Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] III (1325-1328), fino a cessare quasi del tutto. In breve tempo l'hyperpyron divenne una mera moneta di conto. Le monete in argento e in mistura, battute non in modo regolare durante l'imperodiNicea ed ancora meno sotto Michele VIII e i primi anni ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] nuovamente il 21 marzo, come aveva stabilito il Concilio diNicea nel 325. In secondo luogo, occorreva correggere il centri urbani della Germania e in particolare nelle città libere dell'Impero, insegnavano in scuole simili a quelle d'abaco, in cui s ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] nuove forme sperimentate in Occidente dopo il crollo dell'Impero romano. Da una parte si conferma l'esemplarità meno addensate (gli esemplari di Smirne, di Bursa, diNicea, di Pergamo, di Manisa, di Selçikler, di Eğridir e di Dişli; Kautzsch, 1936, ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] definitiva del vero e unico Dio e i giorni dell'unificazione dell'impero sono giorni di pace che assurgono a tempi messianici.Celebrato il concilio diNicea (325), l'imperatore si interessò particolarmente dei luoghi santi (Vita, III, 25-40); con una ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] concilio diNicea e, soprattutto, con l'intenzione, manifestata a più riprese da Adriano I di subordinare l'accettazione dei deliberati di quel concilio, ch'erano fatti per piacere a Roma, alla restituzione da parte dell'Impero dei Patrimoni di s ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] di Königsberg, meglio conosciuto come Regiomontano (1436-1476). Il Concilio di Firenze, nel 1438, quando Bessarione (1403 ca.-1472), metropolita diNicea servizio dell'imperatore del Sacro Romano Impero, Rodolfo II. Lì ebbe modo di conoscere Johannes ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] già detto, da Teodulfo di Orléans, che la corte carolingia diede al concilio diNicea del 787, che aveva decretato alla stessa incoronazione; dall'altra non è la capitale dell'impero; è la città di cui si serve Carlo Magno ma che dallo stesso Carlo ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] indicati come non conformi ai concili diNicea e di Efeso e alla fede insegnata da Cirillo. Inoltre l'imperatore decretava la deposizione e la scomunica di tutti i vescovi che fossero risultati seguaci di Nestorio. Una lettera di L. del 1° giugno 448 ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] brani scultorei e la continuità d'uso da parte di sovrani e imperatori attestata dalle fonti fin entro il sec. 10° imperiale in qualche misura parallela a quella ufficiale diNicea, fu residenza abituale di Giovanni III Ducas Vatatze (1222-1254) e ...
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Scienza greco-romana. Geografia
Germaine Aujac
Geografia
Probabilmente fu Eratostene di Cirene (276/272-196/192), terzo direttore della Biblioteca di Alessandria, a coniare il termine 'geografia' per [...] primo ad addentrarsi fino in India. Erodoto, nella descrizione dell'imperodi Dario, re dei persiani, faceva notare che gli indiani più grande di persone si interessavano alla geografia.
Contemporaneo di Panezio, Ipparco, originario diNicea in ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...