Minoranze nazionali
Ester Capuzzo
(App. II, ii, p. 327; III, ii, p. 127; V, iii, p. 495; v. minoranza, XXIII, p. 404)
Il concetto di minoranze nazionali viene generalmente adottato per definire - attraverso [...] in essi presenti per il forte risentimento verso gli antichi dominatori russi), in Ucraina, in Ungheria, in Romania, in Slovacchia, in Macedonia, in Albania.
InItalia , minoranze linguistiche e immigrazione, in Cittadinanza e diritti nelle ...
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STRANIERI
Ester Capuzzo
(XXXII, p. 817; App. II, II, p. 915; III, II, p. 853)
Varie sono le figure che possono essere compendiate nel termine straniero (''immigrato'', ''rifugiato'', ''profugo'', ''apolide''), [...] , può desumersi dalla sua contrapposizione allo status di cittadino.
La qualifica d'immigrato si riferisce alla persona che ha fatto ingresso inItalia per soggiornarvi per motivi di lavoro, studio e famiglia, generalmente proveniente da paesi ...
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MARE (XXII, p. 264; App. II, 11, p. 263)
Adolfo Maresca
Diritto internazionale. - Il diritto internazionale del m. ha rivelato nell'ultimo quindicennio tendenze evolutive profonde, destinate a superare, [...] miglia; altri a sei miglia, e altri a dodici miglia. L'Italia - che aveva fissato i limiti del m. territoriale a sei doganale, fiscale, sanitaria e d'immigrazione, suscettive di essere commesse, o che sono in effetti commesse, sul territorio e sullo ...
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La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] Se questo clima escatologico si sviluppa inItalia e soprattutto a Venezia a partire , 4, 8, 9v, 21v, 23. Il personale impiegato sembra composto da immigrati dalla Terraferma, spesso friulani come i facchini della dogana di terra o i portatori ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] .000 abitanti (47)), il governo veneziano favorì l'immigrazione di manodopera attraverso un'attenta gestione delle concessioni di è fratello dell'imperatore Carlo IV (per la cui politica inItalia cf. Ellen Widder, Itinerar und Politik. Studien zur ...
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Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] quella laniera nel corso del XIV secolo - favorita dall'immigrazione di artigiani lucchesi (15) - è certo spiegabile più rappresentativo nelle tecniche di fusione del bronzo sviluppate inItalia (e degne di reggere il confronto con il know ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] , Giuseppe, era solo un barbiere chirurgo recentemente immigrato a Venezia; ma già per Giovanni Andrea la di riforma a Padova prima del Concilio di Trento, "Rivista di Storia della Chiesa inItalia", 3, 1949, p. 74 (pp. 66-94); E.A. Cicogna, Delle ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] sulla via del crimine; si scopre che i suoi genitori erano immigrati, che il padre aveva abbandonato la famiglia quando lui era piccolo periodo nazionalsocialista.
Mentre inItalia durante il fascismo (e in parte anche in Spagna durante il franchismo ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] ripresa solo nella Resistenza e ancora negli anni 1945-1947 inItalia e in Francia, ma costituì un precedente importante anche per i della droga, dalla criminalità organizzata e dall'immigrazione. L'obiettivo è quello di portare la cittadinanza ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] della forza allo Stato. Il principio era semplice ma applicarlo inItalia non era facile. Le classi dirigenti degli stati italiani infatti promessa di matrimonio e al controllo sull’immigrazione illegale. In realtà, anche la funzione di partenza si ...
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immigrare
v. intr. [dal lat. immigrare, comp. di in-1 e migrare «migrare»] (aus. essere). – Trasferirsi in un paese straniero o comunque diverso da quello nativo per stabilirvisi, spec. allo scopo di svolgere un’attività lavorativa: molti...
nuovo italiano
loc. s.le m. Immigrato di seconda generazione e, più in generale, cittadino con passaporto straniero che risiede stabilmente in Italia. ♦ [...] i nuovi italiani usano sul lavoro e nella vita sociale le loro lingue, mescolate...