emigrazione e immigrazione
Annunziata Nobile
Alla ricerca di una vita migliore
Nel corso delle sua storia la specie umana è riuscita non solo a sopravvivere, ma anche a moltiplicarsi, grazie alla sua [...] verso l'Asia e soprattutto verso il continente americano. Alla fine del Settecento questo continente contava a nord, circa 4,5 milioni di immigrati di origine europea e a sud una cifra di poco inferiore. Si arrivava a circa 8 milioni di europei, che ...
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Le politiche di immigrazione in Italia dall’unità a oggi
Luca Einaudi
Negli ultimi quarant’anni l’Italia è diventata, dopo la Spagna, la seconda maggiore destinazione di immigrati in Europa, dopo un [...] dalle forze dell’ordine e furono creati i centri di permanenza temporanea e assistenza (CPT) per trattenere e identificare gli immigrati privi di documenti. Si trattava di una modalità che, pur controversa a sinistra, si stava diffondendo in Europa e ...
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Biologia e medicina
Spostamento di una cellula o di un organo dalla sede abituale.
Le cellule migranti (o migratorie o macrofagi), di natura reticolo-endoteliale, hanno notevole importanza nei fenomeni [...] dei puri livelli di sostituzione generazionale, come accade ormai in buona parte dei paesi europei. Si è potuto constatare come gli immigrati provenienti da paesi dove il tasso di fecondità totale è di 5 o più figli, in media, per donna feconda, una ...
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Luca Einaudi
Le migrazioni internazionali sono sempre state alla base del popolamento dei vari continenti e continuano a essere un fattore significativo nello sviluppo demografico ed economico dei vari [...] e il 2010 e negli Stati Uniti dal 15% al 20%.
L’Europa: da terra di emigranti a meta per immigrati
I termini immigrazione ed emigrazione indicano lo stesso fenomeno a seconda che venga esaminato dal punto di vista del paese di origine del migrante ...
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MIGRATORI, MOVIMENTI
Nora Federici
Aspetti generali
di Nora Federici
Spostamenti territoriali di popolazione e migrazioni
Il termine 'movimenti migratori' - o 'migrazioni' - indica uno spostamento [...] dall'Austria-Ungheria, 4,9 dalla Polonia e dalla Russia, e 2,1 dalla Scandinavia. Il gruppo più consistente - 34,2 milioni di immigrati - fu accolto dagli Stati Uniti. L'Argentina e l'Uruguay ne ricevettero 7,1 milioni, il Canada 5,2, il Brasile 4,4 ...
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urbanesimo
Espansione demografica delle città in seguito all’immigrazione di massa della popolazione rurale. Il fenomeno dell’u. si lega, nelle diverse epoche, a situazioni geografiche ed economiche [...] totalmente differenti. L’elemento motore delle migrazioni dalle aree rurali, con insediamento estensivo, verso nuclei di concentrazione (le città) è comunque rappresentato da momenti rivoluzionari nell’assetto ...
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Migrazioni internazionali
Graziella Caselli
Sommario: 1. Considerazioni generali. 2. Le nuove caratteristiche delle migrazioni internazionali. 3. L'accelerazione dei movimenti migratori in Europa e [...] 0,7 punti percentuali (da 15,4% a 16,1%). L'evoluzione del fenomeno è stata più rilevante negli Stati Uniti, dove gli immigrati, secondo i dati degli ultimi due censimenti, sono passati da poco più di 14 milioni nel 1980 a quasi 20 milioni nel 1990 ...
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albanési d'Italia (arberesh) Discendenti degli albanesi giunti in Italia meridionale soprattutto dalla metà del 15° alla metà del 16° secolo. Le aree di più forte immigrazione furono la Calabria e la [...] Sicilia, ma gruppi si stanziarono anche in Molise, Puglia e Basilicata, costituendo insediamenti rurali, con propri regolamenti. In molte località conservano usi e lingua tradizionali ...
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L’insieme di individui o oggetti in un determinato ambito, considerati nel loro complesso e nell’estensione numerica.
Astronomia
P. stellare
L’insieme di stelle caratterizzate dalla loro composizione [...] il bilancio migratorio, che si combina con il bilancio naturale determinando la variazione complessiva. Da queste 4 componenti (nascite, morti, immigrazioni ed emigrazioni) è costruita la formula della p. Pt=P0+N0−t−M0−t+I0−t−E0−t, dove la differenza ...
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Prima che il sionismo si presentasse come un movimento politico lo storico ebreo-tedesco Heinrich Graetz (1817-1891) e il filosofo Moses Hess (1812-1875) posero le basi teoriche del nazionalismo ebraico. [...] della Palestina, dopo la fine della guerra con il mandato britannico, si verifica una più consistente ondata di immigrazione ebraica e, contemporaneamente, una più decisa presa di coscienza identitaria dei palestinesi (arabi), nonché una maggior ...
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immigrazione
immigrazióne s. f. [der. di immigrare]. – 1. In generale, l’insediamento di uomini in paesi diversi da quello in cui sono nati, per cause naturali o politiche; può essere di massa o d’infiltrazione, secondo che le unità che si...
immigrante
s. m. e f. e agg. [part. pres. di immigrare]. – Chi, o che, immigra; in senso specifico, con riferimento alla libera e pacifica circolazione interna e internazionale di uomini determinata da dislivelli nelle condizioni economiche...