self medicina In immunologia, si dice degli antigeni costitutivi dei tessuti di un organismo, in contrapposizione agli antigeni presenti su agenti patogeni (quali virus, batteri e altri parassiti) o individuabili [...] in altri organismi della stessa specie (non-self). Il sistema immunitario (➔ immunità) in condizioni normali non reagisce contro sé stesso e non si attiva verso gli antigeni s.; se questo fenomeno si verifica si possono manifestare le malattie ...
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ricettività In medicina, la sensibilità dell’organismo nei confronti di determinati agenti o cause morbose. La non r. e la scarsa r. possono essere dovute sia a una particolare resistenza dell’organismo [...] nei confronti degli agenti morbosi, sia, più spesso, a una condizione di immunità di specie o individuale; l’aumento della r. invece può essere dovuto all’azione sull’organismo dei fattori predisponenti (➔ predisposizione). ...
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bacchettonite
s. f. (iron.) Propensione patologica a esibire comportamenti ipocriti e moralistici.
• Detto questo, i governi non cascano per un attacco di bacchettonite acuta del pm di turno che curiosa [...] nelle mutande altrui. La demolizione dell’articolo 68 della Costituzione, quello dell’immunità parlamentare che saggiamente i padri costituenti avevano previsto per evitare il dispotismo giudiziario, è stata un errore. (Mario Sechi, Tempo, 20 gennaio ...
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varicella Malattia infettiva da virus, acuta ed epidemica, caratterizzata da un esantema vescicoloso. L’agente eziologico è Herpesvirus varicellae (o virus v.-zoster). La v., il cui periodo di incubazione [...] è per lo più di circa 14 giorni, ha contagiosità molto elevata e conferisce immunità permanente. Talora, però, il virus permane allo stato latente nei gangli dei nervi sensitivi, rendendo possibile una riattivazione dell’infezione in forma di Herpes ...
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Medico, nato a Soignies (Belgio) nel 1870. Dedicatosi agli studî di batteriologia, divenne direttore dell'istituto Pasteur del Brabante (Bruxelles), ed ebbe nel 1919 il premio Nobel. A lui si devono scoperte [...] importanti nel campo della sierologia e dell'immunità; descrisse per il primo l'emolisi (Annales de l'Institut Pasteur, 1898), la fissazione del complemento (ibid., 1900) e il bacillo specifico della tosse canina (ibid., 1906). La teoria delle ...
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marchese
In epoca carolingia, il conte di un territorio di confine, detto . In età moderna, il m. (in Germania detto anche margravio, Markgraf) costituì nell’ordinamento feudale un grado intermedio, [...] con facoltà superiori a quelle dei conti, come il diritto di grazia e di immunità. Nella gerarchia araldica, il m. segue il titolo di duca. ...
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Patologo (Middeleton Tyas, Richmond, 1861 - Southernwood, Farnham Common, Buckinghamshire, 1947); insegnò a Cambridge (1887), a Sydney (1889), alla scuola di medicina militare di Netley (1802), a Londra [...] (1904). Noto per importanti studî sulla coagulazione del sangue, sulla profilassi e sulla terapia del tifo, sull'immunità, sulle infezioni delle ferite e, particolarmente, per le ricerche sulle opsonine e sul cosiddetto indice opsonico, nonché per il ...
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TUBERCOLOSI (dal lat. tuberculum "tubercolo")
Vincenzo FICI
Eugenio MORELLI
Nino BABONI
Cesare SIBILLA
Enrico Ettorre
Malattia infettiva e contagiosa, così denominata dalla caratteristica alterazione [...] di grado assai minore di quella prodotta con bacilli vivi, e di breve durata (F. Micheli). Quale sia il meccanismo dell'immunità per la tubercolosi e a quali elementi si debba attribuire è ancora da chiarire. L'introduzione nell'organismo animale di ...
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risposta immunitaria
Meccanismo di difesa messo in atto con meccanismi naturali o acquisiti nei confronti di sostanze estranee (antigeni), quali microbi, virus, macromolecole estranee ecc., che penetrano [...] difesa, che sono deputati al riconoscimento e all’eliminazione dell’antigene e sono rappresentati dall’immunità naturale e dall’immunità acquisita. L’immunità naturale (innata o nativa) entra in funzione nel momento in cui la sostanza estranea tenta ...
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Dal significato originario dell'aggettivo greco, vivo ancor oggi nella frase "diritto d'asilo", il termine è passato a designare un luogo in cui persone d'età tenera o avanzata o comunque bisognose d'assistenza, [...] un'affermazione semplicemente teorica dopo la legge del 6 dicembre 1877 che abolisce quasi tutti i casi di arresto per debiti.
Le immunità di cui. godevano secondo la Legge delle guarentigie (l. 13 maggio 1871 n. 214, art. 7 e 8) i palazzi apostolici ...
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immunita
immunità s. f. [dal lat. immunĭtas -atis, der. di immunis: v. immune]. – 1. a. In senso storico, esenzione da oneri pubblici (lat. munera) o aggravî fiscali, secondo un istituto che risale al basso Impero e perdura durante l’alto...