via (vie)
Ugo Vignuzzi
L'avverbio di moto, con un generico valore di allontanamento, è presente in tutte le opere di D., anche se con frequenza non troppo elevata (meno di una settantina di casi in tutto, [...] spenta / solo in quel punto ch'ella si va via (e cfr. anche Cv III VIII 18).
In vari casi il verbo si trova impiegato all'imperativo; in Rime LXXII 5 io le dissi: " Partiti, va via ", If XXXII 112 e Pg XIV 124 Ma va via, Tosco, omai; a tale impiego è ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] non propone invece l’opposizione tra accento acuto e grave, distinguendo dé («deve»), dê («diede») e de («dei»); dí («giorno»), dî (imperativo di dire) e di (preposizione); Pó (fiume), pô («puoi» o «può») e po («poi»); sé (pronome), sê («sei») e se ...
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COBOL
COBOL acronimo di Common Business-Oriented Language (linguaggio comune orientato al commercio), linguaggio di programmazione compilato sviluppato nel 1961 da gruppi industriali su iniziativa del [...] e Paragrafi. Le istruzioni iniziano sempre con una parola chiave, che è una parola riservata sotto forma di verbo in forma imperativa, e finiscono con un punto. Per esempio, l’istruzione di lettura di un dato immesso da tastiera e da memorizzare in ...
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TRONCAMENTO
Il troncamento (o apocope) è la soppressione di una vocale, di una consonante o di una sillaba alla fine di una parola
gran ciambellano (anziché grande ciambellano)
amor proprio (anziché [...] po’ ‘poco’, e a mo’ di ‘alla maniera di’
un po’ di soldi
a mo’ di esempio
– con la 2a persona singolare del presente ➔imperativo dei verbi andare, dare, dire, fare, stare
va’ per vai
da’ per dai
di’ per dici
fa’ per fai
sta’ per stai
– in alcune ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] condizione di conoscere la norma giuridica alla quale la sua azione è assoggettata poiché, diversamente, la norma non sarebbe un imperativo per l’azione, ma coercizione pura e semplice.
Il rapporto tra d. oggettivo e giustizia è stato ed è tuttora ...
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VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] astratto dei modi e, a seconda delle lingue, può sembrare normale che ogni modo debba contenere le stesse forme temporali (l'imperativo avere l'aoristo o il perfetto come in greco) o viceversa che ci siano forme temporali compatibili con un modo ma ...
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PUBBLICA QUIETE, Disturbo della
Giuseppe Bettiol
Tra le contravvenzioni concernenti l'ordine pubblico e la tranquillità pubblica il codice penale italiano prevede all'art. 659 quella del disturbo delle [...] del reato consiste nella volontarietà del fatto senza che sia ammessa una ricerca sulla coscienza o volontarietà di agire in opposizione a un imperativo di legge. La pena per la prima ipotesi è dell'arresto fino a tre mesi o dell'ammenda fino a lire ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
UNIONE EUROPEA
Sergio Romano e Roberto Santaniello
Aspetti istituzionali di Sergio Romano
Introduzione
Ogni storico dell'integrazione europea ricerca nel passato le sue origini più lontane e attribuisce [...] un vincolo morale e giuridico ognora più stretto fra gli Stati d'Europa appare sotto la forma di un vero imperativo categorico alle menti meno illusionistiche del mondo: quelle dei diplomatici. Bethmann Hollweg tende su questo punto la mano a Wilson ...
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Persona e vita umana
Roberto Esposito
Il paradosso della persona
Sulla copertina del numero di dicembre 2006 della rivista «Time», tradizionalmente dedicata ai personaggi dell’anno, appare la foto di [...] , con modalità sempre diverse, a caratterizzare la storia dell’Occidente. È evidente che il filo tracciato dalla Weil dall’Impero romano ai progetti di dominio globale di Luigi XIV, di Napoleone, fino a quello di Hitler va interpretato in senso ...
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mi (me, m', mee, mel, men)
Riccardo Ambrosini
1. Le forme oblique del pronome di I singol. comprendono quelle toniche, me, usata dopo preposizione tranne in un limitato numero di casi in alcuni dei quali [...] del verso).
8. L'enclisi del pronome è di norma con il gerundio, l'infinito e il participio, specialmente nell'uso assoluto, e con l'imperativo.
8.1. I gerundi con enclisi di -mi (2 con -m', di fronte a io, in Pd XXII 152 volgendom'io con li etterni ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...