Cixi
Imperatricecinese (n. 1833-m. 1908). Proveniente dalla piccola nobiltà mancese, col nome originario di Yehonala, fu concubina e poi moglie ufficiale dell’imperatore Xianfeng, al decesso del quale [...] fase riformatrice valendosi di consiglieri come Yuan Shikai e Zhang Zhidong.
1833
Nasce. Diviene concubina e poi moglie dell’imperatore Xianfeng
1861-1908
Assume due volte la reggenza: prima per il figlio Tongzhi e poi per il nipote Guangxu
1898 ...
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juzhen
(cinese nüzhen) Tribù di origine tungusa stanziate nelle foreste e nelle pianure del Nord-Est della Manciuria, nel bacino del fiume Sungari e lungo il corso dell’Amur. I j., antenati dei mancesi, [...] lingua tungusa che fu trascritta utilizzando caratteri cinesi; tuttavia, la lingua scritta non sopravvisse alla Nel 1115 Aguda (1068-1123) unificò le varie tribù j. proclamandosi imperatore e fondando la dinastia dei Jin (1115-1234); poco dopo, nel ...
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Hue
Città del Vietnam, a 8 km ca. dalla costa del Mar Cinese meridionale. Antica capitale dell’Annam, si estende sulle due rive del fiume omonimo: su quella sinistra sorge la cittadella annamita costruita [...] verso il 200 d.C., quando vi ebbe sede un comando militare dei cinesi, H. fu a lungo contesa fra questi e le tribù cham, finché nel 1775 e dai Tayson nel 1777; nel 1801 l’imperatore Gialong la fece fortificare quale capitale dell’Annam unificato. Nel ...
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Liao
Dinastia cinese del Nord (916-1125), nota anche come impero Qidan (Kitan) dei Liao. Fu fondata nel 907 dagli Yelu della popolazione Qidan (confederazione di otto tribù stabilitesi lungo il corso [...] Abao ji (regno 916-927) prese il potere, sinizzò le istituzioni politiche e sociali e assunse il titolo di augusto imperatore celeste (tianhuangdi). Sotto la sua guida, i L. occuparono le regioni della Manciuria, della Mongolia e parte della Cina ...
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Tu-Duc
(Nguyen Phuoc Hoang Nham) Quarto e ultimo imperatore indipendente (Hue 1829-ivi 1883) della dinastia vietnamita Nguyen (1802-1945). Fervente confuciano, regnò dal 1847 al 1883 e adottò una politica [...] concessioni commerciali e l’apertura del Fiume Rosso alle navi commerciali. Nonostante T.-D. avesse chiesto aiuto all’imperocinese in virtù del rapporto di vassallaggio, la Francia riuscì a stabilire l’Unione Indocinese solo dopo quattro anni dalla ...
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manchu
(o manciù) Popolazione del ramo meridionale del ceppo tunguso. Il termine è la trascrizione del nome indigeno manju, di etimo ignoto. Discendenti dei juchen, i m. sono i soli sopravvissuti fra [...] tunguse; essa fu conservata, sviluppata, codificata da una serie di imperatori della corte mancese; con la caduta dell’impero perse ogni sostegno di fronte alla preponderanza del cinese. L’uso letterario della lingua ha inizio nel 1599 con traduzioni ...
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Ming
Ultima dinastia cinese di etnia han (1368-1644). Fu fondata da Zhu Yuanzhang (Hongwu, regno 1368-98), un condottiero affermatosi nel Sud, che approfittò della decadenza della dinastia mongola degli [...] difficoltà internazionali come l’invasione giapponese della Corea alla fine del Cinquecento. La dinastia finì quando i mancesi presero Pechino, dopo che l’ultimo imperatore M. si era suicidato e la città era stata conquistata dal ribelle Li Zicheng. ...
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Yangdi
Imperatore della dinastia cinese Sui (n. 569-m. 618). Regnò dal 605 al 616 e continuò l’opera di riunificazione del Paese iniziata dal padre, Yang Jian. Un grande programma di lavori pubblici [...] portò al completamento del Canale imperiale, alla costruzione di strade, canali e granai, al rafforzamento della Grande muraglia; Y. volle anche edificare una seconda capitale a Luoyang. In politica estera ...
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Cao Cao
Politico e letterato cinese (n. 155-m. 200). È anche noto con il nome postumo di imperatore Wu di Wei. Generale al comando di truppe provinciali con relativa autonomia, si mise in luce per capacità [...] la Cina settentrionale. Alla morte lasciò al figlio Cao Pi (187-226) il regno di Wei, uno dei tre Stati in cui si smembrò l’imperocinese (Wei, Wu e Shu). Le sue gesta sono narrate nel grande romanzo epico Sanguozhi yanyi («Romanzo dei tre regni»). ...
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Zheng He
Grande ammiraglio della marina cinese (n. 1371-m. 1433). Tra il 1405 e il 1433 condusse sette spedizioni marittime verso il Sud-Est asiatico fino a Giava, India meridionale, Persia, Penisola [...] come eunuco alla corte di Pechino e incaricato dall’imperatore Yongle, e poi da Xuande, di condurre flotte nei composte da migliaia di uomini a dimostrazione dell’alto grado di avanzamento cinese nelle tecniche di costruzione e di navigazione. ...
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mandarino1
mandarino1 s. m. e agg. [dal port. mandarim, alteraz. del malese mantri, a sua volta dal sanscr. mantrin- «consigliere»]. – 1. s. m. a. Termine usato un tempo dagli stranieri per designare i funzionarî civili e militari dell’Impero...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...