Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] era stato molto a lungo ritenuto l’imperodiRoma. Uno sconvolgimento che non fu la tempesta di un anno o di un breve giro di anni, poiché occupò un lungo spazio di tempo. Nel 4° sec., fra gli anni di Costantino e quelli di Teodosio, molto si era già ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] degli Stati d’Italia negli anni 1412-43, e quelle appunto d’ambito più generale europeo a partire dal ‘declino’ dell’imperodiRoma con le invasioni barbariche fino a tutto il 14° secolo. La storia contemporanea fu la prima a essere concepita, per ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] , a enfatizzare il ruolo del papato come difensore dei popoli italici e delle loro tradizioni storiche, tanto nella fase di disgregazione dell’imperodiRoma e della costituzione dei ‘regni barbarici’ quanto nell’età comunale e dei conflitti con gli ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] esercitata soprattutto dallo storico tedesco Johann Gustav Droysen, è diventata consuetudine denominare 'ellenismo' l'epoca che va dalle conquiste di Alessandro Magno all'ImperodiRoma, cioè dal IV sec. a.C. al V sec. d.C. Carattere saliente ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] stupirebbe considerando che non per un mero accidente umano la maggior parte delle nazioni non fu sotto il solo ImperodiRoma fino ai giorni di Gesù. Il suo miracoloso soggiorno fra gli uomini infatti fu contemporaneo con il conseguimento da parte ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] , cit., pp. 59-84.
30 Les lois religieuses des empereurs romains, I, cit., pp. 420-421; G. de Bonfils, Gli ebrei dell’imperodiRoma, cit., pp. 84-85 (la datazione qui accettata per la legge è all’anno 339).
31 A.M. Rabello, La situazione giuridica ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] Daniele, ma che era largamente diffusa nella cultura ellenistica - e di considerare l'unificazione politica del mondo civile sotto l'imperodiRoma come condizione della diffusione del messaggio cristiano. E, per quanto riguarda non il passato ma il ...
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La ludicità
Gherardo Ortalli
In sede storiografica il termine/concetto «ludicità» ha trovato spazio soltanto in tempi piuttosto recenti e dall’ambito della ricerca storica sta entrando nella lingua [...] 4° sec. con la crisi della società tardoantica. La grande depressione seguita in particolare al progressivo tracollo dell’imperodiRoma aveva aperto la via a nuovi equilibri lasciando il campo a realtà profondamente mutate, dando fra l’altro spazio ...
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La Chiesa diRoma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] la comunità cristiana si caratterizzasse in senso giudaizzante per vari aspetti. D’altra parte la città diRoma, in quanto capitale dell’Impero, era soggetta all’epoca a immigrazione da tutte le regioni del Mediterraneo, in particolare dall’Oriente ...
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Di nobile famiglia (Roma 540 circa - ivi 604), nella sua giovinezza ebbe preparazione culturale, relativamente ai suoi tempi, assai buona, arricchita in seguito da studî biblici e patristici molto vasti, [...] materiali e religiose diRoma, dell'Italia, dell'Europa, in un momento particolarmente difficile per i problemi rappresentati dagli insediamenti barbarici, per le carestie, per il venir meno della organizzazione civile dell'Impero. G. assunse, nella ...
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imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...
imperiare
v. intr. [der. di imperio] (aus. avere), ant. – Imperare: dopo ... Lodovico, imperiò Lottieri dieci anni (G. Villani). ◆ Part. pres. imperiante, con funzione verbale e di agg.: non convenendo a’ principi e popolo imperiante le cose...