Poeta latino (Cordova 39 d.C. - Roma 65 d.C.), Nipote di Seneca, fu prima amico e poi avversario di Nerone, che attaccò nei suoi scritti, ispirati alla critica di un sistema politico basato sul potere [...] L., saturo di propaganda tradizionalistica e stoica, imbevuto delle idee anticesariane e conservatrici, attaccò nei suoi scritti l'imperatore e fece del suo poema opera di protesta libertaria contro la violenza. Quando nel 62 si preparava la congiura ...
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Compositore (Napoli 1686 - ivi 1768). Didatta di canto (tra i suoi allievi vi fu C. Farinelli) e di composizione, maestro di cappella in diverse istituzioni, P. svolse la sua attività tra Napoli, Venezia, [...] Studiò con G. Greco. Esordì nel 1709 con l'opera Basilio imperatore d'Oriente. Dal 1715 al 1722 insegnò al conservatorio napoletano di S chiese. Colto di poesia e di letteratura, leggeva il latino, parlava il tedesco, l'inglese, il francese. Tecnico ...
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Erudito e biografo latino. Vissuto tra la seconda metà del I e la prima metà del II sec. d. C., fu funzionario imperiale; compose alcune opere tra cui due raccolte biografiche, il De viris inlustribus [...] meglio le distanze che dovevano separare la persona dell'imperatrice Sabina da quelle dei cortigiani. Non abbiamo altre notizie come Mario Massimo) e della Vita di Carlomagno di Eginardo, e oltre. S. compose anche opere minori in greco e latino. ...
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Storico latino, nato in Antiochia da famiglia greca, forse tra il 332 e il 335 d. C. Divenuto aiutante del magister equitum Ursicino, lo seguì a Milano, a Colonia, in Gallia, alla corte imperiale di Sirmio, [...] e partecipò alle guerre contro i Persiani; salvatosi dall'assedio di Amida (359), quattro anni dopo seguì l'imperatore Giuliano in una nuova campagna contro i Persiani. Lasciate quindi le armi, visitò varie regioni e si recò a Roma dove attese, negli ...
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Storico latino, epistolografo (magister memoriae) di Valente imperatore d'Oriente (364-378 d. C.), per incarico del quale scrisse il Breviarium ab urbe condita, sommario di storia romana dalle origini [...] al 364 d. C., in 10 libri. L'opera in prosa semplice e chiara, pur nella sua brevità quasi epigrafica, attinge a varie fonti; fu tradotta in greco da Peanio (circa il 380) e da Capitone (fine 5º - inizio ...
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Poeta latino di Cartagine (5º sec. d. C.). Incarcerato dal re vandalo Guntamondo per aver scritto un elogio poetico di Zenone imperatore di Bisanzio, non giunto a noi, scrisse un carme in distici, Satisfactio, [...] per chiedere perdono e clemenza; fu liberato dal re Trasamondo nel 496. L'opera maggiore è il poema De laudibus Dei, in 3 libri, inorganico e pieno di digressioni, in cui non mancano tuttavia momenti di ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] e gli altri due percorsi da balconate sopraelevate. In Cina, l’Imperatore prendeva posto di fronte alla scena e i cortigiani di fianco. sfumature, a Menandro. Nella storia del t. latino si distinguono tragedie e commedie di argomento greco, che ...
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Comune della Puglia (117,3 km² con 315.408 ab. al censimento 2011, divenuti 315.284 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Baresi), capoluogo di regione e città metropolitana. La città, situata a 5 [...] a.C. Fu conquistata dai Romani ed ebbe durante l’Impero la qualifica di municipium cum suffragio, divenendo importante nodo stradale anche sede vescovile metropolitana (dal sec. 11° di rito latino).
Dall'anno 1000 B. subì sanguinosi attacchi da parte ...
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İstanbul Città della Turchia (8.831.805 di ab. nel 2007; 11.800.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana), la maggiore del paese, antica capitale dell’Impero ottomano, erede di Bisanzio e di [...] , con successo, tutti gli assedi subiti dal 5° al 12° sec., finché i crociati la conquistarono nel 1203. Fu allora costituito l’ImperoLatino d’Oriente, crollato nel 1261, quando i Bizantini penetrarono nella città, cacciandone Baldovino II, ultimo ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] s. Cirillo d’Alessandria e altri, sino allo stesso imperatore Giustiniano; mentre tra i Siri emerge s. Efrem, ) Ilario di Poitiers, tuttavia il padre dell’innografia liturgica latina è s. Ambrogio, al quale vanno sicuramente attribuiti almeno ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...