L'archeologia del Vicino Oriente. La Mesopotamia seleucide, partica e sasanide
Roberta Venco Ricciardi
Antonio Invernizzi
La mesopotamia seleucide, partica e sasanide
di Roberta Venco Ricciardi
Periodo [...] S. Moorey, Kish Excavations 1923-1933, Oxford 1978; M. Colledge, L'impero dei Parti, Roma 1979; R.McC. Adams, Hearthland of Cities, Chicago dei santuari minori è di tradizione mesopotamica, babilonese e assira, con una grande antecella larga e ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] fanno riferimento.
La distribuzione degli ebrei nell’Impero
Nelle varie parti dell’Impero si riscontrano situazioni a volte assai diverse per storia e tradizioni: nell’Oriente aramaico palestinese e babilonese, in quello ellenistico, nell’Italia e ...
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Lo scavo archeologico. Cenni storici e principi metodologici
Daniele Manacorda
Nel corso dei millenni l'uomo ha sempre modificato il suolo. Per costruire una capanna o una semplice palizzata, per [...] prime testimonianze di pratica archeologica di cui si rese protagonista il re babilonese Nabonedo nel VI sec. a.C.: "Poiché da molto tempo di legittimità storica per la continuità dinastica dell'impero. Né Nabonedo era stato il primo a coltivare ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte (v. vol. IV, p. 1049)
P
Matthiae
A. Invernizzi
Dal periodo accadico al periodo neο assiro. - Plastica della dinastia di Accad. - Lo [...] della popolazione restano in gran parte quelle sviluppatesi dalla tradizione babilonese. Non c'è dunque da stupirsi se l'architettura religiosa delle regioni occidentali dell'impero partico accoglie come qualificanti, fino a età tarda, tratti ...
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PARTHICA, Arte
E. Will
Suole chiamarsi "parthica" in senso stretto l'arte che si svolse nell'impero dei re parthi, non tuttavia per tutta la durata di esso (250 circa a. C.-224 d. C.), ma soltanto per [...] . C'è d'altro canto, l'arco dello stesso imperatore a Leptis Magna. Alcuni pannelli di quest'arco trovano il si possono stabilire dei rapporti con la Siria occidentale. La tradizione babilonese, infine, è sensibile anche ad Uruk (tempio di Gareus) ...
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Vedi CARRO dell'anno: 1959 - 1994
CARRO
M. Zuffa
R. Peroni
1) Oriente antico. - Il c. nella sua forma a quattro ruote piene, trainato da una quadriglia di buoi prima, di equidi poi, ha origine nella [...] del mondo siro-hittita, si giunge con la civiltà assiro-babilonese ad esemplari fastosamente decorati nelle varie parti, con l'uso C.) indicano che anche la semplice biga servì fino al tardo Impero quale veicolo da parata.
Il c. da corsa, che ripete ...
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ALTARE
D. Mustilli
Civiltà preistoriche. - Nello strato neolitico della grotta detta del Tamaccio, nelle Alpi Apuane, è stato rinvenuto un blocco squadrato con due cavità nella parte superiore, che [...] a sorreggere un vaso per le offerte dei liquidi. Nel territorio babilonese è noto pure un a. a forma di parallelepipedo, sulla nell'Urbe, sia nelle città dell'Impero, quando si diffuse il culto degli imperatori o dei membri della famiglia imperiale ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Iran e Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
Le vie del lapislazuli (iii millennio a.c.)
Il commercio del lapislazuli, pietra altamente stimata nei mercati [...] a.C.) non deriverebbero da scambi commerciali con il Celeste Impero, bensì da doni generosamente elargiti, e a scadenze regolari, vaghi di vetro di provenienza siriaca, egizia e babilonese ed essenze aromatiche; ai Sogdiani la Cina deve inoltre ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] Gli Aratea (v.), i cui prototipi risalgono agli ultimi secoli dell'Impero, mentre le copie carolinge sono dei secc. 9°-10°, con ), si avvicina a Marduk, la divinità che nell'olimpo babilonese stabilisce i destini degli uomini (Seznec, 1940, figg. 61 ...
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demonologia
Giorgio Padoan
Nel pensiero teologico cristiano medievale la d. occupa un posto fondamentale. La presenza del diavolo - questo spietato torturatore dei dannati nell'oltretomba e infaticabile [...] la questione che il profeta in realtà parla del re babilonese, " Lucifer ", cioè astro splendente, dal momento che dovuta al velo del paganesimo, da Virgilio, poeta e storico dell'Impero. Enea giunse fino alla soglia del Tartaro (cioè, secondo D., ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
mitraismo
s. m. [der. di mitraico]. – Culto del dio iranico Mitra, che rappresenta un particolare sviluppo dell’antica religione persiana nel segno del sincretismo iranico-babilonese. Più in partic. (e più com. nell’uso), religione di mistero...