Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] funzione della volontà generale dell’Io comune, che assorbe in sé le volontà particolari, allo stesso modo come rifiuta l’imperativo puro del dovere che diventa il ‘Noi’ che ingloba l’individuo singolo nella comunità della specie.
Per Cuoco (che così ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] ad adottare un approccio nel quale la coincidenza tra l’evoluzione della società e la politica è pensata come un imperativo etico. Discutendo il pensiero di Antonio Gramsci, egli nota che una filosofia diventa concezione di una massa sociale solo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] di Der Kampf ums Recht (1872), che invita a distinguere l’astrazione della norma dall’astrattezza (la norma come imperativo astratto, capace di assumere, regolandoli, i diversi contenuti concreti delle azioni). Di fronte alla «realtà che è molto più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] dell’Idea col mondo» (Del bello e del buono: due trattati, 1846, p. 257). Nella sfera civile, l’imperativo morale si manifestava concretamente nella «forma augusta del diritto» (Introduzione allo studio della filosofia, cit., 3° vol., p. 97 ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] ". Suo fondamento non è la conoscenza di una realtà policentrica già esistente; è una decisione della volontà e un imperativo etico supremo (Logo e dialogo, 1950; Filosofia del dialogo, 1960).
Enfant terrible dell't [attualismo", U. Spirito (nato nel ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] con la morte di Dio o, se si preferisce, farà sì che l'uomo ritorni all'inesistenza serena in cui l'unità imperiosa del discorso l'aveva un tempo trattenuto.
BIBLIOGRAFIA
AA. VV., Modernità. Storia e valore di un'idea, Brescia 1982.
Adorno, T. W ...
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Divisione del lavoro
Michele Salvati
Introduzione
La vastissima area tematica che si riferisce alla divisione del lavoro contiene alcuni dei problemi fondanti delle due maggiori discipline scientifiche [...] a contrasto con la situazione predominante nelle (poche) grandi organizzazioni premoderne, soprattutto con le burocrazie patrimoniali dei grandi imperi dell'antichità (v. Weber, 1922; tr. it., vol. II, pp. 260-303).
È solo nelle burocrazie moderne ...
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Nichilismo
VValerio Verra
di Valerio Verra
Nichilismo
sommario: 1. Origini e significati del termine. 2. Nichilismo, esistenzialismo e ontologia. 3. Nichilismo, teologia e religione. 4. Nichilismo, [...] raffinato, spinto all'estremo come ostentata noncuranza delle sue possibili conseguenze sugli altri, in obbedienza all'unico imperativo etico superstite: ‟il dovere di essere felici". L'abbattimento della vecchia morale e l'esaltazione del superuomo ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] era costituito dalla presunta Lex regia, in base alla quale si riteneva che il popolo di Roma, trasferendo liberamente all'imperatore il proprio diritto a governare, gli avesse conferito tutto il potere e l'autorità di cui godeva (v. Gierke, 1880 ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] è affatto necessaria alla vita di una società, allo sviluppo di una cultura, all'edificazione di uno Stato e perfino di un impero. Cina e Persia se ne sono quasi interamente disinteressate; Roma ne ha ricevuto l'eredità, ma non vi ha aggiunto quasi ...
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imperativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo imperativus, der. di imperare «comandare»]. – 1. agg. In genere, che contiene o esprime comando: frase i.; parlare, rivolgersi in tono i.; mandato i., in diritto costituzionale (v. mandato). In grammatica,...
imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...