiani e cattolici, sono espliciti i ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] , passando dal visibile e conosciuto all’invisibile e sconosciuto, ed evocando poi la manifestazione del trascendente nell’immanente; in essa si ritrova anche il principio anagogico dell’imitazione, finalizzata all’emendazione e al perfezionamento ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] che una dimensione, una qualità nuova: il senso di una storia letteraria non solo rispetto al lavoro altrui, ma immanente al proprio lavoro, la testimonianza, il confronto e la ricapitolazione di esperienze poetiche succedutesi nel tempo. Come se non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] nella loro virtuosa conflittualità, impedendo che tracimino e dilanino uno Stato. La politica machiavelliana è insidiata dall’immanente contrasto fra bene e male. Il principe non può rifuggirne, ma deve «sapere entrare nel male necessitato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ludovico Antonio Muratori
Fabio Marri
La più ampia antologia di scritti muratoriani tuttora disponibile (Opere, a cura di G. Falco, F. Forti, 1964), che non trascura nessuno dei molteplici interessi [...] seguenti: visione, piuttosto che illuministica, da collegare alla Teodicea leibniziana per un progresso determinato da una Provvidenza immanente (Bertelli 1960, p. 445); mentre dell’età moderna, coronata da quella pace di Aquisgrana del 1748 che ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] " la figura deturpata di tutto ciò che al mondo si presenta come eccellente. È un significato prescritto e immanente alle cose ciò che vieta all'uomo la loro praticabilità, che impedisce una possibile ristrutturazione significante da parte dello ...
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VEGA CARPIO, Lope de
Salvatore Battaglia
Nacque il 25 novembre 1562 a Madrid, dove morì il 27 agosto 1635. I primi anni e i suoi primi contatti con la vita, che di solito per lo storìco rimangono avvolti [...] dai cantares de gesta e rinnovati proprio nel Cinquecento dal Romancero, L. de V. intuiva e disvelava le forze più immanenti dell'anima spagnola; anche l'esistenza storica della sua terra, che, nonostante le grandi imprese imperiali, perpetuava un ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] di Parini. La recuperata vitalità e reattività affettiva non riaccende la speranza, perché coesiste con l'"infausta verità" sempre immanente. La fine della capacità di sognare e sperare, all'"apparir del vero", si fissò poi nella figura di una ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] la verisimiglianza è una qualità che, se pure si avvicina al "tipico" teorizzato da Robortello rimane pur sempre'immanente alla materia trattata, senza pretese mentalistiche o idealistiche. La verità prima di essere nelle parole è nelle cose (così ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] dalla saggezza dei Signori veneziani che vuol attrarre filatori di seta in quelle «terre»: come giustizia, come giustizia storica immanente, ben grama, scarsa assai. Anche se una lettura avvertita e com’egli disse della critica di Giovita Scalvini ...
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immanente
immanènte agg. [dal lat. tardo immanens -entis, part. pres. di immanere «rimanere dentro»]. – Che rimane o è insito in qualche cosa: proprietà immanente. In filosofia (in contrapp. a trascendente), di ogni realtà che non trascende...