Maestro di retorica, nato a Signa, poco lungi da Firenze, verso il 1165. Circa il 1190 incominciò ad insegnare a Bologna; e, tra i maestri dell'ars dictandi, cosi numerosi in Italia nei secoli XII e XIII, [...] tavole contengono i titoli da usare scrivendo al papa, all'imperatore, ai vescovi, ai principi e così di seguito; Palma cursus, il suo periodare ha un'andatura chiara e spigliata. Il latino medievale acquista vita e calore sotto la sua penna.
Bibl.: ...
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Doge, ammiraglio, fondatore della potenza coloniale dei Veneziani nell'Impero d'Oriente. Se è vero che fu assunto al dogato (1192) in età di 85 anni, egli sarebbe nato prima del 1107. Coprì parecchie cariche [...] deliberazione di riconquistare per conto loro la città, di distruggere l'Impero greco, di stabilire a Costantinopoli un Imperolatino: patteggiando fra loro che l'imperatore fosse eletto da una commissione di dodici elettori, sei Veneziani e sei ...
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Nato in Mugello, forse nel villaggio La Casa da cui traeva nome la sua nobile famiglia, il 28 giugno 1503, morto a Montepulciano il 14 novembre 1556. Studiò a Bologna, a Firenze e dal 1525 di nuovo a Bologna, [...] quale, sebbene non fosse poi recitata davanti all'imperatore, ebbe grandi lodi dai contemporanei e dai posteri. questo tempo i sonetti amorosi per la Querini, molte poesie latine, le traduzioni in latino da Tucidide, ecc. Alla morte di Paolo III ( ...
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LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Romolo Quazza
Fu il secondo marchese di Mantova e il terzo di tal nome nella famiglia, dopo Ludovico I podestà di Mantova nel 1328, e Ludovico II signore dal [...] anni sposò la dodicenne Barbara di Brandeburgo, nipote di Sigismondo imperatore. Venuto in discordia col fratello Carlo, si allontanò dalla corte di questo principe mecenate in un elegante poema latino Gonzagidos.
Bibl.: A. Bertolotti, Architetti, ...
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Ciriaco di Filippo Pizzicolli (Kyriacus Picenicolles o de Piceni collibus, com'egli si chiama) nacque ad Ancona nel 1391; morì a Cremona nel 1452. Cominciò col fare il mercante, come altri umanisti. A [...] anni 1433-35 lo ritroviamo in Italia: a Siena si unì al corteo dell'imperatore Sigismondo, con lui entrò a Roma (21 maggio 1433), e gli fu Monaco, I, pp. 5-15; R. Sabbadini, Le scoperte dei codici latini e greci, I, pp. 48, 69, 123; id., Ciriaco d' ...
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Nato a Modena, probabilmente nel 1505, da Iacopo e da Bartolommea della Porta, studiò legge a Bologna, Ferrara, Padova, e sì addottorò a Siena, dove si diede anche a studî letterarî e dove fece rappresentare, [...] dove dedicò la traduzione ed esposizione della Poetica di Aristotele all'imperatore Massimiliano (1570). Tornato a Chiavenna, vi morì il 21 , il C. studiò lo svolgimento delle forme dal latino. Meno coerente fu nella questione della lingua italiana, ...
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Nato a Sutri (Roma) intorno al 1517, discendente forse dalla famiglia dei conti dell'Anguillara (v.), attese in Roma allo studio del diritto e vi conseguì il grado accademico, di cui non pare in seguito [...] da più nobil soggetto come nella canzone a Massimiliano imperatore eletto nel 1564, per esortarlo a muovere guerra ai il testo ovidiano introducendo la narrazione di favole dal poeta latino soltanto accennate, o ricavate da altre opere sue. In ...
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Nato forse a S. Severina di Calabria, arcidiacono di Catania (1156), consigliere e, dopo la tragica morte del grande ammiraglio Maione, primo ministro di Guglielmo I (nov. 1160-1162), fu tra i migliori [...] l'aiuto dell'ammiraglio Eugenio di Palermo, dotto nelle lingue araba, greca e latina e traduttore dell'Ottica dello stesso Tolomeo) di su un codice greco donatogli dall'imperatore in Costantinopoli, durante l'ambasciata (1158?) di cui Guglielmo I lo ...
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Almorò (Hermolaus) di Zaccaria Barbaro, patrizio veneziano, nacque nel 1453, morì a Roma nel 1493. Ricevette i primi rudimenti, bimbetto ancora, a Verona, dal canonico Matteo Bosso e dallo zio omonimo [...] Roma tra il 1460 e il 1470, a seguire le lezioni di latino di Pomponio Leto e le lezioni di greco di Teodoro Gaza. Ritornato volte dalla Repubblica per delicate missioni diplomatiche presso l'imperatore Federico III (1486), presso Lodovico il Moro ( ...
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Fiorì nella prima metà del secolo XII. Notaio, cancelliere e dal 1133 giudice di Benevento, ne raccontò le vicende in una cronaca, giuntaci, attraverso una tradizione manoscritta tarda e malsicura, mutila [...] lotta contro Innocenzo II e contro il suo alleato, l'imperatore Lotario III di Supplimburgo.
La cronaca di F. getta uno pieno di colore e di passione. La cronaca è edita col testo latino e la traduzione italiana non sempre fedele a fronte, da G. ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...