Imperatore romano (251-253 d. C.); governatore della Mesia Inferiore, fu attaccato dai Goti (250), ma fu salvato dall'imperatore Decio, che forse morì per tradimento di T. G. nella battaglia finale di [...] del proprio esercito e dalla necessità di proteggere Roma dalla minaccia costituita dal figlio di Decio, Ostiliano, con il quale si accordò accettandolo come collega nell'impero. In seguito fu eletto imperatore anche il figlio di T. G., Volusiano. La ...
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Imperatore romano (238 d. C.); legatus Augusti pro praetore delle due Germanie e proconsole d'Asia, fu due volte console e praefectus urbi; nel 238 fu uno dei vigintiviri ex senatus consulto rei publicae [...] morte dei due Gordiani, nello stesso anno, fu eletto imperatore dal senato insieme con Balbino; partì da Roma per combattere Massimino, quando gli giunse notizia della morte di questo, assassinato dai suoi stessi soldati, mentre assediava Aquileia ...
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Imperatore romano (Milano 133 - Roma 193). Iniziò la sua carriera al tempo di Marco Aurelio che lo protesse; già governatore di varie province, quando (193) Pertinace fu ucciso dai pretoriani, offerta [...] ad essi una cospicua somma, fu proclamato imperatore, ma si trovò di fronte l'opposizione di Pescennio Nigro e di Settimio Severo. Tenne un atteggiamento incerto; abbandonato da tutti, dopo 66 giorni di regno fu ucciso. ...
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Imperatore romano d'Occidente (m. Roma 465); creatura di Ricimero, che lo fece (461) imperatore a Ravenna; ebbe il riconoscimento della sua dignità dal senato, ma non dall'imperatore d'Oriente, Leone. ...
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Imperatore romano (n. presso Rieti 9 - m. Cutilie, Sabina, 79). Ricoperse le più alte cariche sotto Caligola e Claudio; alla morte di Nerone si trovava in Giudea, col compito di sottometterla. Fu acclamato [...] suo regno, seguito al biennio 68-69, nel quale si erano succeduti sul trono diRoma ben cinque imperatori, V. riuscì a riportare nell'Impero l'equilibrio politico, economico e sociale, realizzando una revisione del catasto e prendendo provvedimenti ...
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Imperatore romano d'Occidente (Ravenna 419 - Roma 455). Figlio di Costanzo III e Galla Placidia, nel 425 succedette a Onorio. Durante il suo regno il dilagare delle popolazioni barbariche raggiunse l'apice, [...] . Ezio, vincitore del rivale, fu guida abile per il giovane imperatore e rinsaldò l'amicizia diRoma coi popoli stanziati entro i confini dell'Impero, rendendo in questo modo possibile sostenere l'impeto degli Unni; egli riportò infatti su Attila ...
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Imperatore romano (Alba Pompeia 126 - Roma 193); nato da umile famiglia, fu console (suffetto 175, ordinario 192), proconsole dell'Africa, dove batté i Mauri (190), e prefetto diRoma. Ucciso Commodo (192), [...] governo. n Un figlio omonimo, nato nel 180, fu insignito del titolo di Cesare dal senato, ma non dal padre, quando questi fu eletto imperatore; console suffetto nel 212, fu fatto sopprimere nello stesso anno da Caracalla, che lo considerava fra gli ...
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Imperatore romano (Traconitide 204 circa - presso Verona 249) figlio di uno sceicco arabo. Divenuto prefetto del pretorio (243), fece uccidere dai soldati, durante la campagna contro i Persiani, l'imperatore [...] diRoma. In quello stesso anno dovette fronteggiare l'usurpazione di Claudio Marino Pacaziano nella Mesia e di altri questi, ristabilì la situazione ma fu proclamato imperatore dalle truppe. F. marciò contro di lui, ma fu sconfitto e ucciso, insieme ...
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Nome con cui si indicarono i successori di Augusto nel governo diRoma e che fu ripreso più volte nella storia per designare la somma autorità politica.
Il titolo imperiale, cessato in Occidente dopo il [...] difensore della cristianità. Con la renovatio imperiidi Ottone I, il titolo di imperator si unì alla Corona di Germania e d’Italia ma, per il carattere di universalità dell’Impero, tese a imporsi come quello di effettivo dominus mundi. Contro questa ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] la bibliografia se non in forma generale alla fine del volume.
16 M. Steinby, L’industria laterizia diRoma nel tardo impero, in Società romana e impero tardoantico, II, cit., pp. 99-164.
17 Non è possibile dar conto della sterminata produzione ...
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imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...
imperiare
v. intr. [der. di imperio] (aus. avere), ant. – Imperare: dopo ... Lodovico, imperiò Lottieri dieci anni (G. Villani). ◆ Part. pres. imperiante, con funzione verbale e di agg.: non convenendo a’ principi e popolo imperiante le cose...