DIATRETI, Vasi
D. Whitehouse
L'aggettivo diatretus, traduzione latina del greco διάτρητος, «forato» o «perforato», è usato per indicare la tecnica con cui si realizzava nell'antichità un tipo particolare [...] «diatreta», in Contributi dell'Istituto di Archeologia dell'Università Cattolica delSacro Cuore, I, Milano 1967, pp. 135-158; W. 1977, pp. 62-63; G. M. Facchini, in Milano capitale dell'imperoromano 286-402 d. C. (cat.), Milano 1990, p. 401. - Coppa ...
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DITTICO
C. Jhm
D., in latino diptychum, deriva dalle parole greche δίς e πτύσσειν con le quali originariamente poteva essere indicato qualsiasi oggetto piegato in due parti. Soltanto nella tarda antichità [...] Romano (X sec.), nel museo di Gotha, di cui la parte opposta, ora perduta, si trovava nel Museo F. M. Fiorentini di Lucca. Forse era il d. da scrittura di un imperatore e di osso. Catalogo del Museo Sacro, I, Città del Vaticano 1936; recensione di ...
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BORGHESE CAFFARELLI, Scipione
Valerio Castronovo
Nato a Roma nel 1576 da Francesco Caffarelli e da Ortensia Borghese, sorella di Paolo V, assunse il cognome materno dopo l'assunzione dello zio al pontificato. [...] sia nell'ambito delSacro Collegio.
All'apertura del conclave dell'8 poteva gareggiare con quella dell'imperatore Rodolfo II". Nella sua ricca Vicchi, Villa Borghese nella storia e nelle tradizioni del popolo romano, Roma 1885; A. Venturi, Il Museo e ...
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MEMMO, Giovan Maria
Gino Benzoni
MEMMO (Memo), Giovan Maria. – Nacque a Venezia, alla fine del 1503 o all’inizio del 1504, da Nicolò di Francesco e da Elisabetta di Giustiniano Giustinian.
Famiglia [...] sacro concilio di Trento» e dal 1561 cardinale. Forse così il M. si cautelava: i sentori machiavelliani non gli sarebbero stati rimproverati visto che la prolungata conversazione del 1556 ha preso le mosse nel palazzo romano dell’allora ambasciator ...
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LORSCH, Abbazia di
F. Betti
(Lauresham nei docc. medievali)
Abbazia benedettina, dedicata ai ss. Pietro, Paolo e Nazario, situata in Germania, nella regione dell'Assia, nei pressi della città di Bensheim, [...] del monastero si chiuse nel 765 con la traslazione delle reliquie del martire romano s alla riforma monastica di Gorze, l'imperatore Ottone I nel 956 concesse nuovamente Alb. Mus.; Roma, BAV, Mus. Sacro), uno dei più celebri prodotti dell'arte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Forma greca e tradizione romana nel classicismo augusteo
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo aver raggiunto il potere [...] di nuovi, sontuosi edifici sacri: attività che rientrano nel il mos maiorum, l’ideale austero del buon romano di una volta, ovvero dell’età destinato a diventare la faccia del princeps per migliaia di abitanti dell’impero, replicata centinaia di volte ...
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SENATO (Σύγαλητος, Senatus)
G. Forni
Personificazione del S. romano che assume due diversi aspetti nel mondo occidentale e in quello orientale, dovuti al genere della parola, maschile nell'uno, femminile [...] Genio del Popolo romano nel rilievo in basso del pilone di sinistra, e nella figura togata di fronte all'imperatore nel rilievo del fornice sacri il Demos delle città, la loro Boulé e Gerousia nonché la città stessa. La divinizzazione del S. romano ...
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SPADA, Fabrizio
Renata Ago
– Nacque a Roma il 17 marzo 1643, da Orazio e da Maria Veralli.
Fabrizio non poteva venire al mondo in famiglia migliore. Il nonno paterno, originario di Brisighella, aveva [...] fino al 1688, quando fu richiamato a Roma come camerlengo delSacro Collegio. Ma il culmine della sua carriera politica fu del 1697, a fianco al portone del suo palazzo romano, l’editto con il quale si ingiungeva ai detentori di feudi dell’Impero ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Piu grande di un uomo, ma non ancora dio. Immagini teologiche e presupposti politici del culto imperiale
Gianluca De Sanctis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto [...] di quella parola.
Infatti si chiamano “augusti” i luoghi resi sacri dalla religione, e in cui si prendono gli auguri per “lo stato dell’auctoritas” (L’imperoromano, Laterza, 1993). Le origini del culto imperiale sono legate in modo viscerale ...
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PALLADINO, Giacomo
Francesco Mastroberti
PALLADINO, Giacomo. – Nacque a Teramo nel 1349. L’anno di nascita si ricava dalla sua opera più famosa, il Liber Belial o Consolatio peccatorum, dove si legge [...] dalla Società tipografica di Bartolomeo l’Imperatore e suo genero Francesco con il intorno alla metà del XV secolo: uno presso la Biblioteca delSacro Convento di . 78-80; C.F. von Savigny, Storia del diritto romano nel Medio Evo, trad. it. a cura di ...
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impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...
imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...