VIRUS (v. ultravirus, XXXIV, p. 644; App. II, 11, p. 1056)
Franco SCANGA
Franco GRAZIOSI
Franco SCANGA
Elio BALDACCI
Luigi CAVALLI-SFORZA
Generalità. - Le conoscente acquisite in quest'ultimo decennio [...] lunghezza di 125 mμ , costituisce un organo di fissazione alle cellule ospiti; grazie alle sue proprietà contrattili essa funge da iniettore del F. Jacob).
La presenza di un profago determina immunità del batterio ospite verso questo fago, sebbene il ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...] tipi (cloni) di linfociti diversi, ciascuno dei quali esprime un particolare recettore per l'antigene. A differenza delle cellule dell'immunità naturale, i linfociti T e B non sono sempre pronti a riconoscere l'antigene, ma devono andare incontro a ...
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INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] tempi di arrivo nel focolaio flogistico dei due tipi di cellule (i monociti arrivano nella fase più tardiva, quella ricca di attivare da un lato tutta la serie linfocitaria (immunità cellulomediata e umorale) e dall'altro tutta la serie macrofagica ...
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Lo sviluppo più importante delle scienze biologiche negli ultimi decenni è stato indubbiamente quello che ha consentito di spingere l'indagine dei fenomeni vitali nell'ultra-microscopico, fino a raggiungere [...] caso di riproduzione ottenuta in vitro, al di fuori di una cellula integra. Nel 1970 H. G. Khorana e collaboratori riuscirono a fenomeni di istoincompatibilità e di istocompatibilità (v. immunità; trapianto, in questa App.).
Fra gli argomenti ...
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Con il termine generale citochine si intendono dei mediatori polipeptidici non antigene-specifici che fungono da segnali di comunicazione fra le cellule del sistema immunitario e fra queste e diversi organi [...] receptor, ed è innescata grazie alla presenza di un dominio TIR già discusso a proposito dei recettori dell'immunità innata. Risultato finale dell'attivazione cellulare da parte di IL-1 è l'attivazione di fattori di trascrizione, quali NFκB e AP-1 ...
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Sulla natura degli anticorpi, cioè di quelle sostanze o proprietà antagoniste dei sieri di individui trattati per via parenterale con sostanze eterogenee (antigeni) sono state fatte negli ultimi tempi [...] particolare "campo di forze" che vige nel protoplasma della cellula dove avviene la sintesi, campo di forze che è Una concezione di G. Vernoni ammette che in realtà i sieri immuni non siano sieri con particolari globuline nuove o modificate, ma che ...
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Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] così delle nuove visioni introdotte dalla biologia molecolare e cellulare. Ai campi di ricerca sviluppati nel periodo della di malattie. La prima classe comprende le malattie che non inducono immunità e non sono letali (tipo S-I-S, corrispondente a γ ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] il processo di maturazione dei linfociti T nel timo sia durante una normale risposta immune, le molecole MHC, presenti sulla membrana delle cellule capaci di presentare l'antigene (o APC, Antigen Presenting Cell), legano piccoli frammenti (peptidi ...
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. In immunologia si definisce "proprietà complementare dei sieri" quella proprietà normale di essi che permette il completo svolgersi di alcune reazioni immunitarie (batteriolisi, emolisi, opsonizzazione [...] che questa può svolgersi anche senza il complemento (v. immunità, XVIII, p. 893). Questa proprietà complementare, che rimane sia dovuta a modificazioni fisiche indotte sulla superficie cellulare del globulo rosso sensibilizzata dall'anticorpo. Tale ...
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. Anticorpi (v. in questa App.; e immunità, XVIII, p. 893) contenuti nel sangue e capaci di agglomerare, far collabire in masse più o meno cospicue (micro- e macroscopiche) elementi cellulari dispersi [...] rossi di altra specie, batterî varî, protozoi, ecc.
Il potere agglutinante di un siero immune è altamente specifico (contro una e non altra specie cellulare): ci si serve di questa proprietà per stabilire o assicurare la diagnosi di molte malattie ...
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immunitario
immunitàrio agg. [der. di immunità]. – 1. Relativo all’immunità (in senso storico), o che gode d’immunità: concessioni i.; un ente i.; terre immunitarie. 2. Relativo a immunità (come termine della medicina e biologia): stato i.;...
vaccino2
vaccino2 s. m. [uso sostantivato di vaccino1]. – Termine che in origine designava sia il vaiolo dei bovini (o vaiolo vaccino), sia il pus ricavato dalle pustole del vaiolo bovino (pus vaccinico o vaccino), impiegato per praticare...