L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] poi fattori molteplici a turbare e a ridurre il volume dei traffici: in primo luogo, nel 1261, la caduta dell'Imperolatino d'Oriente, che apportò danni enormi all'economia veneziana (in termini di costi materiali e di mancati guadagni) e fece ...
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La dimensione demografica e sociale
David Jacoby
A partire dal tardo secolo XI la presenza veneziana nel Mediterraneo orientale crebbe in modo costante, esprimendosi soprattutto in un aumento della [...] 1204-1261), Bologna 1978 (II ediz. ampliata), pp. 80-92, 103-111, 375-381, e Id., Alle origini dell'Imperolatino d'Oriente. Analisi quantitativa dell'esercito crociato e ripartizione dei feudi, "Nuova Rivista Storica", 56, 1972, pp. 285-314. Carile ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] invece importante in un'altra logica: il momento di svolta è infatti il rifiuto di Federico di aiutare il giovane imperatorelatino di Costantinopoli, e l'ascolto dato alle parole ingannevoli dei greci, che gli promettono di prestargli omaggio per il ...
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La quarta Crociata
Donald M. Nicol
Le crociate, guerre cristiane contro gli infedeli per la riconquista di Gerusalemme e dei luoghi santi della Cristianità, sono per definizione imprese ispirate [...] e solo l'intervento diplomatico del doge riuscì ad evitare una guerra civile che avrebbe demolito dalle fondamenta l'Imperolatino: Baldovino riconobbe l'errore e conferì a Bonifacio il titolo di signore di Salonicco.
Era stato prestabilito che se ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] e Palestina per effetto delle crociate, e durante gran parte del XIII secolo nell'area bizantina sottoposta all'imperatorelatino insediato a Costantinopoli.
In queste regioni periferiche, dall'Inghilterra al Medio Oriente, la solidarietà nata dalla ...
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Insegne del potere e titoli ducali
Giorgio Ravegnani
Investitura e insegne ducali
Scrive il cronista Boncompagno da Signa che verso il 1173 il doge di Venezia aveva alcune insegne regali (quedam regalia [...] scomparve del tutto. Lo ritroviamo in mano al duca veneziano nel 1204, allorché Enrico Dandolo e il neo-eletto imperatorelatino di Oriente, Baldovino di Fiandra, entrarono al palazzo imperiale: "tuti do [si legge in una tarda cronaca> portava ...
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ENRICO di Castiglia (Henricus de Castella, Henricus de Hispania, Arrigo di Castiglia, Anrricus, Don Enrrique)
Norbert Kamp
Nacque all'inizio del marzo 1230, quarto figlio di Fernando (Ferdinando) III [...] settentrionale in vista della spedizione in Sicilia.
I suoi progetti iniziali, incoraggiati da papa Clemente IV e dall'imperatorelatino Baldovino, miravano ad un matrimonio con Elena, la vedova di Manfredi, morto sul campo di battaglia a Benevento ...
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CAPUANO (Capuanus, de Capua, Capuensis, de Cappuis, de Chapes), Pietro
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia della nobiltà amalfitana che discendeva dal conte longobardo Lando de Prata. I discendenti [...] 1205 sciolse dal voto anche i crociati ancora presenti a Costantinopoli, a condizione che si impegnassero a difendere l'Imperolatino per un altro anno, finì per irritare definitivamente il papa, che già prima si era insospettito delle iniziative non ...
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Palatia
JJean-Marie Martin
Una presentazione dei palatia fridericiani deve cominciare con l'enunciazione di un apparente paradosso. Federico II è, se non l'inventore, almeno il primo promotore in Occidente [...] a Foggia, di Beatrice, figlia di Carlo I d'Angiò, con Filippo, figlio primogenito dell'ultimo imperatorelatino di Costantinopoli, il palazzo comprendeva un hospitium, cioè un edificio residenziale principale, ma anche numerosi altri fabbricati ...
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SCUOLA MEDICA SALERNITANA
EEdoardo D'Angelo
Gli studi scientifici sulla Scuola medica salernitana, che si possono far partire dalla Collectio Salernitana, curata da Salvatore De Renzi (metà del sec. [...] della regina Maria d'Aragona (1213), poi, nel 1254, vescovo di Policastro; Bernardo Guindazio, medicus imperialis dell'imperatorelatino d'Oriente Roberto di Courtenay (1219-1228), che lo chiamò da Salerno a Costantinopoli; Giovanni da Procida (m ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...