Nome latino di un’antica colonia greca nella Campania meridionale, e dal 1926 anche nome ufficiale (in sostituzione dell’it. Pesto) di un piccolo centro (980 ab.), sorto accanto alle rovine di quella colonia [...] Continuò ad essere ricco centro agricolo anche nel Basso Impero. Lo sviluppo della malaria determinò poi il suo muraria, il più rilevante esempio di fortificazione delle città greche d’Occidente. A pianta pentagonale, ha 4 porte, fra cui molto ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] utensili e oggetti di lusso, offrivano ambra, pelli di animali e schiavi; caduto l’Impero romano d’Occidente, questi traffici continuarono con l’Impero bizantino lungo i fiumi Oder, Vistola e Danubio.
Le prime testimonianze scritte sulla storia della ...
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Araldica
Immagine posta sulla superficie ( campo) dello scudo. Le f. si distinguono in araldiche, naturali, artificiali, chimeriche.
Tipi di figure
Le f. araldiche, proprie dall’arte araldica, sono costituite [...] simbolo che, sotto la stessa corona, regnava su un Impero con due capitali. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente l’aquila bicipite rimase uno dei simboli degli imperatori romani d’Oriente e più tardi fu adottata da Carlomagno come simbolo ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] la sua reazione pagana.
Dal 4° sec., da quando l’Impero divenne cristiano, il termine b. tornò a significare «non romano», ondate migratorie non erano terminate, ma il mondo romano d’Occidente aveva raggiunto un nuovo assetto ben definito, con le ...
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(ted. Ostsee, sved. Östersjön, finnico Itämeri, russo Baltijskoe More, pol. Baltyckie Morze) Mare interno dell’Europa (420.000 km2), che si stende tra la penisola finno-scandinava e il continente, comunicando [...] quando Vichinghi scandinavi e Frisoni germanici portano i manufatti d’Occidente verso i mercati orientali. Da allora è stato oggetto locali alla condizione di servi della gleba, costituendo nell’impero zarista (fino al 1917), un ceto di reclutamento ...
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Insieme dei territori conquistati dalle popolazioni mongole in Asia e in Europa orient. a partire dal 13° sec., e retti dall'omonima dinastia e dai suoi rami collaterali fino al 14° secolo.
Le origini
La [...] della Cina settentr., mentre nel 1221 cominciarono le campagne d'Occidente, che travolsero gli Stati musulmani dell'Asia Anteriore. Alla mongola, impegnati in continue lotte con il risorto Impero nazionale cinese (nel 1368 i Ming avevano cacciato ...
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Archeologo, giornalista e scrittore italiano (Piumazzo di Castelfranco Emilia, 1943). Laureato in Lettere all'Università di Bologna e specializzato in Topografia del mondo antico all'Università Cattolica [...] del mondo antico, 1994; I Celti in Italia, 1999; I Greci d'Occidente, 2000; La tomba di Alessandro - L'enigma, 2009), ha affiancato scientifica (Stargate - Linea di confine, 2004-2008; Impero, 2008; Metropoli, 2013). Tra le sue pubblicazioni più ...
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tetrarchia Nell’antichità classica, in origine il governo della quarta parte di un paese. Il sistema della t. fu adottato in Tessaglia e in Galazia, dove sino all’85 a.C. circa ognuna delle tre tribù era [...] di lì a poco in crisi: quando, alla morte di Costanzo Cloro (306), le legioni d’Occidente, anziché favorire l’ascesa al potere di Severo, il suo Cesare, acclamarono imperatore suo figlio Costantino. Questi, dopo alcuni anni di tumulti e guerre civili ...
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Storia
Nell’alta repubblica romana, la corazza in cuoio usata dai soldati (fig.). Rinforzata in seguito con scaglie metalliche o di corno, fu la tipica corazzatura adottata dalle truppe di fanteria e cavalleria. [...] le braccia e proteggeva fino all’inguine o alla vita); entrambe rimasero in uso fino alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Nel corso del 1° sec. d.C. comparve anche un nuovo tipo di l., la l. segmentata, che andò a equipaggiare legionari e ...
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Poeta e narratore italiano (n. Porto Maurizio, Imperia, 1945). Insegnante di filosofia e collaboratore di numerose riviste, si è interessato, come studioso, ai procedimenti metaforici (La metafora barocca: [...] Dialogo del poeta e del messaggero (1992), Canti d'Oriente e d'Occidente (1997) e Nuovi canti (2001) si è romanzo, Primavera incendiata, cui sono seguiti Equinozio d'autunno (1987), Fedeli d'amore (1993), L'impero e l'incanto (1995), Il ragazzo che ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...