Vincenzo Ferrante
Abstract
Viene esaminata la disciplina del diritto dell’orario di lavoro, quale contenuta nel d.lgs. 66 del 2003, sulla base della direttiva europea n. 88 dello stesso anno (che sostituisce [...] poteva dubitare della legittimità di questa rinunzia ove si fosse superato il limite delle otto ore giornaliere – per contrasto con il precetto imperativo di cui all’art. 5 R.d.l. n. 692 del 1923 –, una volta mutato il contesto normativo, una simile ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Guglielmo di Ockham, filosofo francescano del XIV secolo, è un sostenitore della radicale [...] narra che Ockham avrebbe detto a Ludovico: “Tu mi difenderai con la spada e io con la penna”. Guglielmo segue l’imperatore alla sua corte a Monaco di Baviera, dove muore nel 1349, pare vittima della peste.
La vita di Ockham per quanto riguarda ...
Leggi Tutto
parlare
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche con altissimo indice di frequenza.
1. Denota genericamente l'atto del " pronunziare parole " con le quali trasmettere ad altri [...] quella strada, / parlando più assai ch'io non ridico (VI 113); parla, e chiedi a lui, se più ti piace (XIII 81; l'imperativo, col medesimo ufficio, in If XXVII 33, Pg XIII 78, XXI 119); in questa forma lui parlare audivi (If XXVI 78); sanza indugio a ...
Leggi Tutto
Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] ) puoi passarmi il sale?
(57) vogliamo andare al cinema?
(58) ti va di andare al cinema?
Al posto dell’imperativo e del congiuntivo esortativo, in frasi interrogative dirette di questo tipo si adoperano l’indicativo (54), il condizionale di cortesia ...
Leggi Tutto
Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] 15)
b. Di ciò c’hai preso mi paga (Novellino VIII, 22)
In (8) b. abbiamo un caso di clitico preverbale con l’imperativo: come abbiamo detto, infatti, la posizione del clitico non dipendeva mai in italiano antico dal modo del verbo, ma solo dalla sua ...
Leggi Tutto
Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] tineo; cfr. Giannini & Marotta 1989) che a confine di parola. Parimenti, nelle epigrafi di varie zone dell’impero latino è possibile rinvenire grafie che testimoniano l’avvenuta assimilazione consonantica a confine di parola, tra parole comunque ...
Leggi Tutto
McLaglen, Victor
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Tunbridge Wells (Kent) l'11 dicembre 1883 e morto a Newport Beach (California) il 7 novembre [...] rivali). La misoginia baldanzosa, il cameratismo maschile ai limiti dell'omosessualità latente, lo sprezzo del pericolo e l'imperativo eroico rappresentano per Flagg, come per il marinaio Spike Madden di A girl in every port (1928; Capitan Barbablù ...
Leggi Tutto
L’➔apostrofo è, nell’italiano scritto, il segno che indica la caduta (o soppressione), in ragione di fenomeni di natura diversa e distinta, di una vocale (se davanti ad altra vocale si parla di ➔ elisione) [...] , quand’anche ma non quand’infine, com’è ma non com’anche, e così via.
L’apostrofo è convenzionalmente usato anche negli imperativi di seconda persona singolare di fare, andare, stare, dare e dire: fa’, va’, sta’ e da’. L’uso dell’accento al posto ...
Leggi Tutto
dunque
Federigo Tollemache
È presente in tutte le opere dantesche in volgare.
1. Ha valore illativo e in tal caso sta normalmente al primo posto, anche nelle opere poetiche. È naturale che, con questo [...] XX 1, XXIV 4 e 12.
3. Nelle opere poetiche d. è spesso rafforzativo. In questi casi il verbo sta per lo più all'imperativo e ha valore ora di supplica, ora di esortazione, ora di comando. Nei passi dell'Inferno d. esprime anche impazienza: Pd XVI 22 ...
Leggi Tutto
alzare
Emilio Pasquini
È da avvertire subito che D. non adopera mai a. in prosa e pare dunque considerarlo termine solo poetico e popolare, non inseribile se non in contesto ‛ comico ' o ‛ elegiaco [...] ] sicuramente tra le apocrife e così nel Censimento del De Robertis): Alza il cor de' sommersi, " rialza, rianima [imperativo] lo spirito dei cittadini avviliti ".
Nel Fiore a. si trova come transitivo nel significato proprio di "sollevare" (la spada ...
Leggi Tutto
imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...