Nato a Ütersen nel 1865, nel 1896 divenne docente di filosofia a Karlsruhe, e nel 1898 professore ordinario. Seguace della dottrina dell'Inconscio del Hartmann, combatté il cristianesimo e sostenne un [...] panteismo fondato sulla credenza nell'immanenza di un Dio indentificabile con l'io. Il D. contestò la storicità di Gesù sostenendo il significato astrologico degli episodî della vita di Gesù riportati nei Vangeli, e l'origine gnostica della ...
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Rehmke, Johannes
Filosofo tedesco (Elmshorn, Schleswig-Holstein, 1848 - Marburgo 1930). Insegnò nell’univ. di Greifswald (1885-1921). Nelle sue prime opere si occupò in modo particolare di gnoseologia [...] e psicologia, sviluppando successivamente una sua precisa posizione filosofica, affine alla «filosofia dell’immanenza» (Schuppe) e all’empiriocriticismo, ma connotata originalmente da un tentativo di analisi sistematica del «dato» come oggetto ...
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Filosofo, esegeta e lessicografo ebreo (n. L'Argentière, Languedoc, verso il 1250 - m. verso il 1340). Scrisse una serie di opere filosofiche ed esegetiche, sulla scia della scuola averroistica. Sostenne [...] l'identità della filosofia con la rivelazione, insieme alle dottrine tipiche dell'averroismo: l'eternità del mondo, l'immanenza della Provvidenza divina, l'interpretazione razionale dei miracoli, il senso allegorico del testo biblico. Vi è tuttavia ...
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Poeta e saggista italiano (n. Siena 1947). Dopo aver lavorato nel giornalismo si è dedicato alla psicanalisi, dalla cui esperienza ha tratto ispirazione per alcune delle sue opere poetiche e saggistiche; [...] del nome (1990) la ricerca poetica di V. s'inoltra in un nuovo percorso, risalendo dalla decostruzione alla nudità e immanenza della parola: L'opera lasciata sola (1993); Cori non io: 1975-1977 (1994); Una comunità degli animi (1997); Silenzio dell ...
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Kaspi, Yosef
Kaspī, Yōsēf
Filosofo, esegeta e lessicografo ebreo (n. L’Argentière, Languedoc, verso il 1250 - m. verso il 1340). Scrisse opere filosofiche ed esegetiche, sulla scia della scuola averroistica. [...] l’identità della filosofia con la rivelazione, insieme alle dottrine tipiche dell’averroismo: l’eternità del mondo, l’immanenza della provvidenza divina, l’interpretazione razionale dei miracoli, il senso allegorico del testo biblico. Vi è in lui ...
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ODDONE di Cambrai
Guido Calogero
Pensatore medievale, morto nel 1113. Seguace di Sant'Anselmo, sviluppò la concezione che questi aveva sostenuta circa il peccato originale nei tre libri del suo De peccato [...] Patr. Lat., CLX, coll. 1071-1102). Ricollegandosi al realismo anselmiano, e cioè all'idea della reale esistenza e immanenza dei concetti universali nelle cose singole, egli sostenne infatti, in tale opera, che l'originaria peccaminosità dell'essere ...
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La fortuna di Gentile in Italia
Giuliano Guzzone
Ricostruendo le incidenze dell’attualismo sulla cultura dell’Italia contemporanea, Antimo Negri (1975, p. 1) ha esteso alla filosofia di Gentile un giudizio [...] l’Unità dell’esperienza come la «totalità delle cose che si pensano in quanto si pensano» (La critica negativa dell’immanenza, «Rivista di filosofia neoscolastica», 1926, 5-6, poi in Studi, cit., p. 59) o che sono «conosciute in quanto conosciute ...
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Gentile, il modernismo e la religione
Fulvio De Giorgi
Gentile teologo politico
In una sola occasione Gentile ci ha lasciato due redazioni di un suo scritto ed è il caso della conferenza La mia religione, [...] nella Biblioteca filosofica di Palermo nel dicembre 1911 (L’atto del pensare come atto puro, 1912) fino a Il metodo dell’immanenza (1913) e a La riforma della dialettica hegeliana e B. Spaventa (1913), tutti ricompresi nel volume La riforma della ...
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METESSI
Guido Calogero
. Termine filosofico, tratto dal greco μέϑεξις "partecipazione". In senso specifico, μέϑεξις è per Platone il rapporto onde le cose molteplici e mutevoli traggono l'elemento reale [...] avvertimento delle difficoltà derivanti da tale "partecipazione", in quanto essa implica, almeno in certa misura, un'immanenza delle idee alle cose, contraddittoria rispetto alla loro necessaria trascendenza: difficoltà che inducono poi a sostituirle ...
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Filosofo (Ann Arbor 1912 - Pittsburgh 1989), figlio di Roy Wood, prof. nell'univ. di Pittsburgh. Sensibile sia alle suggestioni pragmatistiche sia a quelle neopositivistiche, la riflessione di S. si segnala [...] ", opponendosi alle teorie fenomenistiche della conoscenza e alle epistemologie riduzionistiche e sottolineando per contro l'immanenza delle categorie linguistiche e interpretative all'esperienza sensibile. Di rilievo anche le sue riflessioni sull ...
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immanenza
immanènza s. f. [der. di immanente]. – L’essere immanente, il carattere di ciò che è immanente, spec. in filosofia, dov’è in genere contrapposto a trascendenza. In partic., metodo dell’immanenza, nell’apologetica e nella teologia...
immanente
immanènte agg. [dal lat. tardo immanens -entis, part. pres. di immanere «rimanere dentro»]. – Che rimane o è insito in qualche cosa: proprietà immanente. In filosofia (in contrapp. a trascendente), di ogni realtà che non trascende...